Beni architettonici
- Turbigo (MI)
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Parrocchia Beata Vergine Assunta
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Diocesi
Milano
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Regione ecclesiastica
Lombardia
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Ambito culturale
- maestranze lombarde (costruzione)
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
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Chiesa a navata unica con cappelle laterali e presbiterio con terminazione rettilinea. Il presbiterio si trova in posizione sopraelevata rispetto alla navata ed è separato da essa attraverso una balaustrata marmorea. Nella parte anteriore del presbiterio si collocano l'altare maggiore e l'altare preconciliare. Sul coro si affaccia una cappella laterale, accessibile anche da un corridoio longitudinale rispetto al presbiterio; da questa cappella orientale è possibile accedere anche alla sagrestia. Sulla navata unica si affacciano due cappelle per lato, intervallate da campate più piccole occupate da coretti sopraelevati. Sulla sinistra del presbiterio è collocato un pulpito ligneo.
La navata centrale è coperta da 3 volte a botte unghiate, di cui quella più orientale costituisce la copertura dell'attuale presbiterio, alternate a 2 volte a botte semplici. Tutta la copertura voltata della navata è sostenuta da paraste decorate con capitelli di ordine composito. L'abside a testata rettangolare è coperto da una volta a crociera; le cappelle sono coperte da volte a botte; i coretti sopraelevati sono coperti da volte a crociera.
L'interno riceve luce da grandi finestre quadrangolari che si aprono in controfacciata e nel cleristorio. Una analoga apertura illumina anche la cappella orientale.
Il pavimento attuale è in lastre di marmo ed è stato realizzato nel 1986. -
- Cappelle laterali
- Lungo la navata maggiore si aprono quattro cappelle laterali, due su ogni lato intervallate da spazi occupati da coretti sopraelevati. La prima cappella a sinistra è dedicata alla Madonna Immacolata ed è stata costruita nel 1879 per volere del parroco Pietro Bossi, in sostituzione di una precedente eretta nel 1708 ma andata distrutta. La cappella dell'Immacolata ha subito un intervento di restauro del 1958 d nel 1991 al posto della mensa d'altare è stata ricavata una nicchia con simulacro raffigurante il Cristo morto. La seconda cappella a sinistra è dedicata a San Carlo Borromeo e ospita una tela di dimensioni ragguardevoli raffigurante il Santo. La prima cappella entrando a destra è dedicata al Santo Crocefisso: al centro di questa cappella si trova una tela del pittore Michele Angelo Cerutti. Nella cappella del Crocifisso si conserva l'altare dedicato al Crocifisso, restaurato nel 1991. Insieme all'altare pre-conciliare, è l'unico altare della chiesa originale ad essersi conservato. In passato questo altare era dedicato a Santa Rosalia ed era stato commissionato da un certo Francesco Magni, vissuto nella prima metà del XVIII secolo. Infine, la seconda cappella a destra è dedicata a Santa Rita da Cascia.
- Impianto strutturale
- Chiesa a navata unica con cappelle laterali, terminazione absidale rettilinea, canonicamente orientata. Le cappelle laterali sono due per lato e sono intervallate da campatelle che ospitano coretti sopraelevati. L'altezza maggiore della navata rispetto alle cappelle laterali si evidenzia anche dalla struttura esterna con cleristorio. Il presbiterio si trova in posizione rialzata rispetto al piano della navata. Al termine della navata, sul lato sinistro è collocata una porta che introduce ad un corridoio, il quale fiancheggia longitudinalmente lo spazio presbiteriale e dà accesso ad un ulteriore spazio laterale quadrangolare che viene utilizzato per le celebrazioni liturgiche. Questa cappella affaccia sulla parte terminale del presbiterio, collocata dietro all'altare pre-conciliare; inoltre da questo vano è possibile accedere, tramite una porta collocata sul lato ovest, all'attuale sacrestia. Sopra il locale della sacrestia si innesta la canna del campanile. Infine, nel corridoio di congiunzione tra navata e cappella orientale si trova l'accesso a due rampe di scale che conducono rispettivamente al campanile e al pulpito. L'acceso ai coretti sopraelevati avviene invece attraverso due rampe lignee collocate nelle rispettive campate.
- Lapidi e iscrizioni
- Sulla parete laterale della cappella del Crocifisso si trova una lapide che ricorda la sepoltura di Francesco Magni e recita (in traduzione): <
>. Nella navata centrale è collocata una lapide sepolcrale degli Agostiniani Scalzi con iscrizione: < >.
