Diocesi di Bari - Bitonto

Chiesa di San Sabino

Le origini della cattedrale di S. Sabino sono riferite per antica tradizione ad un edificio del VI secolo, dedicato alla Vergine, già sede episcopale, sui resti del quale l’arcivescovo Bisanzio fece costruire alla fine del 1034 una nuova chiesa, a croce greca, ampliata tra il 1070 e il 1078. Distrutta nel 1156, insieme alla città, dal re normanno Guglielmo il Malo, fu ricostruita dopo il 1171 per volere del vescovo Rainaldo, sul modello della basilica di S. Nicola. Sopra le arcate della navata centrale furono aperte le trifore dei matronei, mai utilizzati e sostituiti con ballatoi pensili. Il transetto fu allargato per inserire torri ed absidi laterali e quindi diviso in tre parti da arconi e pilastri. Il terremoto del 1267 danneggiò la chiesa lesionando il campanile di sinistra al cui restauro sovrintese Romualdo Grisone. La Cattedrale fu quindi riconsacrata nel 1292. Nel ‘700 l’arcivescovo Muzio Gaeta, commissionò all’architetto napoletano Domenico Antonio Vaccaio il progetto per la riqualificazione barocca della facciata, delle navate, della Trulla (antico battistero del XII sec. oggi adibito a sacrestia) e della cripta. Questo intervento venne completamente cancellato durante i lavori di restauro condotti dagli inizi del ‘900 fino al 1950 durante i quali furono rimosse tutte le sovrastrutture e le decorazioni settecentesche per riportare in luci l’originario assetto medioevale della cattedrale, ricostruendo per anastilosi il ciborio, il trono vescovile, l’ambone, a recinzione presbiteriale. Ulteriori restauro sono stati portati a termine dalla Soprintendenza negli anni Ottanta del secolo scorso. L’impianto planimetrico della cattedrale è di tipo basilicale a tre navate con copertura a capriate lignee e transetto concluso da absidi ricavate nello spessore murario. In corrispondenza del capocroce si eleva una cupola in muratura impostata su pennacchi. La cripta costruita dal vescovo Bisanzio nell’XI sec. conserva le decorazioni settecentesche e si presenta ricca di stucchi e marmi policromi.

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CULTO DEI SANTI

Spoglie di San Sabino
(cripta sotto il famoso quadro della Madonna dell' Odegitria )

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Pianta

1. altare con sovrastante ciborio

2. cattedra

3. ambone

4. fonte battesimale

5. custodia eucaristica

I. Icona M.SS. Odegitria

II. affreschi duecenteschi

III. resti di mosaico del tempio ritrovato sotto la navata centrale

IV. ambone duecentesco

Data del rilievo: 2015

FONTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Bari - Bitonto

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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