L’adeguamento liturgico degli spazi celebrativi della concattedrale di Veroli si presenta come definitivo: i luoghi della celebrazione risultano ben visibili dall’aula e con una connotazione definita. Le modalità dell’attuale disposizione furono concordate in una riunione del Capitolo del 28 novembre 1965. In quell’occasione furono decisi: l’avanzamento della soglia del presbiterio, l’apertura dell’ultima arcata della nave centrale e lo spostamento della cattedra al centro del coro. L’area presbiterale finì così per occupare tutta la campata prossima all’arco trionfale, con l’avanzamento della mensa dell’altare settecentesco fin sotto la cupola. L’altare, con predella in bardiglio, si trova elevato di due gradini rispetto al livello del presbiterio, a sua volta due gradini più in alto della navata.
Al limitare del presbiterio, sul lato sinistro, è fissato un piccolo ambone, in realtà un leggio su un pilastrino di marmo e volute, probabilmente realizzato con parti residue del dossale dell’altare barocco. Un pulpito ligneo, fatto allestire da mons. Vincenzo Lanteri (1628-1649), si trova ancora addossato al quarto pilastro di destra.
La cattedra lignea è inserita dal 1965 al centro del coro nella parete absidale.
Per le celebrazioni in assenza del vescovo si utilizza la sede presidenziale mobile collocata alla destra dell’altare, in legno dorato e velluto rosso, con antistante una colonna dorata alla cui sommità un angelo funge da leggio.
Il fonte battesimale è posto in una nicchia della prima campata sinistra, chiusa da un cancelletto in ferro; normalmente, però, per il Battesimo, amministrato in presbiterio, viene utilizzato un grande bacile in rame conservato all’interno della cancellata.
La cappella dedicata al Santissimo Sacramento si trova alla fine della navata sinistra.
Nella concattedrale non esiste una penitenzieria, ma due confessionali sono situati ai lati dell’ingresso, in controfacciata.
Lungo la navata destra, nella terza cappella, è conservato il tesoro del duomo, in precedenza custodito nel coro d’inverno.
Nel maggio del 2011 è stato autorizzato il progetto per il nuovo organo.