Rilievo a cura della diocesi - 2011. Elaborazione grafica della redazione.
Adeguamento liturgico
L’indagine sugli interventi di adeguamento liturgico nella cattedrale di Acerra rivela la realizzazione di programmi isolati, mai coordinati da un progetto globale.
L’ultimo rilevante intervento compiuto sull'edificio risale al restauro ultimato nel 1964, in un periodo in cui mancavano ancora indicazioni precise in materia di adeguamento liturgico. Tale intervento, in assenza di opportuni orientamenti in materia, lasciò pertanto irrisolte numerose questioni riprese negli anni successivi, seppur in modo frammentario.
Movendo dal presbiterio, quale unico significativo intervento si registra la realizzazione del nuovo altare – mensa – in metallo ornato alla base da due cerci che si dissetano a una fonte – che occupa il centro della crociera, elevata di tre gradini dal livello della navata centrale. Nell'attesa di un più unitario progetto di adeguamento del presbiterio, annunciato come imminente, ma di cui non e stata rinvenuta una precisa documentazione, è stato rimosso, senza le dovute autorizzazioni da parte della locale Soprintendenza, il settore centrale della preesistente balaustrata in marmo che separava il presbiterio dalla navata. Riguardo agli altri luoghi del presbiterio, si registrano soluzioni permanenti e soluzioni provvisorie. Le prime sono riferibili in particolare alla pregevole cattedra episcopale cinquecentesca in marmo rosso e giallo di Sicilia, a sinistra in posizione arretrata rispetto all'altare, e al coro ligneo lungo il peri metro della parete absidale. Provvisorie appaiono invece le soluzioni adottate per la sede del celebrante, a destra dell'altare maggiore, e per un leggio utilizzato a mo' di ambone (il pulpito marmoreo preconciliare è opera della scultore Palmieri e fu realizzato intorno al 1960 sui quinto pilastro destro della navata centrale, in sostituzione dell'originario pulpito ligneo).
A destra del presbiterio, nella cappella del Sacra Cuore, è stata sistemata la cappella feriale, dove le ridotte dimensioni e la presenza della balaustrata fra il presbiterio e l'aula non hanno consentito la realizzazione di un altare rivolto verso l'assemblea.
La sede eucaristica è all'altare tridentino della cappella feriale.
L'assenza di un progetto unitario di adeguamento liturgico emerge altresì nella provvisoria sistemazione della spazio destinato alla penitenzieria composta da due confessionali, diversi per dimensioni e forma, inseriti nella prima campata della navata destra in una posizione difficilmente percepibile e poco armonizzata in termini di spazialità.
Non si registrano recenti variazioni nella localizzazione del battistero, opportunamente inserito
nella prima cappella sinistra, e nell'apparato iconografico che trova l'elemento più rappresentativo
nel dipinto sull'altare maggiore tridentino: una copia dell'Assunta di Giacinto Diana (1798) il cui
originale e conservato a Napoli presso il Museo di Capodimonte.
Nel 1999 in occasione dell’Ordinazione episcopale dall'attuala Vescovo di Pozzuoli S. E. Mons. Pascarella, la balaustra fu rimossa e musealizzata.
Nel 2000 fu costruito un Altare in marmo con il recupero di alcuni elementi già esistenti, integrati con altri di nuova realizzazione, e fu costruito un ambone in marmo.
Nel 2013 fu realizzato: un nuovo Altare in pietra di Trani di forma quadrangolare e piano, un nuovo Ambone sempre in pietra di Trani, una nuova Sede del presidente in pietra di Trani, un nuovo Fonte battesimale anch’esso in pietra di Trani, in sostituzione del Fonte battesimale antico non più utilizzato. Fu risistemata la balaustra rimossa nel 1999.
Il testo dell’adeguamento 2013 è a cura della redazione. Le foto sono a cura della diocesi.