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Maternità divine Sculture lignee della Basilicata dal Medioevo al Settecento

La Basilicata a Firenze: arte e fede

Firenze, Complesso monumentale espositivo dell’Opera di Santa Croce, dal 16/12/2017 al 24/03/2018

Firenze, Complesso monumentale espositivo dell’Opera di Santa Croce Firenze, Complesso monumentale espositivo dell’Opera di Santa Croce


La mostra intende portare e far conoscere fuori dai confini regionali alcuni capolavori di scultura lignea della Basilicata. Le sculture di grande pregio, spaziano dal Medioevo al Settecento e vertono sul tema della Natività, rappresentato da varie Madonne con il Bambino e da un gruppo con la Sacra Famiglia. È, dunque, la prima rassegna a presentare con ampiezza cronologica, se pur con una scelta mirata, il vasto e prezioso patrimonio lucano nel campo della statuaria lignea.

Firenze città Unesco è sembrata il partner ideale per proporre questa iniziativa espositiva che intende promuovere i beni culturali, e in particolare artistici, della Basilicata in vista dell'appuntamento di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. L'iniziativa viene a fortificare la collaborazione tra due regioni che vantano città quali Firenze e Matera riconosciute patrimonio UNESCO.

Il tesoro artistico della Basilicata annovera splendidi capolavori che tuttavia sono pochissimo conosciuti non solo dagli specialisti ma anche dal pubblico.

La mostra "Maternità divine" sarà dunque il veicolo per fare scoperte gradevolmente inaspettate. La qualità indubbia delle opere e la piacevolezza stessa del tema espositivo proposto in vista delle festività natalizie garantiscono un riscontro positivo e un largo apprezzamento da parte dei visitatori.

Si intende portare a Firenze una selezione di 16 opere, appena restaurate dalla Soprintendenza della Basilicata, come maggiormente rappresentative del grande patrimonio di scultura lignea policroma che si conserva nella regione lucana. Si tratta di opere uscite da atelier locali ma anche frutto dei più importanti scultori meridionali che furono attivi nel Regno di Napoli. Queste opere offrono così la duplice possibilità di apprezzare alcuni importanti artisti lucani e insieme i maggiori scultori dell'Italia meridionale che furono operosi anche in Basilicata, come Giovanni da Nola.































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