Pianta

1. Altare

2. Ambone

3. Cattedra

4. Fonte battesimale

5. Battistero antico

6. Cappella del Ss. Sacramento

Data del rilievo: 2015

Adeguamento liturgico

L’area presbiterale, rialzata da cinque gradini rispetto al livello dell’aula, non è stata interessata da grandi interventi di adeguamento liturgico, dal momento che l’altare settecentesco già permetteva la celebrazione versus populum. Il complesso dell’altare con baldacchino ciborio neoclassico con volute, opera di Alessandro Cartoni, si trova in corrispondenza del centro della cupola. La grande mensa marmorea circondabile, realizzata in marmo a intarsi con inserti scultorei sovrapposti, rialzata di tre gradini da una predella in marmo, rimane contenuta nel perimetro del ciborio. È stata invece rimossa la balaustra ottocentesca. Un ambone ligneo venne collocato a cavallo dei gradini, subito dopo il Concilio, in stile con il pulpito antico posto a ridosso del terzo pilastro di destra. La cattedra, al limitare dell’arco trionfale sulla sinistra, opera del 2012 dello scultore Genti Tavanxhiu, ha sostituito il seggio ligneo dei primi del Novecento. Benedetta in occasione della festività pasquale dal vescovo Delio Lucarelli (1996), è stata portata a termine dopo un percorso lungo e laborioso che ha impegnato l’artista per circa quattro anni, nel corso dei quali sono stati realizzati modelli differenti, utilizzando pietre pregiate di vari colori. In seguito alle indicazioni della committenza, lo scultore ha semplificato il progetto iniziale decidendo di utilizzare come materiale finale il travertino rosso persiano che si abbinava cromaticamente alle opere in pietra policrome già presenti all’interno della chiesa. La cattedra, collocata su un basamento di pietra bianca, è priva di decorazioni, a eccezione di una incisione a forma di spirale riportata sulle fiancate della spalliera, che richiama l’estremità ricurva di un pastorale. La cappella del Santissimo Sacramento, collocata sin dal secolo XV al termine della navata destra, viene utilizzata anche per la celebrazione feriale; in questo caso, non è stato possibile adeguare l’altare per vincoli posti dalla Soprintendenza. Resti di un primo tabernacolo fatto realizzare nel 1502 dalla Compagnia del Sacramento sono conservati nel Battistero. Nel 1628, su disegno di Pietro Marovelli, fu realizzata l’attuale cappella, più ampia della precedente, occupando parte del cortile dell’Episcopio. Nel corso degli anni la Compagnia apportò abbellimenti e decorazioni comprendente due dipinti di P. Paoletti (1828) con La raccolta della manna nel deserto e L’ultima cena, che si richiamano tipologicamente. Nel 1755 venne realizzato il ciborio marmoreo a forma di tempietto. Il battistero del XIV secolo, posizionato nel lato meridionale del portico e trasformato in chiesa con la dedicazione a San Giovanni nel 1574, è oggi sede del Museo del duomo e conserva al suo interno la vasca battesimale marmorea ornata da decorazioni raffiguranti frutti marini e stemmi del cardinale Angelo Capranica (1450-1468). Oggi il battesimo viene celebrato nel coro invernale, posto al termine del transetto sinistro, con gli stalli lignei che fungono da sedute per l’assemblea che partecipa al rito; si utilizza un fonte seicentesco su stelo marmoreo. Non è prevista una vera e propria penitenzeria, ma il posizionamento di alcuni confessionali nella terza cappella della navata laterale destra crea un maggior clima di raccoglimento.