La facciata principale della cattedrale di San Nicola ad Oppido Mamertina
Il fonte battesimale
Veduta dell’aula dall’ingresso
Veduta dell’aula dal presbiterio
Il terremoto del 5 febbraio 1783 rase al suolo l’antica città di Oppido arroccata su una collina a qualche chilometro dall’attuale sito. La ricostruzione avviata dal Genio Militare borbonico determinò la scelta di un nuovo sito e l’attuazione di un modello di città vescovile in cui la Cattedrale venne posta al centro di uno schema illuministico a scacchiera con una grande piazza.
I lavori di costruzione della nuova cattedrale iniziarono sul finire del XVIII secolo sotto l’impulso del vescovo A. Tommasini. L’edificio provvisorio, nel quale era stato rimontato l’altare maggiore proveniente dal tempio distrutto, si dimostrò in poco tempo inadatto a svolgere le funzioni di cattedrale. Nel 1827, sotto l’impulso di mons. Coppola, si diede inizio ai lavori per la nuova cattedrale che si protrassero per ben 14 anni. Il risultato fu un’imponente edificio caratterizzato da due elevate torri in facciata, che furono abbattute per problemi statici sul finire del secolo con la realizzazione di un nuovo campanile. Danneggiata dal terremoto del novembre 1894 e da quello del 1905, fu distrutta completamente in occasione dal sisma del 28 dicembre 1908.
Nel 1926 si iniziava la ricostruzione, su progetto dell’ing. Ettore Baldanzi, con l’uso di strutture antisismiche in cemento armato, conservandosi soltanto i robusti pilastri centrali del vecchio edificio.
L’edificio, in stile neoclassico, ha un impianto planimetrico di tipo basilicale, a croce latina, articolato su tre navate e con un transetto al cui incrocio è collocata una cupola non emergente.
Il prospetto principale, che fa da sfondo ad un’ampia piazza ed a un grande sagrato, è caratterizzato da due ampie paraste, con capitello composito, che sorreggono il timpano, racchiudendo un pronao con eleganti colonnine sopra il quale il timpano viene spezzato da un ampio finestrone balaustrato. Le partizioni laterali, leggermente arretrate, con i portali di accesso alle navate laterali, sono definite da due paraste che sorreggono le cornici orizzontali, su cui si appoggiano due volute che salgono verso il fastigio.
L’interno è caratterizzato da grandi pilastri con arcate che sorreggono la cornice superiore aggettante, oltre la quale si aprono grandi finestre. Il presbiterio, più elevato rispetto all’aula, si chiude con un’ampia abside.
Sulla navata sinistra si apre la Cappella dell’Immacolata che fronteggia la Cappella della Madonna Annunziata. In fondo alla navata destra si apre la Cappella del SS. Sacramento con pianta circolare, sovrastata da una cupola, caratterizzata da una intensa decorazione barocca.
Accanto alla Cattedrale è situato il Museo Diocesano che conserva numerosi reperti provenienti dalla cattedrale dell’antica Oppido e dalla cattedrale ottocentesca.