Lo spazio liturgico delle cattedrali - Diocesi di Sora - Cassino - Aquino - Pontecorvo
L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta
Pianta
1. Altare
2. Ambone
3. Cattedra
4a. Fonte battesimale vecchio
4b. Fonte battesimale
5. Cappella del Ss. Sacramento cappella feriale e coro dei canonici
2. Ambone
3. Cattedra
4a. Fonte battesimale vecchio
4b. Fonte battesimale
5. Cappella del Ss. Sacramento cappella feriale e coro dei canonici
Data del rilievo: 2015
Adeguamento liturgico
La documentazione inerente la cattedrale di Sora ci consente eccezionalmente di seguire le fasi della trasformazione dell’area presbiterale e dei maggiori arredi del culto. Un documento d’archivio risalente al 23 ottobre 1373 testimonia la sistemazione dell’area presbiterale dopo i lavori di ricostruzione conseguenti alle distruzioni attuate nel 1229 da Federico II, descrivendo la consacrazione del nuovo altare posto al centro della chiesa. Un’ulteriore descrizione del presbiterio prima della ricostruzione seicentesca si trova nel racconto nella visita pastorale del 1618 effettuata dal vescovo Girolamo Giovannelli (1609-1632): il presbiterio risulta complanare con l’aula, senza la recinzione normalmente prevista dalle indicazioni della controriforma. Sul fondo, addossato alla parete decorata con affreschi raffiguranti gli Evangelisti e i dottori della Chiesa, si trovava l’altare maggiore trecentesco, rialzato da quattro gradini. Ai lati dell’altare erano disposti la cattedra vescovile e il coro. Alla fine dell’Ottocento una fotografia d’epoca (fig. 4) rileva un presbiterio rialzato dall’aula e diviso dalle navate da una balaustra marmorea a colonnette. L’altare è sormontato da un ciborio con colonne tortili; la cattedra è addossata al pilastro che sorregge l’arco trionfale sulla sinistra. Nel fondo dell’abside si nota la presenza di un coro ligneo, mentre sul lato destro un pulpito di forme barocche, rialzato da quattro colonne con capitelli e sormontato da un baldacchino, è poggiato al quarto pilastro sulla destra. La navata centrale è coperta con un cassettonato in legno. In seguito al terremoto del 1915 e al susseguente incendio, fu realizzato un nuovo altare in marmo con inserti musivi di ispirazione cosmatesca, avanzato al centro del presbiterio e rialzato su un gradino di legno, dono del papa Benedetto XV (1914-1922), come testimonia l’iscrizione incisa nella base della mensa. Contemporaneamente, furono realizzate la nuova cattedra, recante lo stemma del vescovo Antonio Maria Iannotta (1900-1933), il pergamo e due acquasantiere sempre in stile neoromanico. La cattedra rimaneva addossata al muro al di sotto dell’arco trionfale, sulla sinistra, rialzata da due gradini. Un’immagine risalente agli anni Sessanta del Novecento (fig. 2) documenta ancora la presenza del pulpito monumentale, privo del baldacchino, nella navata destra, oggi rimosso. Nell’abside, al di sopra del coro ligneo, era collocato un trittico raffigurante al centro l’Assunta e nelle ante laterali san Pietro e san Paolo, attualmente posto in controfacciata. L’attuale sistemazione del presbiterio, promossa dal vescovo Luca Brandolini (1993-2009), è stata completata nel 2010 secondo il progetto redatto dallo studio MCM e dall’architetto Laura Scrimieri: la cattedra marmorea è collocata al centro dell’abside, in posizione assiale con l’altare, e risulta circondata a destra e a sinistra da sei piccoli seggi in marmo bianco, rialzato su una pedana in legno. Un ambone marmoreo, con al centro un leggio bronzeo, è collocato al limitare del presbiterio, in prossimità dell’assemblea, sul lato destro. Nel centro dell’abside un crocifisso