Beni architettonici
- Monguzzo (CO)
-
Parrocchia dei Santi Biagio e Sebastiano Martiri
-
Diocesi
Milano
-
Regione ecclesiastica
Lombardia
-
Tipologia
chiesa
-
Qualificazione
sussidiaria
-
Denominazione principale
Chiesa di Nostra Signora di Lourdes (già San Biagio, già San Cassiano)
-
Il Santuario sorge a nord-est del centro abitato, sulla sommità di una collina. Lo spiazzo antistante l’ingresso regala un gradevole panorama sul resto del paese, ponendosi in relazione diretta con la piazza del Municipio, che sorge in un punto poco distante a valle.
Inizialmente il luogo era nato come chiesa di San Biagio ma, in seguito alla costruzione della attuale Parrocchiale, cambiò dedicazione diventando Santuario in onore alla Madonna di Lourdes.
Il corpo longitudinale della chiesa è stretto tra altri due edifici: a sinistra la casa del custode mentre a destra la Cappella della Pietà ed una galleria di Ex Voto.
Allo stesso modo, anche il campanile è stato nel tempo inglobato all’interno del complesso architettonico. La sua parte sommitale si erge infatti sulla copertura della chiesa, alla destra della navata. Della torre si legge la cella campanaria, con un castello di quattro campane, sormontata dalla copertura. Sulla cuspide di quest’ultima si imposta una sfera con croce metallica.
L’ambiente interno è a navata unica, con due cappelle laterali.
La navata termina nel presbiterio dove, nella parte absidale, è collocata una ricostruzione della grotta di Lourdes con all’interno una statua della Beata Vergine.
In corrispondenza del fronte principale si apre uno spiazzo, raggiungibile con una scalinata. L’ingresso è preceduto da un piccolo pronao, con colonnine ioniche poste su dei dadi, sormontato da una volta a crociera.
Tutte le vetrate, sia del fronte che dell’abside, sono protette da un graticcio metallico. -
- Facciata
- La facciata principale è rivolta ad ovest, affiancata a destra ed a sinistra da due edifici di pertinenza della chiesa. La parte centrale dell’intero fronte, corrispondente alla navata della chiesa, si contraddistingue per la tinteggiatura gialla, ripresa anche nel campanile. Per accedere alla piazza antistante il fronte è necessario percorrere una scalinata di dieci gradini. Una volta raggiunto il sagrato si accede alla chiesa dall’ingresso principale, posto al centro della facciata. Questo è preceduto da un pronao con due colonnine doriche in Serizzo poste su dadi, che reggono una volta a crociera su cui si appoggia una copertura a padiglione. Il punto di imposta della volta è rinforzato dalla presenza di una catena metallica. Il portone principale, collocato sotto al pronao, è contornato da una cornice in serizzo, sulla cui sommità poggia un timpano spezzato. Ai due lati del pronao si aprono due vetrate, protette da un graticcio metallico. La parte sommitale della facciata è semplicemente tinteggiata e presenta una cornice bianca, realizzata in continuità con la fascia orizzontale dell’edificio adiacente. Il fronte termina con un timpano strombato, con copertura a doppio spiovente e coppi in cotto, disposti a canale. Sulla cuspide della copertura si erge una croce metallica. Si osserva come, appena dopo il fronte, la copertura faccia un piccolo salto di quota verso l’alto.
- sagrato
- La chiesa è posta sulla sommità di una collina, con una strada che corre lugo due dei suoi fronti. Il sagrato del Santuario si articola sui due lati non trafficati: quello principale rivolto ad ovest e quello meridionale. In corrispondenza del fronte principale si crea una piazza, accessibile dalla strada tramite una scalinata con corrimano, che si affaccia direttamente sul paese. In linea d’aria con la chiesa, poco più a valle, si dispone il Municipio, con il quale nasce una relazione visiva. Questa prima parte di sagrato, che funge da piazzale di ingresso alla chiesa, è lastricato. Lo spiazzo si estende poi al fronte meridionale, dove la pavimentazione viene sostituita da semplice ghiaia. Lo slargo laterale è uno spazio più protetto, al centro del quale troneggia un albero, dove trovano spazio una statua della Pietà ed una lanterna votiva a ricordo dei caduti in guerra. Tutto il perimetro del sagrato, laddove ci sono differenze di quote, è delimitato da un muretto in pietrame irregolare, che presenta a chiusura dei lastroni di serizzo.
