Adeguamento liturgico
L'operazione di adeguamento degli spazi liturgici per la celebrazione dell'eucarestia agli indirizzi del Concilio Vaticano II è stata fortemente condizionata dalla tipologia architettonica dell'edificio (tre navate dalle dimensioni molto allungate) e dal carattere unitario dell'impianto decorativo neogotico (coni colori di tonalità blu-indaco) naturalmente orientato sull'imponente macchina dell'altare maggiore settecentesca, che si evidenzia per le undici statue in legno tinteggiate in biacca bianca del Plura e sui grande crocifisso ligneo sospeso all'arco santo.
In questo orizzonte debbono collocarsi i progetti per l'adeguamento degli spazi liturgici che, nati ad experimentum, di necessità si sono sempre svolti all'interno dello storico recinto presbiteriale, tra l'altare maggiore e la balaustra marmorea che delimita il presbiterio verso la navata, secondo la sequenza che prevede: in posizione centrale la nuova mensa, consentendo la celebrazione rivolta al popolo, di girarvi intorno e di compiere agevolmente i gesti liturgici ad esso inerenti; alla destra, in prossimità della balaustra, l'ambone; alla sinistra, addossata al pilastro, la cattedra episcopale, disposta ortogonalmente rispetto all'asse longitudinale dell'edificio.
L'intervento di adeguamento è stato concepito per essere in tutto reversibile; per l'altare è stata prevista, in un primo periodo, una mensa dalle linee di fattura contemporanea, poi sostituita nel 2002 dall'attuale (di dimensioni cm 237 di larghezza per 106 di profondità), risultato della ricomposizione antiquaria delle parti di un altare ligneo settecentesco proveniente dalla cappella dell'Episcopio.
L'ambone è stato creato ex-novo ad imitazione, nelle forme e nei materiali, dell'altare.
La cattedra vescovile è un seggio in legno con un alto schienale finemente lavorato; è rialzata su una pedana con due gradini dello stesso materiale.
La sede ordinaria, priva peraltro di elementi che la differenzino dalle sedute adiacenti, è sistemata in posizione laterale, alla destra, al centro di una pancata in legno di oltre 3 metri di lunghezza.
II coro ligneo, che occupa tutta la parte retrostante l'altare monumentale e delimita l'area presbiteriale verso il deambulatorio absidale, non viene utilizzato. L'organo monumentale, la cui cassa e cantoria vennero realizzate nel 1780, è sistemato nella campata fra il quinto ed il sesto pilastro di destra della navata centrale e viene utilizzato durante le celebrazioni solenni.
Addossato al quarto pilastro di sinistra della navata centrale, è conservato ancora il pulpito seicentesco in legno finemente decorate a bassorilievo, ora non più adoperato, riportante le insegne del vescovo mons. Della Chiesa (1642-1662).
La cappella del Santissimo Sacramento è utilizzata per la custodia eucaristica e come cappella feriale; quale altare rivolto al popolo si utilizza un tavolo in legno, removibile, posto al centro della predella dell'altare storico ed un leggio al limite sinistro della balaustra.
II fonte battesimale, opera seicentesca in marmo recante inciso sui basamento lo stemma del vescovo Viale (1608-1624), è inserito nella prima campata laterale di sinistra, racchiuso da una cancellata in ferro battuto, ma non viene utilizzato in quanto e consuetudine la celebrazione dei battesimi in prossimità del presbiterio con un catino mobile.
Non esiste nella cattedrale uno spazio architettonico e liturgico dedicate alla celebrazione del sacramento della riconciliazione, in quanto vengono utilizzati confessionali lignei posti alle pareti intorno al deambulatorio absidale.
Nel 1991 è stato rinnovato l'impianto di illuminazione, che ha previsto una luce indiretta sulle volte; nel 20028 poi lo stesso impianto è stato rivisitato per ottenere un'adeguata illuminazione verso l'assemblea dei fedeli.