Diocesi di Cariati

San Michele Arcangelo

Posta in posizione centrale nell’antico centro di Cariati sulla direttrice che raccorda le antiche porte della città murata calabrese, la cattedrale di Cariati, pur dominando con la sua mole l’intorno urbano, è priva di uno spazio urbano e del sagrato. Sorge sul luogo dell’antica chiesa dedicata a S. Pietro e risalente almeno al XIII sec., divenuta Cattedrale con la nascita della diocesi di Cariati nel 1437 per desiderio della principessa Covella Ruffo consuocera di Alfonso V di Aragona, ma dell’antica cattedrale quattrocentesca non è rimasto nulla. Danneggiata ripetutamente dalle incursioni saracene, andò distrutta in quella del 1544 insieme al palazzo vescovile e, più volte sottoposta a interventi di rifacimento e restauro, finalmente fu riconsacrata nel 1741 con il vescovo Carlo Ronchi, che le diede la dedicazione che ancora mantiene a S. Michele Arcangelo. Nel 1649 il vescovo Francesco Gonzaga aveva fatto costruire il campanile, l’episcopio ed il seminario, inglobando uno dei torrioni delle antiche mura che tuttora delimitano il centro storico e aprendovi un nuovo accesso alla città. L’impostazione attuale in stile neoclassico si deve all’architetto napoletano Orazio Dentice che, tra il 1846 ed il 1857, la ristrutturò completamente su incarico del vescovo Nicola Golia, ispirandosi a modelli architettonici palladiani ed alla Cappella Reale della Reggia di Caserta del Vanvitelli. Tra il 1819 ed il 1838 fu aggiunta la cupola che sovrasta il presbiterio, su tamburo cilindrico all’interno con finte finestre e piccole maschere apotropaiche, ed ottagonale all’esterno, dove si illumina di un rivestimento di maioliche policrome a disegni romboidali ispirato a modelli del barocco napoletano. La facciata, a forma di tempio prostilo con sei robuste colonne cilindriche in pietra nella parte superiore è composta da archi ciechi alternati a lesene ed è coronata da un timpano con trabeazione e fregio a triglifi e metope lisce. Sulla porta principale un piccolo balconcino in legno bianco detto “loggetta del vescovo”. L’interno a pianta basilicale è a tre navate divise da colonne ioniche binate con capitelli ionici su cui si appoggia il sistema architravato che sostiene la volta a botte sulla navata centrale intervallata dai pennacchi situati in corrispondenza degli ampi finestroni. Tutti gli elementi portanti e le membrature sono decorati a finto marmo mentre la volta centrale è affrescata con S. Michele Arcangelo che sconfigge il Demonio. In fondo alla navata destra la Cappella del Sacramento con l’altare; nelle navate laterali sono pregevoli gli altari devozionali ottocenteschi definiti tra le arcate.

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

09 maggio - 10 maggio:
Festa di S. Cataldo
30 agosto - 08 settembre:
Festa di S. Cataldo
06 novembre:
Festa di S. Leonardo

CULTO DEI SANTI

Esposizione Reliquari vari

EVENTI PARTICOLARI

Esposizioni sulle tematiche dell’anno liturgico

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Pianta

1. Altare celebrato

2. Cattedra vescovile

3. Ambone

4. Fonte battesimale

5. Cappella SS. Sacramento

I. Altari devozionali

II. Coro ligneo

III. Altare monumentale

IV. Pulpito ligneo

V. Altare devozionale

VI. Altari devozionali

Data del rilievo: 2015

FONTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Rossano - Cariati

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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