presentazione
La Biblioteca diocesana si è venuta formando (nel decennio 2005-2014) dall'unificazione di diverse biblioteche di Seminari e di altre istituzioni religiose del territorio.
La Biblioteca Capitolare si è formata a partire dal secolo XVI La parte più consistente del patrimonio bibliografico è costituita dai libri destinati alla formazione dei canonici del capitolo della cattedrale di S. Lorenzo ai quali in seguito, si sono aggiunti i libri della biblioteca privata dell'umanista viterbese Latino Latini (Viterbo, 1513 - Roma, 1593), che hanno dato origine al fondo antico chiamato "Fondo Latini". La raccolta del Latini rappresenta senz'altro la parte più preziosa della Biblioteca capitolare: attraverso i volumi, essa riflette i caratteristici interessi intellettuali del dotto umanista, rivelando un'attenta costruzione di questa biblioteca. Alla morte del Latini, questo patrimonio di circa 850 volumi fu lasciato in eredità al Capitolo della cattedrale, consentendone la consultazione ai cittadini. La Biblioteca del Capitolo è dotata di quattro cataloghi a schede, nel dettaglio: un catalogo topografico, un catalogo alfabetico per autore, uno per soggetto e un catalogo speciale per gli incunaboli. Dalle ultime ricerche condotte sul patrimonio, la totalità delle unità librarie conservate nella Biblioteca ammonta a 5611 volumi e 27 incunaboli.
La Biblioteca del Seminario di Viterbo collocata nella grande sala delle conferenze all'interno di scaffali metallici, ha un patrimonio di circa 4100 volumi. Si tratta di una raccolta molto ampia ed articolata quella conservata negli scaffali di questa biblioteca, dove si possono recuperare veri e propri manuali di studio e consultazione destinati sia agli studenti che ai professori; vi sono libri di omelie, vite di santi, biografie di personaggi illustri; molte le opere di autori classici sia greci che latini, insieme ad altre materie di studio rappresentate dai testi di diritto civile e canonico; ed ancora libri di geografia, scienza, medicina, di eloquenza, vocabolari, antologie poetiche, poemi epici e cavallereschi.
La Biblioteca del Seminario di Tuscania, conservata in un locale attiguo alla Biblioteca capitolare, è costituita da 3700 volumi, di questi 279 sono edizioni del XVI secolo. L'origine di questa raccolta è da rintracciare sia nella biblioteca del convento degli Agostiniani, soppresso durante il periodo napoleonico, sia nelle donazioni di privati e nei libri acquistati dai padri Gesuiti che insegnarono in quel Seminario sino al 1849.
La Biblioteca del Pontificio Seminario Regionale di S. Maria della Quercia si è formata dopo il 1933 in parte con acquisizioni dalle Biblioteche degli antichi seminari e in parte con nuovi acquisti. Il patrimonio è di circa 8000 tra volumi e opuscoli che nel 2014 sono stati trasferiti nella sede del CEDIDO.
La Biblioteca dell'Azione Cattolica Italiana - Sezione di Viterbo è costituita da circa 7000 volumi di letteratura, agiografia, storia ecclesiastica e si è venuta formando tra fine Ottocento e la metà del secolo appena passato svolgendo la funzione di "Biblioteca circolante" per i soci dell'A.C.I. Oggi è collocata nella sala conferenze del CEDIDO:
Nome della sede
Palazzo papale