Beni archivistici
Fondo della parrocchia di S. Matteo in Sonsa
Viterbo
DESCRIZIONE
Oggi l’archivio di S. Matteo in Sonza è costituito dalle Serie "Matrimoni e Morti", "Libri di messe" e "Stati delle anime". La serie Matrimoni e Morti è formata di due registri: un liber matrimoniorum (1591 – 1693) cartaceo con coperta in pergamena che presenta una numerazione successiva per carte, ed un liber mortuorum (1591 – 1639) cartaceo con coperta in pergamena e numerazione coeva per carte. La serie libri di messe è costituita di quattro registri con datazione compresa tra il 1669 ed il 1962 con numerose lacune per gli anni dal 1690 al 1844. La serie stati delle anime è composta di diciotto registri datati 1638-1667.
La documentazione riguardante l’Arte dei Mercanti - anticamente esistente nella chiesa e descritta nelle relazioni relative ad essa - è oggi conservata in parte nella sezione “Arti, corporazioni e Confraternite”, Archivio dell’”Arte dei Mercanti”, in parte nell’”Archivio del Capitolo della Cattedrale di Viterbo”.
STORIA DEGLI ORDINAMENTI
L’Archivio della chiesa parrocchiale di S. Matteo. La prima indicazione di un archivio di S. Matteo risale al 1612-1622 quando, in occasione della sacra Visita, il vescovo Tiberio Muti ordina che si redigano gli inventari di tutti i beni mobili, immobili e degli introiti e che se ne faccia una copia da inserire negli atti della visita (Cedido, Serie: Visite pastorali, Visita Tiberio Muti, 1612-1622, c.45v.). Nel 1648 il vescovo Francesco Maria Brancaccio dichiara di aver visto libri parrocchiali ben descritti e libri di messe ben conservati nella sacrestia della chiesa (Cedido, Serie: Visite pastorali, Visita Francesco Maria Brancaccio, 1648, c. 99v). Ancora nel 1827 nella sacra visita di Gaspare Bernardo Pianetti si dice “Non vi è Inventario dei Beni Stabili, Mobili, Crediti, Diritti, ed Azzioni con le Carte di Appoggio, vi è soltanto nel Libro delli Decreti della detta Università de’ Mercanti, che incomincia nell’Anno 1681, la notizia di alcune cose riguardanti li Beni Stabili, ed altro coll’indicazione delli Istrumenti, e Fondazioni.” Nelle carte successive della stessa visita si dice non esistere un archivio particolare ma si riporta un elenco dei libri conservati nella Cancelleria Vescovile (Cedido, Serie: Visite pastorali, Visita Gaspare Bernardo Pianetti, 1827, vol. III, c.n.n. Nell’elenco è riportato: Num. I = Libro delli Capitoli della Magnifica Arte de’ Mercanti scritto in Pergamena compilato nell’Anno 1525, e riforma di altri più antichi sotto il Pontificato i Papa Clemente Settimo, ed in Tempo dell’E.mo, e R.mo Sig. Cardinale Egidio Antonini Viterbese vescovo di questa Città. Num. II = Copia delli Suddetti Capitoli scritti in buona Carta e coperti di pelle rossa. Num. III = Libro delli Decreti dell’Università de’ Mercanti che incomincia nell’Anno 1681, e termina nell’Anno 1814. Num. IV = Libro delle Polize, Oblighi, che incomincia nell’Anno 1639 e che termina nell’Anno 1751. Num. V = Libro dell’Estrazione della Palla de’ Consoli dell’Università de’ Mercanti, che incomincia nell’Anno 1757, e che termina nell’Anno 1779. Num. VI = Libro delle Messe elle Cappellanie, ed altro, che incomincia dall’Anno 1789, e che termina nell’Anno 1817).
Negli anni '70 del Novecento è stato trasferito presso l'Archivio diocesano di Viterbo.
Nel 2004 i registri sono stati suddivisi per tipologia, sono stati numerati in successione cronologica con unica numerazione per tutte le serie della parrocchia e catalogati in Winisis.
Nel 2007 i registri sono stati divisi per serie, condizionati entro buste e catalogati con Cei-Ar, alle serie sono state aggiunte quelle degli "Status Animarum" e dei "Liber Missarum" (ordinate ma non catalogate)
Nel 2009 le serie Stati delle anime e Libri di messe sono stati inventariati in Cei-Ar