Alla fine degli anni sessanta il vescovo G. Baroni incaricò gli architetti E. Manfredini e O. Piacentini della redazione del progetto di adeguamento della Cattedrale alla riforma liturgica conciliare. La proposta, approvata dalla Soprintendenza di Bologna nel febbraio del 1970, prevedeva l’arretramento di alcuni metri verso l’abside dell’antico altare maggiore e la realizzazione di un altare provvisorio rivolto al popolo posto esattamente sotto la cupola (d14.7.1). Il progetto definitivo, firmato da E. Manfredini, fu approntato e realizzato, dopo una fase di sperimentazione, nel 1978 (d14.08.01). L’altare, in legno argentato con mensa di forma marcatamente rettangolare (cm 290 x 100) e poggiante su una pedana che prolungava il primo gradino dell’altare maggiore di circa 4 metri verso l’assemblea, fu posto sotto la cupola al centro della crociera; l’ambone, composto da una semplicissima struttura metallica e da un leggio ligneo, si posizionava nell’angolo sud-ovest della nuova pedana, proteso verso l’assemblea. La cattedra si tovava sulla predella dell’altare maggiore (che venne per l’occasione leggermente arretrato) in asse con l’altare, mentre per la sede ordinaria il progetto prevedeva che essa occupasse l’angolo sud-est della nuova pedana, in asse con l’ambone.
Nelle intenzioni del progettista l’elegante semplicità compositiva dell’altare e dell’ambone, estranea a qualsiasi volontà di mimetismo o neutrale trasparenza, doveva evidenziare inequivocabilmente l’epoca dell’intervento.
Nel 1983 il vescovo chiese allo stesso Manfredini di realizzare una cattedra lignea che venne posta, su di una pedana di due alzate, sotto l’arcone nord della cupola, a ridosso del pilastro dell’arco santo, rivolta a sud verso l’altare. Essa doveva assolvere un ruolo più simbolico che funzionale e veniva utilizzata dal prelato solo nei riti iniziali delle celebrazioni.
Negli anni successivi, a chiusura dello spazio presbiteriale coincidente con la crociera, vennero ricollocati i banchi ad “L” per i concelebranti (d14.10).
Dopo il grave terremoto del 2000, dovendosi realizzare urgenti interventi di consolidamento statico della struttura muraria della cupola, la crociera divenne inagibile e si rese quindi necessario spostare i poli liturgici in una posizione più avanzata. La nuova piattaforma presbiteriale, del tutto provvisoria, fu collocata nella prima campata della navata centrale, a ridosso della scalinata di accesso al presbiterio. La presente scheda documenta proprio questa fase essendo l’ultima ad aver avuto un sufficiente livello di definizione ed essendo rimasta in opera per tre anni.
Attualmente sono in corso lavori di restauro che, a lotti, interesseranno l’intero edificio sino al 2008. In quest’ambito di intervento un gruppo di lavoro composto dall’arch. reggiano M. Severi, da mons. G. Santi, dal liturgista mons. E. Mazza e da mons. T. Ghirelli sta progettando il nuovo adeguamento liturgico della cattedrale dell’Assunta che dovrà essere realizzato a fine restauri. Fra il novembre del 2003 ed il febbraio 2004 è stata sperimentata una soluzione con un nuovo altare, quadrato e di piccole dimensioni, posto come il precedente ai piedi della scalinata del presbiterio essendo quest’ultimo ancora inagibile, come ambone è stato utilizzato l’antico pulpito posto a metà della navata maggiore. Due scale laterali provvisorie ne hanno garantito l’agevole accessibilità. Infine la cattedra vescovile lignea è stata collocata fra i pilastri del penultimo arco di destra (meridionale) della navata, in posizione assolutamente baricentrica fra altare ed ambone. Un dossale provvisorio ne evidenziava la presenza. Di fronte ad essa stava la sede ordinaria.
L’avvio dei lavori di scavo archeologico ha reso necessari la sospensione della fase di sperimentazione ed un nuovo spostamento dei poli liturgici, provvisoriamente disposti nell’antica area presbiteriale.
Le soluzioni sinora prospettate per la realizzazione definitiva dell’adeguamento liturgico, da attuarsi, come detto, a fine lavori di restauro, sono essenzialmente due:
- la prima, messa a punto già all’inizio del 2003, che prevedeva la collocazione dei tre poli liturgici sull’area rialzata al di sotto della cupola, con un altare quadrato (185 cm di lato) in marmo e argento posto, sul di un’ulteriore pedana, al centro della crocera; l’ambone, aderente al pilastro sud-ovest della cupola e rialzato di alcuni gradini rispetto al presbiterio, doveva protendersi, assai elevato, verso l’assemblea dei fedeli; per la cattedra si suggeriva una collocazione dietro l’altare ed in asse con lo stesso o in posizione laterale più o meno avanzata a sinistra (nord) dell’altare (d14.11.1).
- la seconda, su cui attualmente si stanno concentrando gli sforzi del gruppo di progettazione, riprende quella sperimentata alla fine del 2003 confermando la posizione baricentrica della cattedra in navata e l’uso, come ambone, del pulpito del Fontanesi opportunamente adattato alla nuova funzione liturgica mediante la dotazione di una doppia rampa d’accesso definitiva e fissa e di un leggio per l’Evangeliario. L’altare, quadrato, trova invece collocazione, come nella prima soluzione, al centro della crociera dove potrà essere circondato da fedeli e presbiteri su tutti e quattro i lati.
Per la realizzazione dei nuovi manufatti si prevede la collaborazione di un artista.