La nuova chiesa cattedrale, consacrata nel 1963, presentava un’area presbiterale rialzata di tre gradini rispetto all'aula, delimitata inizialmente da una balaustra, successivamente rimossa. Prossimo all’abside, di forma rettangolare, rialzato di ulteriori tre gradini, si trovava l’altare maggiore di tipo tridentino, mentre nei bracci laterali del transetto erano posizionati due altari dedicati a san Tommaso e alla Vergine. Il fonte battesimale risultava posizionato immediatamente alla destra dell’ingresso principale.
Lavori di adeguamento liturgico vennero intrapresi all’inizio degli anni Settanta e furono inaugurati il 7 marzo 1974 dal vescovo mons. Carlo Minchiatti (1971-1982), dal 1969 ausiliare di mons. Biagio Musto (1952-1971) e dal 1971 vescovo della diocesi di Aquino, Sora e Pontecorvo.
La nuova sistemazione del presbiterio, progettata dall’architetto Roberto Mauti, si basava sullo spostamento dell’altare al centro del presbiterio, in posizione più consona alla nuova liturgia, a una quota inferiore rispetto al precedente, che fu rimosso. Venne rinnovata la pavimentazione realizzata in marmo rosso alicante e il rivestimento absidale in rosso di Svezia. L’altare, composto da una mensa di forma ellittica in marmo calacatta sostenuta da quattro piedi in marmo rosso di Francia e lavorato con martellinatura, fu posto su un pedana circolare in marmo bianco calacatta. La cattedra fu collocata in posizione assiale, alle spalle dell’altare addossata alla parete absidale, al di sotto del mosaico parietale realizzato nel 1974 da Carlo Mariani raffigurante il Cristo Risorto fra i santi Costanzo vescovo e Tommaso d’Aquino con i simboli delle sue opere filosofiche e teologiche. La cattedra, realizzata in travertino e verde Alpi, recante al centro lo stemma vescovile di mons. Minchiatti, è posta su una pedana, a sua volta rialzata rispetto al presbiterio di ulteriori due gradini. Ai lati, sono posizionati per i diaconi due sedili in travertino martellinato, mentre lateralmente alla pedana due panche marmoree si svolgono lungo la parete absidale per accogliere concelebranti e ministri.
Alla destra dell’altare, in prossimità del limitare dell’area presbiterale, è stato realizzato un ambone di dimensioni contenute in marmo bianco calacatta e rosso di Francia martellinato, con lavorazione analoga a quella dell’altare.
Il fonte nel corso dei lavori di adeguamento fu spostato nella cappella di sinistra. Successivamente, il 28 giugno 1990 in occasione del 25° di sacerdozio di don Luigi Casatelli, con il contributo della comunità parrocchiale e di monsignor G. Battista Colafrancesco, venne completato il luogo del Battesimo secondo l’attuale sistemazione, all'interno di uno spazio curvilineo ribassato, con rivestimento e pavimento di marmo.
A completamento degli interventi eseguiti nell’area presbiterale, nel 1974 furono realizzati dal prof. Pietro Vitale di Foligno una croce astile, che utilizzava come supporto un leone medioevale, oggi esposta nella chiesa della Madonna della Libera, e, seguendo il progetto dell’arch. Roberto Mauti, una suggestiva corona ferrea nella cupola, che sfrutta la modulazione della luce delle vetrate del tiburio. Concludono il programma iconografico due grandi ceramiche dello scultore romagnolo Angelo Biancini (1911-1988), raffiguranti il Battesimo di Gesù e la Madonna con il Bambino, che decorare rispettivamente il battistero e l’altare del Santissimo Sacramento.