Diocèse de Ortona

Chiesa di San Tommaso

Sorge in Piazza S. Tommaso al centro del borgo medioevale di Ortona, la quale, di origini antichissime, fu importante porto dei Frentani e divenne municipio romano con il nome di Ortona Augusta. Con molta probabilità, nei primi secoli del Cristianesimo la città aveva la sua diocesi (soppressa poi negli anni bui delle invasioni dei Goti) e sul sito dell’attuale chiesa doveva esisterne una paleocristiana dedicata alla Vergine Maria, divenuta in seguito Chiesa–Madre di Ortona. Il tempio distrutto dai normanni nel 1080, fu ricostruito e riaperto al culto nel 1127, come attesta una lapide medioevale (conservata nell’attiguo museo diocesano). All’antico impianto di epoca romanico-gotica, verosimilmente ad unica navata, (di cui rimangono solo alcuni elementi architettonici inglobati nell’attuale struttura), si accedeva dal portale (inizio XIII sec) in asse con la navata centrale che oggi prospetta sul vicolo dell’Orologio. Nel 1258 la chiesa fu intitolata all’apostolo Tommaso (dopo che Leone Acciaioli, ammiraglio della flotta ortonese, trafugate da Chio in Egeo le reliquie del Santo le consegnò all’arciprete della chiesa madre di Ortona). Nel Trecento, in seguito a tale avvenimento, il tempio fu ampliato (l’abside poligonale con costoloni a vista risale al XIV sec), abbellito e dotato di un nuovo ingresso monumentale (il ricchissimo portale gotico dell’ortonese Nicola Mancino del 1311) aperto sul fianco laterale destro prospiciente la piazza che divenne prospetto principale. Nello stesso periodo fu costruito anche il porticato a nove colonne andato distrutto insieme a gran parte della chiesa durante la seconda guerra mondiale. Il 20 ottobre 1570 fu creata la diocesi di Ortona e la chiesa madre incendiata dai turchi qualche anno prima ma prontamente restaurata, fu elevata a cattedrale. In seguito a questi lavori il tempio acquistò all’interno l’aspetto attuale (pianta a croce latina rovesciata spartita da alte pilastrature d’ordine corinzio). Nuove e importanti trasformazioni nell’antica cattedrale (gravemente danneggiata dal terremoto del 1703) si ebbero alla metà del settecento quando, dopo decennali discussioni sulle opere da eseguirsi, fu deciso di realizzare, al posto del diruto tetto in capriate di legno a vista una copertura a volta nella navata centrale caratterizzata dalla splendida cupola all’intersezione con il transetto; di ammodernare la facciata; di creare un nuovo campanile e di abbassare la torre dell’orologio. Nella prima metà dell’Ottocento l’artista Vincenzo Perez decorò con rilievi a stucco, la cappella del Sacramento e la cappella del S. Tommaso rispettivamente ubicate a sinistra e a destra della navata centrale. Mentre la prima si è conservata pressoché intatta, quella del santo apostolo è stata quasi completamente ricostruita, come buona parte della chiesa (in particolare prospetto principale e copertura) dopo il bombardamento tedesco del 1943. Rimasero invece integri i costoloni dell’abside trecentesca ed il portale d’epoca sveva presente nel fronte prospiciente il vicolo, mentre sulla piazza i frammenti del portale principale vennero ricomposti per testimoniare la grave perdita di un’opera che fu modello per tutti i portali chietini del XIV sec. Negli anni 1984-1986, in occasione della revisione scientifica delle reliquie del Santo, l’area presbiteriale con la cripta sottostante è stata completamente ristrutturata ed adeguata alla riforma liturgica del concilio Vaticano II. In particolare nel nuovo altare è stato inserito lo splendido paliotto del XIV sec raffigurante S. Tommaso che riceve le stimmati. Con il riordinamento delle diocesi d’Italia (1986) la chiesa di S Tommaso assunse il titolo di Concattedrale.

FÊTES ET DÉVOTIONS PARTICULIÈRES

03 luglio:
Festa di S. Tommaso apostolo.
Festa detta del "Perdono" (1a domenica di maggio)

CULTE DES SAINTS

Reliquie di S. Tommaso apostolo nell’altare
(Cripta)

ÉVÉNEMENTS PARTICULIERS

Concerti d’arte sacra e mostre temporanee.

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Plan

I. Portale gotico di Nicola Mancino,

II. Portale di epoca sveva,

III. Paliotto con S Tommaso che riceve le stimmati,

IV. Affreschi del Bartoli e del Piermatteo,

V. Pannelli in ceramica gli “Ortonesi a Chio e “L’arrivo a Ortona delle reliquie di S. Tommaso” di Tommaso Cascella,

1 altare celebrato

2 cattedra vescovile

3 ambone

4 fonte battesimale

5 cappella del Santissimo

Data del rilievo: 2015

SOURCE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Lanciano - Ortona

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30/06/2017

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