- Campanile
- La torre campanaria si imposta alla destra della chiesa. Metà del suo corpo inglobato all’interno del complesso del santuario mentre la parte sommitale sbuca dalla copertura. Gli esterni, similmente alla chiesa, presentano una tinteggiatura nei toni del giallo. Il corpo della torre è regolare e ad impianto quadrangolare. Sul fronte principale si apre una feritoia alta e stretta, sopra a questa c’è una cornice in aggetto su cui si imposta la cella campanaria. Questa ospita un castello dotato di quattro campane. Il termine del campanile è caratterizzato da una grande cornice in aggetto, oltre alla quale si sviluppa la copertura. La sommità della torre è evidenziata da quattro elementi geometrici parallelepipedi sormontati da piramidi, posti sui quattro angoli del tetto. Nella parte più interna invece si colloca la vera e propria copertura, composta da un tamburo ottagonale sormontato da una piramide a base sempre ottagonale, di altezza elevata. Sulla cuspide si ergono la sfera e la croce in metallo.
- interno
- Al suo interno la chiesa è costituita da un’unica aula, che si sviluppa secondo un impianto a croce. Sopra all’ingresso principale è posizionata una targa che riporta la data di inaugurazione della grotta, risalente al 2 febbraio 1902. Tutte le pavimentazioni sono in pietra di Moltrasio. Appena dopo l’ingresso sulle pareti laterali si aprono due nicchie, che corrispondono alle Cappelle Laterali, quella di sinistra è dedicata alla Vergine Immacolata ed alla Vergine del Carmelo. Al termine dell’aula, sulle pareti laterali sono appesi due quadri, riposti all’interno di ricche cornici marmoree. Quello di destra raffigura San Giuseppe con il Bambino che tiene in mano dei fiori di giglio bianco. Quello di sinistra invece raffigura la Madonna con Bambino. A separare l’aula dal transetto c’è un arco ogivale. Sopra a questo, ed in generale sopra all’aula, si apre un altro ambiente che si affaccia sul transetto con una ringhiera metallica, su questo soppalco è collocato un piccolo organo. Nel punto di intersezione tra aula e transetto, sulla copertura con volta a botte si erge una lanterna a pianta ottagonale. Nel braccio sinistro del transetto la copertura è caratterizzata dalla presenza di due volte a crociera. Le pareti sono riccamente dipinte. Sulla parete sinistra sono presenti due nicchie, la prima delle quali ospita un confessionale ligneo. Sulla parete di destra si aprono invece due vetrate protette da inferriate a graticcio. Sulla parete di fondo invece c’è un altare addossato al muro, posto su di una predella in marmo, sul paliotto sono raffigurati alcuni dei simboli della Fede cristiana. Alle spalle dell’altare è posizionato un Crocefisso ligneo di pregio, che presenta alcuni dettagli dorati. Alle spalle del crocefisso la parete è interamente affrescata con la raffigurazione dei quattro arcangeli attorniati dagli strumenti della passione, la Sindone, il Martello, la Corona di Spine e la Lancia. Nella parte superiore della composizione compare invece Dio Padre Benedicente, assieme ad una colomba irraggiata dallo Spirito Santo. Tutte le pareti di questa parte della chiesa presentano delle lesene scanalate, addossate alla parete con ritmo regolare, su cui si va a poggiare una cornice oltre alla quale si impostano le volte della copertura. Nel braccio di destra, la cui copertura presenta una cupola con dei cassettoni dipinti ed un oculo in sommità, attualmente tamponato da un pannello, si aprono due porte lignee. Quella a sinistra conduce direttamente alla sacrestia mentre quella di destra conduce al soppalco dove si colloca l’organo. Una terza porta si apre sulla parete di testa, ai suoi due lati sono riportare due iscrizioni che rimandano ancora una volta all’anno 1902, in cui avvengono la dedicazione della Chiesa e la nascita della Congregazione del Carmine. Al di sotto di questi ultima targa, all’interno di una piccola nicchia nella parete, sono disposti due teschi, opportunamente protetti. La cupola della copertura si innesta su quattro pinnacoli, sui quali sono affrescati i quattro evangelisti con i loro simboli. Nelle lunette posizionate al di sotto della cupola troviamo a sinistra la raffigurazione di un teschio, mentre a destra quella di una bilancia. Al termine dell’aula due gradini dichiarano l’inizio del presbiterio, che in questo caso ospita una vera e propria grotta artificiale dedicata alla Madonna di Lourdes.
