Adeguamento liturgico
Dopo il Concilio Vaticano II la cattedrale di Velletri è stata interessata da lievi trasformazioni, dal momento che l’altare seicentesco – di cui si possono seguire gli sviluppi costruttivi nella scheda storica – già permetteva la celebrazione verso il popolo.
La cattedra è lo stallo centrale riutilizzato del coro cinquecentesco, andato distrutto nella seconda guerra mondiale, collocata nella posizione attuale, a ridosso della parete sinistra del presbiterio, in occasione dei restauri postbellici. Essa è ancora in uso, con il basamento sostenuto da un’ampia pedana rivestita in tessuto, per fare spazio alle sedute dei diaconi. Dalla parte opposta rispetto dell’altare è stata collocata la sede per il presidente nelle celebrazioni senza il vescovo, costituita da una sedia e da due sgabelli di legno massello poggiati su una pedana di due gradini semicircolari.
Lungo l’abside sono stati ricostituiti in foggia più moderna gli stalli lignei per i canonici.
L’ambone, sempre in legno, è in posizione avanzata su una pedana marmorea a cavallo dei gradini nel lato sinistro del presbiterio, oltre la balaustra – conservata come protezione per il dislivello della cripta – che è stata interrotta per crearne l’accesso posteriore diretto.
La prima cappella di destra, dove si conserva il Santissimo Sacramento, è utilizzata anche per la celebrazione feriale.
Il fonte battesimale è collocato in una nicchia alla sinistra dell’ingresso ed è composto da un sarcofago di età romana ritrovato in territorio veliterno, poggiato su una base in marmo e completato da un coperchio secentesco culminante nel gruppo scultoreo del Battesimo di Gesù.
All’interno della piccola cappella si trovano una conchiglia portacqua, posta su una zampa di leone alato, e il candelabro pasquale attribuito al Sansovino (XV secolo).
La prima cappella di sinistra è utilizzata come penitenzieria: vi sono stati posizionati i confessionali, precedentemente disposti lungo le navate laterali, in modo da creare un luogo raccolto dedicato al Sacramento della Riconciliazione.