Nasce con queste finalità:
- dare visibilità agli archivi, alle biblioteche e ai musei
- offrire agli utenti un dettagliato servizio d’informazione
- offrire agli istituti aderenti uno strumento di valorizzazione e tutela
- permettere la corretta individuazione dell’identità e della mission degli istituti partecipanti
- far conoscere meglio le realtà degli istituti culturali ecclesiastici, la loro presenza e azione sul territorio diocesano e nazionale, la loro insostituibile funzione culturale, scientifica, pastorale.
L’AICE prende vita in seguito a quanto previsto nell’Intesa tra Stato e Chiesa del 18 aprile 2000 per archivi e biblioteche ma, fin da subito, include anche i musei ecclesiastici.
Sono stati stabiliti accordi tra parte civile ed ecclesiastica, che hanno configurato l’Anagrafe AICE come fonte ufficiale per l’Anagrafe delle biblioteche italiane (ABI) e per i soggetti conservatori (archivi) presenti nel Sistema archivistico nazionale (SAN).
- Accordo in materia di descrizione bibliografica e trattamento delle raccolte appartenenti alle biblioteche ecclesiastiche del 5 dicembre 2006
- Lettera circolare riguardo la collaborazione all’Anagrafe biblioteche italiane firmata il 13 giugno 2011 tra l’Ufficio Nazionale beni culturali ecclesiastici e l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU)
- Convenzione stipulata tra l’Ufficio Nazionale beni culturali ecclesiastici e l’Istituto centrale per gli archivi (ICAR) il 10 marzo 2015 per lo scambio dei soggetti conservatori ecclesiastici (archivi) tra i sistemi informativi SAN e BEWEB.
Biblioteche, archivi e musei presenti nell’Anagrafe degli istituti culturali ecclesiastici (AICE) popolano quindi l’ Anagrafe delle biblioteche italiane (ICCU), i soggetti conservatori nel Sistema Archivistico Nazionale (SAN) e i luoghi della cultura del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo (MiBACT).
Nella prima fase di ideazione del censimento degli istituti culturali ecclesiastici, sono state coinvolte anche le associazioni ecclesiastiche di settore: l’Associazione dei Bibliotecari Ecclesiastici Italiani (ABEI), l’Associazione dei Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI) e l’Associazione Archivistica Ecclesiastica (AAE).
In attuazione dell’intesa del 2001, l’ABEI in collaborazione con l’Ufficio Nazionale ha raccolto le descrizioni relative alle biblioteche diocesane consegnandole all’ICCU che le ha rese disponibili sull’Anagrafe delle biblioteche italiane (ABI).
L’AMEI ha realizzato un repertorio elettronico di musei e raccolte museali di interesse religioso messo a disposizione sul proprio sito.
L’AAE ha invece optato per la pubblicazione a stampa di repertori relativi agli archivi diocesani e capitolari.
L’Ufficio Nazionale BCE ha predisposto un software on-line di utilizzo intuitivo che permette un semplice e frequente lavoro di aggiornamento e integrazione da parte degli istituti culturali aderenti.
La gestione dei dati, e naturalmente la loro disponibilità, è curata direttamente dai singoli istituti culturali. Il progetto offre uno strumento agile che facilita l’inserimento delle descrizioni, agevolandone anche l’individuazione sul territorio e semplificando le procedure per il costante aggiornamento dei dati.