- Presbiterio
- Il presbiterio si imposta alla fine dell’aula, orientato verso est, introdotto da una coppia di gradini sopra i quali si erge una balaustra in marmo nero e rosso. I gradini sono lignei, allo stesso modo lo è anche la mensa, introdotta successivamente come adeguamento liturgico. Tutto lo spazio presbiteriale è stato costruito affinché richiami la grotta della Madonna di Lourdes, quindi sia internamente che esternamente le finiture delle pareti sono in conglomerato cementizio (finta roccia). Alle spalle della mensa lo spazio articolato della grotta artificiale prevede la presenza di alcune scalette, poste sul lato sinistro, che permettono di accedere all’interno della grotta percorrendone un breve tratto. Altri due gradini introducono all’altare maggiore, completamente addossato alle pareti rocciose. L’altare è riccamente rivestito in marmi rossi e neri, sulla sommità vi è disposto il tabernacolo, attorniato da sei ceri. All’interno delle nicchie che si generano nelle pareti della grotta sono state disposte due statue, a sinistra raffigurante Bernadette Soubirous genuflessa in segno di preghiera, mentre a destra viene raffigurata la Vergine in piedi, con le mani giunte ed il volto rivolto verso l’altro e un’aureola dorata attorno al capo.
- Cappelle laterali
- Appena dopo l’ingresso sulle pareti laterali si aprono due nicchie, che corrispondono alle Cappelle Laterali, dedicate alla Vergine Immacolata ed alla Vergine del Carmelo. La nicchia di destra ospita una semplice acquasantiere in marmo ed un cero, e si contraddistingue per il suo impianto poligonale, a forma di metà ottagono. Quella di sinistra è invece molto poco profonda e rettangolare, ed ospita al suo interno un mosaico raffigurante la Madonna con delle rose ed un ruscello ai suoi piedi, l’opera è firmata da “Salvador ‘06”.
- null
- null
- Facciata
-
- XIII ‐ XIX (fondazione intero bene)
- Come riportato sull’inscrizione collocata al di sopra dell’ingresso principale, nel periodo intercorso tra il 1200 ed il 1889, il Santuario ha svolto il ruolo di Chiesa Parrocchiale. Successivamente, in seguito alla costruzione della nuova Parrocchiale agli inizi del XIX Secolo, il Santuario acquisì la nuova dedicazione alla Madonna di Lourdes.
- 1902 ‐ 1902 (costruzioni e demolizioni abside)
- Nel mese di febbraio del 1902, l'Arcivescovo di Milano, il Cardinale Andrea Ferrari, inaugurò l’attuale grotta dedicata alla Madonna di Lourdes, collocata nel presbiterio. Questa fu realizzata per volontà dell’allora parroco Don Pietro Colombo, e determinò l’inevitabile demolizione dell’antica abside e del coro.
- 2003 ‐ 2006 (restauro intero bene)
- Negli ultimi anni sono state svolte importanti opere di restauro, volte principalmente alla manutenzione e conservazione degli ambienti interni. Sotto alla pavimentazione della chiesa, che è rimasta quella originale, è stato realizzato un vespaio aerato per ridurre fenomeni di umidità. Un ulteriore intervento di restauro ha interessato le superfici interne. In questa occasione sono stati rimossi i più recenti strati di finitura, riportando alla luce gli affreschi oggi visibili, le nicchie e le lesene.
- XIII ‐ XIX (fondazione intero bene)
-
- altare ‐ aggiunta arredo (1970)
- Aggiunta di una nuova mensa.
- altare ‐ aggiunta arredo (1970)
-
Data di pubblicazione
13/12/2023
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Milano)