seicentesco che si staglia nella parete in pietra al di sopra dell’altare ha sostituito nel 2011, in seguito ai lavori di consolidamento della parete absidale, il crocifisso in legno dipinto su tavola. La Cappella del Rosario, o già del Sacramento, nell’abside di destra, conserva l’altare a muro e un tabernacolo seicentesco. L’ambiente è stato restaurato dal vescovo Antonio Maria Iannotta (1900-1933) nel 1912, come ricorda una scritta commemorativa, mentre e nel 1925 è stata realizzata anche la balaustra in legno, in stile barocco. La Cappella del Purgatorio, sul lato destro, è stata oggetto di un radicale intervento, realizzato negli anni 2005-2007, che ha interessato anche il recupero del sottostante sepolcreto. Il progetto ha previsto con un intervento molto misurato lo spostamento nella cappella della Custodia Eucaristica, prima conservata nell’attigua cappella del Rosario al termine della navata destra, e il suo utilizzo per le celebrazioni feriali. La parte ipogea, raggiungibile dalla cappella feriale, parzialmente interrata e destinata in origine a sepolture comuni, è stata liberata dalle superfetazioni e recuperata al fine di accogliere le sepolture vescovili. Il Battistero, posizionato nel 1734 dal vescovo Gabriele De Marchis (1718-1734) in un locale a sinistra dell’ingresso, oggi adibito a ufficio parrocchiale, venne successivamente trasferito nella prima cappella di sinistra, ove è tuttora conservato un fonte battesimale in marmi policromi commissionato dal vescovo Nicolò Cioffi (1744-1748), composto da una vasca ornata da volute e da un’alzata marmorea. Fino al 1991, prima che fosse trafugato, la vasca era coperta da uno sportello in bronzo dorato decorato da una scena battesimale. Nell’alzata è incastonato un tondo in marmo bianco raffigurante il Battesimo di Cristo. La cappella battesimale non viene attualmente impiegata per la celebrazione del sacramento, per la quale normalmente è utilizzata una piccola vasca di marmo posta a sinistra dell’altare maggiore, rialzata su un capitello rovesciato del XII secolo, affiancato sul lato sinistro dal cero pasquale inserito in un manufatto in pietra proveniente da materiale di spoglio a mo’ di candelabro. La cappella, nell’abside di sinistra, è stata adibita a cappella musicale, con l’organo e le panche in legno per il coro. All’inizio della navata destra in prossimità dell’ingresso, nell’addizione settecentesca voluta dal vescovo De Marchis, si trova il coro d’inverno, sistemato nel 2004 dagli architetti Laura Scrimieri e Diego Sabatino utilizzato per la liturgia penitenziale. All’interno, si trovano due confessionali databili tra il Seicento e il Settecento, opera di artigiani locali. Nel 2001 sono state collocate le porte d’ingresso in bronzo, opera di A. Notari, per volere del vescovo Luca Brandolini, a ricordo dell’anno giubilare del 2000.-
L’area presbiterale, giugno 1898. Funerali di donna Colomba Roccatani Boimond (in: A.Tanzilli, La cattedrale di Sora,... -
L’altare -
La cattedra episcopale -
L’ambone -
Il fonte battesimale con il cero pasquale -
L’ex cappella del Santissimo Sacramento -
L’antico fonte battesimale -
Il sepolcreto ipogeo -
Pianta del sepolcreto ipogeo, Laura Scrimieri - MCM (Mario Morganti, Gianfranco Cautilli e Renato Morganti) -
Il sepolcreto ipogeo dopo i lavori di recupero su progetto di L. Scrimeieri , G. Cautillo, M. Morganti, G. Morganti -
La cappella feriale con la custodia eucaristica -
Pianta della cappella feriale, Laura Scrimieri - MCM (Mario Morganti, Gianfranco Cautilli e Renato Morganti) -
L’altare nella cappella feriale -
Il portale di ingresso alla cattedrale dall’episcopio