Lo spazio presbiterale della cattedrale di Albano è stato adeguato alla riforma liturgica postconciliare una prima volta nel 1968 durante l’episcopato di mons. Raffaele Macario (1966-1977). In tale occasione, la mensa dell’altare a dossale in marmo bianco, caratterizzato da specchiature policrome e cornici dorate, venne spostata dall’abside al centro del presbiterio e collocata su una predella a motivi geometrici in marmo grigio bardiglio. Le sue dimensioni vennero ridotte e con il materiale marmoreo residuo furono realizzati due amboni, in un primo momento collocati sul limitare del presbiterio in posizione ravvicinata e in seguito distanziati per agevolare la visione reciproca tra fedeli, vescovo e presbiteri. Lungo le pareti laterali del presbiterio, precedentemente all’intervento di adeguamento, si fronteggiavano la cattedra lignea, sulla sinistra, decorata con inserti dorati, rialzata dalla quota del pavimento da due gradini in marmo bianco e sormontata dallo stemma episcopale, e sulla destra la sede costituita da tre seggi mobili in legno bicolore, uno per il sacerdote presidente (provvisto di leggio) e due per i concelebranti (accompagnati da due sgabelli). Con l’adeguamento, la balaustra venne arretrata rispetto alla collocazione originaria al fine di costituire un elemento divisorio fra il nuovo presbiterio e il coro ligneo, il cui seggio centrale fu utilizzato come cattedra.
Altri elementi dell’altare maggiore smembrato servirono per la realizzazione di una panca a muro e degli inserti decorativi delle pareti del battistero, collocato nella prima cappella della navata sinistra. Nella navata destra fu ricavato uno spazio per la schola cantorum, realizzando un doppio ordine di panche su due livelli raccolte intorno all’organo.
Nella cappella a destra dell’abside, utilizzata anche per la celebrazione feriale, si custodisce il Santissimo Sacramento; l’adeguamento della cappella ha lasciato inalterato l’altare a muro con il tabernacolo e ha previsto la collocazione, in posizione baricentrica, di una nuova mensa eucaristica mobile in legno, sorretta da colonnine tortili dorate. Alla sua sinistra è posto un leggio di semplice fattura lignea, mentre un secondo, su colonnina tortile simile a quelle del nuovo altare, è sul fondo alla cappella, utilizzato per l’esposizione permanente del Lezionario. Le balaustre che separano il luogo della celebrazione dallo spazio in cui sono posizionate le panche nella navata laterale, sono state conservate.
Nel 2008 Il vescovo mons. Marcello Semeraro "per una migliore attuazione dei principi liturgici, dettati dal Concilio Vaticano II, che il vescovo insieme ai suoi presbiteri esercita nella cattedrale" , iniziava un programma di sistemazione dell’area presbiterale che rispecchia sostanzialmente la situazione odierna. I lavori vennero eseguiti tra il gennaio e l’agosto di quell’anno su progetto di suor Paola Dell’Oro, della Famiglia del Beato Angelico, architetto che segue anche i lavori di manutenzione attualmente in corso.
Il nuovo adeguamento ha interessato prevalentemente i poli liturgici al fine di raggiungere “un più adeguato uso rituale-liturgico dello spazio sacro" , mediante la rimozione delle balaustre , l’abbassamento della quota dell’altare, tramite l’eliminazione della predella, e la riduzione delle sue dimensioni, avvenuta assemblando nuovamente le parti in maniera tale da ottenere un insieme più proporzionato.
Per creare un unico luogo della Parola, l’ambone di destra è stato rimosso, mentre quello di sinistra è stato riassemblato, completato da un leggio marmoreo con l’effige dell’aquila giovannea e posto in posizione leggermente sopraelevata rispetto alla quota dell’altare.
L’intervento più delicato, a parere della progettista , è risultato essere la collocazione della nuova cattedra in marmo calacatta rosato con piccoli inserti dorati, posizionata al centro del presbiterio, alle spalle e in asse con l’altare, sopraelevata di due gradini in marmo grigio. Il seggio vescovile riporta lateralmente un’iscrizione ripresa dalla
"Expositio Evangelii secundum Lucam" di sant’Ambrogio e gli stemmi di papa Benedetto XVI e del vescovo Semeraro. Di recente è stata posizionata sul lato destro tra altare e cattedra la sede – una semplice poltrona lignea – per il celebrante non vescovo. Attualmente, si sta provvedendo al restauro del coro ligneo con l’ipotesi di ripristinare uno dei due ordini di scranni rimossi in precedenza, per accogliere la totalità dei canonici.
La collocazione del fonte battesimale rimane nella prima cappella della navata di sinistra (area attualmente [2015] chiusa al culto perché interessata ancora da restauri ), mentre i confessionali sono disposti provvisoriamente lungo le pareti laterali nella navata destra.
Le opere di adeguamento hanno rappresentato l’occasione per provvedere alla sistemazione statica della volta sottostante l’area presbiterale, al fine di ovviare ai problemi verificatisi in concomitanza con i lavori eseguiti nel 1968. Ciò ha permesso l’eliminazione di una trave metallica di rinforzo che risultava fortemente invasiva nel raccolto spazio della cripta.