Note biografiche: Vincenzo Agnelli Soardi è stato un vescovo della chiesa cattolica.
Figlio di Francesco e di Domizia Borsieri, nato a Mantova nel 1581, è protonotario apostolico, poi, nel 1612, referendario delle Due Segnature.
Nel 1616 ottiene il vescovato di Alba nel Monferrato.
Sin dal 1613, intanto, inizia la sua attività al servizio dei Gonzaga in qualità di loro residente presso il pontefice.
Nel 1620, alla morte del vescovo Francesco Gonzaga, gli viene conferito il vescovato di Mantova.
Della sua opera pastorale va ricordata la celebrazione del sinodo diocesano nel 1631 e il suo impegno nei confronti di chiese e conventi: nel 1624 insedia i Frati minori riformati nel Convento di Santo Spirito, ceduto dai minori osservanti che passano nei conventi di San Francesco e Santa Maria delle Grazie e nel 1635 assegna ai Minimi la chiesa di San Salvatore.
Svolge un'importante attività diplomatica, rappresentando la corte mantovana negli avvenimenti connessi con la guerra di successione del ducato.
Nel 1623, durante il conclave per l'elezione di Urbano VIII, appoggia il partito del cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, senza turbare gli equilibri politici della città che rappresenta.
Divenuto ministro del duca Carlo di Gonzaga Nevers, nel gennaio 1628 riceve da questo la delicata missione di sostenere presso la corte imperiale a Vienna le ragioni vantate dal duca Carlo per essere riconosciuto legittimo successore del defunto Vincenzo II, mentre analoga opera di persuasione viene affidata agli ambasciatori gonzagheschi presso le altre potenze interessate.
Durante il sacco di Mantova del 1629, subisce un'ingente perdita dei suoi beni in Quingentole.
Incaricato di rappresentare il duca Carlo a Ratisbona presso la dieta imperiale, parte da Vienna nel luglio 1630, ma, trattenuto in quarantena a Venezia per la peste, giunge a Ratisbona soltanto nel novembre, quando le trattative sulla questione di Mantova hanno già superato la fase decisiva.
Rientrato a Vienna presenzia ai negoziati, che nel luglio 1631 portano all'investitura imperiale del duca Carlo.
Muore a Mantova il 15 ottobre 1644.