Adeguamento liturgico
L'adeguamento liturgico della cattedrale di Avellino è stato compiuto nell'ambito del lungo intervento di
restauro iniziato nel1976 e completato nel 1985,anno in cui furono portati a termine ulteriori opere rese urgenti dai danni provocati dal sisma del1980.
Sebbene l'esigua documentazione esistente renda difficile una più precisa ricostruzione degli interventi compiuti ai fini dell'adeguamento liturgico, Ia consultazione delle fonti bibliografiche più recenti e l'indagine in loco consentono tuttavia l'individuazione delle principali trasformazioni. Queste hanno interessato in particolar modo l'area del presbiterio dove, nel periodo immediatamente successive al sisma del1980, è stata rimossa la balaustrata. Più tardi, nell'ambito del restauro dei primi anni Ottanta, è stato realizzato un nuovo altare in marmo bianco che, progettato dall'architetto Marcello Petrignani, autore altresì del progetto di restauro della cattedrale, occupò il centro della tribuna in precedenza occupato dagli scanni dell'assemblea. Nella base della nuova mensa eucaristica, elevata da due gradini dal piano della crociera, è stata inserita un'urna per le reliquie dei martiri avellinesi.
Nella spazio antistante l'altare, sono stati invece sistemati l'ambone e il fonte battesimale, situati rispettivamente a sinistra e a destra della mensa. II nuovo ambone in marmo, Ia cui semplice geometria rimanda all'essenzialità delle forme dell'altare maggiore, sostituì l'antico pulpito collocato sul piIastro destro dell'arco trionfale e rimosso nei primi anni Ottanta. Nello stesso periodo, ai piedi della spazio un tempo occupato dal pulpito, fu sistemato il nuovo fonte battesimale delineando una localizzazione impropria rispetto a quella antica che, più opportunamente, vedeva il luogo destinato al sacramento dell'iniziazione cristiana nella prima cappella della navata sinistra, in prossimità dell'accesso. Tale scelta appare immotivata e in contrasto con le indicazioni di adeguamento liturgico che, al fine di evidenziare il percorso di iniziazione cristiana dal battesimo all'Eucaristia, escludono il trasferimento del fonte battesimale nell'area del presbiterio. Riguardo alla cattedra episcopale, si rileva la realizzazione di una nuova sede nella stesso luogo di quella preesistente, descritta dalle fonti come più elevata e rivestita di stoffe. La cattedra lignea, ornata nello schienale da un pannello raffigurante I' Adorazione dei Magi e ricavata da uno stallo del coro cinquecentesco dell'abside, appare elevata da tre gradini e inserita in rivestimento ligneo fra i due pilastri della parete sinistra del presbiterio. Più avanti, simmetricamente all'altare maggiore, sono state inserite due file di sedili in marmo che delimitano lo spazio fra il presbiterio e i due bracci del transetto.
La penitenzieria è stata collocata nella cappella intitolata alia Santissima Trinità, situata a destra del presbiterio. Qui si rileva la presenza di due confessionali, posti simmetricamente all'altare ornato da un pregevole bassorilievo cinquecentesco in marmo attribuito agli artisti napoletani Giovan Domenico D'Auria e Annibale Caccavello diretti da Giovanni da Nola.
Interventi più limitati, finalizzati al solo restauro, hanno interessato il pregevole cora ligneo cinquecentesco originariamente posto, come riportano le descrizioni settecentesche, al centro della tribuna fra l’organo e il pulpito. L'attuale assetto risale alla sistemazione compiuta fra il 1886 e il 1891 quando, in seguito all'ampliamento dell'abside, furono aggiunti due stalli, ornati dai pannelli raffiguranti la Deposizione e la Resurrezione, realizzati dall'artista Erminia Trillo.
Incompiuto risulta invece l'adeguamento liturgico della sede eucaristica, ancora coincidente con la localizzazione storica sull'altare tridentino, e della cappella feriale la cui localizzazione non è stata ancora definita.
Non si registrano sensibili trasformazioni nell'ambito sagrato settecentesco e nell'apparato iconografico che, anch'esso oggetto di un restauro, trova negli affreschi ottocenteschi di Achille Jovine dell'abside e della crociera, raffiguranti episodi della Vita di san Modestino, e nella tela dell'Assunta di Angelo Michele Ricciardi (1729) nel soffitto della navata centrale, gli elementi più significativi.