chiesa
rettoria
Chiesa di Maria Santissima della Grazia
Innalzata in seguito al ritrovamento di un affresco della Madonna, databile al XIV secolo, la chiesa di Maria Santissima della Grazia, venne edificata negli ultimi decenni del Cinquecento su disegno del teatino Michele Coluccio da Rossano Veneto.
Riccamente decorato, l'esterno presenta un prospetto che si slancia verso l'alto, ritmato in tre zone da colonne e lesene; i due ordini sono divisi da una robusta trabeazione. Il portale ha un ornato deciso e semplice nello stesso tempo, abbellito da putti e, nel timpano a triangolo, dalla Madonna col Bambino.
Sul timpano del secondo ordine, ci sono le statue di Angeli e della Madonna con Bambino. Ai lati del portale, le statue di S. Pietro e di S. Paolo.
Nell'ordine superiore è presente una finestra ornata di balaustra e fiancheggiata da colonne.
L'interno, ad aula unica a croce latina, è ricoperto da un suntuoso soffitto in noce a lacunari, intagliati da Vespasiano Genuino da Gallipoli, il quale tra l'altro, eseguì il pregevole Crocifisso ligneo posto sull'altare del braccio destro del transetto.
Sul lato destro della Navata si trova l'altare della Vergine del Rosario, del '600, e, di fronte, al posto dei due altari seicenteschi eliminati nel corso delle operazioni di restauro è stato eretto un altare con una tela di Oronzo Tiso, l' Assunta. Dello stesso Tiso è un'altra tela, Adorazione dei Pastori, posta alla sinistra dell'Altare.
La chiesa è inoltre particolarmente nota ed importante, per la sua posizione nel cuore barocco della città, tra Piazza Sant'Oronzo e il Castello di Carlo V.
19/05/2022
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Lecce)