Lo spazio liturgico della cattedrale di Bergamo attraverso i secoli

La Cattedrale oggi

Veduta della zona del presbiterio così come si presenta oggi, a seguito della realizzazione di minimi interventi riguardanti altare, cattedra e coro canonicale
L’altare attuale, in legno, che permette di dare risalto al secentesco paliotto in argento e all’urna di S. Alessandro di Pietro Roberti
La cattedra attuale. Essa si colloca a ridosso dell’altare maggiore, su di una pedana rialzata da tre scalini in legno rivestiti d’un tappeto rosso, secondo un disegno dell’artista Elio Bianco
Particolare del tabernacolo presente nella Cappella del Crocifisso di Rosate dove si conserva la Santissima Eucarestia
Particolare dell’altare della Cappella del Crocifisso di Rosate, luogo di prescelto per la custodia eucaristica e dedicato per questo al raccoglimento e alla preghiera
Ricostruzione grafica dell’attuale cattedrale di Bergamo
Organo realizzato da Felice Bossi nel 1842 e collocato nella cantoria sinistra
Organo costruito dall’organaro Pietro Corna nel 2009-2010 inglobando il vecchio organo della ditta Balbiani Vegezzi Bossi realizzato nel 1943 e già restaurato nel 1995
Organo realizzato da Felice Zambetti nel 2009
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La liturgia fonte e culmine della vita della chiesa

La celebrazione liturgica, come si è tentato di mostrare, è specchio della vita della comunità cristiana, abita entro spazi architettonici e dialoga con le forme d’arte al suo interno. Si tratta di un percorso evolutivo basato su un vincolo originario tra azione liturgica e spazio artistico per il quale al modificarsi del senso della prima si modificano anche le forme artistiche presenti nel contesto in cui essa si esprime. Con l’emanazione, il 4 dicembre 1963, della costituzione Sacrosanctum Concilium sulla sacra liturgia (una delle quattro costituzioni conciliari promulgate dal Concilio Vaticano II) la Chiesa volle sottolineare la necessità di promuovere una partecipazione attiva: tutti i fedeli devono essere condotti a una partecipazione piena, consapevole e attiva alle celebrazioni liturgiche. E’ l’assemblea che celebra a costruire e rendere visibile la Chiesa. Per questo anche lo spazio sacro della cattedrale di Bergamo, trasmesso e modificato nei secoli, necessariamente doveva essere adeguato e in questo senso sono da considerarsi i lavori che hanno interessato e in parte modificato la zona del presbiterio per far si che lo spazio liturgico, pur conservando invariata la struttura architettonica del passato, potesse essere espressione di una nuova concezione di liturgia e di comunità. I minimi interventi realizzati, (riguardanti l’altare, la cattedra e il coro canonicale) lontani dall’essere frutto di un completo e definitivo progetto di adeguamento, sono soltanto il primo passo di un cammino ancora non concluso ma necessariamente in continua evoluzione. Per favorire la partecipazione attiva dei fedeli inoltre un rinnovato interesse si è rivolto a musica e canto, espressioni comunitarie per eccellenza.

 

Zona del Presbiterio

 

Bibliografia

 

Canto e musica