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Beni archivistici
Fondo della Curia dell'Abbazia di San Martino Martire
San Martino al Cimino
DESCRIZIONE
La documentazione conservata oggi nell'Archivio della curia parte grosso modo dal 1649 ed è divisa nelle seguenti serie: la serie "Varie" contiene documenti sciolti che sono stati ordinati ma conservati nei faldoni originari per rispettare l'ordinamento primitivo. Comprende documentazione relativa all’amministrazione dell’Abbazia e può essere suddivisa nella seguente maniera: editti, bolle, lettere patenti (1649 - 1927); sacramenti (1798 -1955); amministrazione (1701 – 1893); ordinazioni (1658-1934); giurisdizione (1718-1920); corrispondenza (1739 - 1921); sacrestia; Confraternita del SS.mo Sacramento e Rosario (1734-1894); Chiesa Nuova. All'interno dei faldoni sono conservati documenti sull'attività della cancelleria abbaziale ed in particolar modo del priore del fisco. Dell’archivio della Curia abbaziale fanno parte anche le serie matrimonialia (1779 – 1924) ; Visite pastorali (1727 - 1916) ; editti, bolle e lettere patenti (1715 – 1881) .
STORIA DEGLI ORDINAMENTI
L’Archivio della curia Abbaziale di S. Martino al Cimino. Per i prelati "Nullius", secolari e regolari, i pontificali furono ammessi dal Concilio di Trento, insieme alla facoltà di adunare il Sinodo e deputare gli Esaminatori sinodali. Oltre a tali poteri, gli abati potevano Ordinare nuovi canonici ed avevano l'obbligo del Concorso alle parrocchie. Una istruzione dei papi al capitolo datata 1649 (sotto Innocenzo X) specificava norme sulla gestione e amministrazione della Sacrestia che, in quella data, era affidata all’Arciprete. Nel 1832, per disposizione di Giorgio Doria Pamphili, tale istruzione - che si riferiva a tutte quelle competenze spettanti alla Sacrestia quali la divisione delle prebende, il reddito dei singoli beneficiati ed i frutti annui da dividere tra l'abate, l'arciprete ed i canonici di trimestre in trimestre - viene affidata al Capitolo. In caso di vacanza del Capitolo, tale autorità sarebbe passata al card. Giorgio ed alla curia Pamphili.