chiesa
cattedrale
Basilica del Santissimo Salvatore
La Cattedrale di Mazara, monumento significativo e di grande importanza religiosa, storica e artistica, con la sua mole domina anche dal mare il panorama cittadino.
Tale Cattedrale intitolata la SS. Salvatore fu ricostruita nel '600, con impostazione barocca, sulla preesistente vecchia struttura normanna. Esempio tra i più interessanti dell'architettura normanna, edificata nel 1093 dal Conte Ruggero d'Altavilla, presenta, ancora,un altorilievo marmoreo del 1584 sul portale principale del tempio. Questo altorilievo rappresenta il Conte Ruggero vincitore a cavallo che atterra un musulmano.
La struttura Normanna si presentava con un classico impianto a croce latina, a navata un unica, con un transetto e un'abside estremamente accentuati secondo lo stile calabro-francese. Il transetto presentava, in posizione speculare rispetto all'abside centrale, due cappelle anch'esse absidate. Il campanile originario, realizzato riutilizzando il minareto di una preesistente moschea, era staccato dal corpo di fabbrica principale.
Della costruzione normanna sopravvivono soltanto le mura del transetto e l'abside. Verso la fine del secolo XVII la chiesa, viene quasi radicalmente trasformata, in una cattedrale barocca a pianta basilicale, a croce latina.
La nuova impostazione barocca articolava il suo focus prospettico sull'imponente gruppo marmoreo del "Tabor". In pianta si percepisce l'ampliamento dei volumi, sopratutto nella trasformazione da navata singola a tempio a tre navate. Tali navate sono scandite da alte colonne doriche distanziate fra loro e collegate da ampi archi che dilatano lo spazio percepito. Sulle pareti delle navate laterali si aprono 4 cappelle per lato. All'ingresso è presente una cantoria dove trova posto l'organo monumentale. La navata principale si presenta inondata di luce, grazie alle finestre che si aprono in corrispondenza delle sue arcate. La copertura è a volta a botte lunettata riccamente decorata. Tale tipologia di copertura ha una soluzione di continuità all'incrocio fra gli assi della navata e del transetto; in tale punto la copertura diventa a cupola. Anche le cappelle laterali del transetto presentano una peculiare copertura a cupola finestrata. Non solo la volte, ma anche l'intero paramento murario si presenta riccamente affrescato.
La facciata principale attualmente visibile fu realizzata nel 1906 inglobando l'imponente campanile coevo della ricostruzione barocca. Tale facciata è realizzata in pietra locale su progetto dell'Arch. Valenti. Si presenta divisa i fasce stilistiche orizzontali, la prima, che fa anche da alto basamento, è austera e presenta un semplice gioco volumetrico dato dall'alternanza di fasce di conci più o meno sporgenti. Tale schema incornicia anche il ricco portale originario rimasto in loco, con due grosse lesene che ripetono il gioco chiaroscurale. La seconda fascia è anch'essa austera e di chiara impronta neoclassica con paraste sormontate da una semplice cornice con finti triglifi. In tale fascia si apre, specularmente al campanile, un'ampia finestra; in questa fascia trovano posto le statue del "Santissimo Salvatore" e della "Vergine Maria". L'ultima fascia viene composta dal campanile e specularmente da un semplice paramento murario sovrastato da una balaustra che richiama quella del già citato campanile. Al centro è presente un timpano curvo spezzato di chiara ispirazione neoclassica, che ospita un ricco rosone.
Al suo interno si trovano preziose opere d'arte. Fra queste si annoverano la "Croce lignea" dipinta, opera di un anonimo maestro siciliano del XIII secolo; il grandioso gruppo marmoreo della "trasfigurazione" che raffigura Gesù, nella sua divinità, sul monte Tabor, accompagnato dai profeti Mosè ed Elia, e dai discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, opera di Antonello e Antonio Gagini; un prezioso "paliotto" argenteo del secolo XVII.
12/11/2023
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Mazara del Vallo)