- Sulla parete laterale della cappella del Crocifisso si trova una lapide che ricorda la sepoltura di Francesco Magni e recita (in traduzione): <
- Opere d'arte
- Nella cappella dedicata a San Carlo Borromeo si conserva una tela di notevoli dimensioni raffigurante il Santo. Questa tela appare già in un inventario settecentesco dei beni della chiesa dove viene descritta come raffigurante San Carlo che comunica San Luigi Gonzaga. Durante un restauro nel 1992 è emerso che il quadro era stato sottoposto a ridipintura: la tela originale raffigurava San Carlo con una giovane donna in abiti vedovili. La tela è stata attribuita alla scuola del Procaccini e si è riconosciuto l'episodio della monacazione di Paola Cusani Visconti, giovane nobildonna milanese, ad opera del Santo. Sul fondo del presbiterio oggi si conservano tre tele raffiguranti la Gloria di S. Agostino, una Crocifissione con la Madonna e San Giovanni e una Madonna Assunta, oltre ad uno stendardo processionale della seconda metà dell'Ottocento.
- Struttura
- La facciata presenta la porzione inferiore prevalentemente in laterizio a vista con alcuni inserti lapidei, mentre l'ordine superiore risulta oggi intonacato. I fianchi dell'edificio presentano un paramento in ciottoli e laterizi disposti disordinatamente in spessi letti di malta.
- Cappelle laterali
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- 1289 ‐ 1289 (preesistenze intero bene)
- La prima attestazione di un oratorio a Turbigo dedicato a San Damiano si trova nel "Liber Notiatiae Sanctorum Mediolani" di Goffredo da Bussero attorno al 1289. Il testo afferma che: <
> si trova la < >.
- La prima attestazione di un oratorio a Turbigo dedicato a San Damiano si trova nel "Liber Notiatiae Sanctorum Mediolani" di Goffredo da Bussero attorno al 1289. Il testo afferma che: <
- 1518 ‐ 1700 (restauro intero bene)
- Dal documento "Vera, et reale informatione della Chiesa di S.to Cosma e Damiano" (11 novembre 1630), si apprende che i fratelli Martino e Ludovico Piatti nel 1518 patrocinarono un intervento di restauro all'antica chiesa che si trovava in stato di degrado e che negli anni Venti del XVII secolo i fratelli commissionarono l'edificazione di una sacrestia. Sotto il patrocinio della famiglia Piatti, e in particolare del cardinale Flaminio Piatti, venne fondato un convento di frati Agostiniani Scalzi a cui fu legata la costruzione dell'attuale chiesa. Nel 1635 furono redatti i contratti per la costruzione del nuovo convento. Nel 1678, come si evince dal testamento del conte Francesco Piatti, la chiesa era ancora in costruzione. Si pensa sia stata ultimata prima della fine del XVII secolo.
- 1713 ‐ 1719 (completamento intero bene )
- All'inizio del XVIII secolo si affidano alcune opere di sistemazione e interventi di completamento all'ingegnere e architetto milanese Carlo Federico Pietrasanta. Nel 1713, al medesimo architetto, viene commissionato il progetto di realizzazione di uno stradone davanti alla Chiesa, mai portato a compimento. Sempre il Pietrasanta nel 1719 redige un progetto di rinnovamento e ampliamento del convento e un secondo progetto di sistemazione dell'attuale sacrestia.
- 1805 ‐ 1808 (passaggio di proprietà intero bene)
- A seguito degli editti napoleonici, nel 1805 il convento degli Agostiniani Scalzi fu soppresso. Il 5 marzo 1808 le strutture del convento vennero acquistate dal sindaco di Turbigo, Giuseppe Oriani.
- 1842 ‐ 1903 (restauro campanile)
- Nel 1842 l'Amministrazione comunale di Turbigo incarica l'ingegnere Flaviano Ballarati di procedere a un primo intervento di restauro alla torre campanaria. Nel 1866 si stabiliva il consolidamento urgente del tetto e del castello delle campane. Nel 1903 l'ingegnere Ferrari venne incaricato di progettare l'innalzamento del campanile: l'intervento non venne però mai realizzato.
- 1960 ‐ 1985 (restauro intero bene)
- Nel 1960 la chiesa fu soggetta a lavori di adeguamento: rifacimento del tetto; nuova pavimentazione in seminato veneziano con riquadri in ottone; tinteggiatura; rifacimento del portale maggiore; rifacimento dell'impalcatura delle campane con suono automatizzato; impianto di suono; rifacimento impianto elettrico; sanate le pareti con cemento idrofugo; riscaldamento con areoterm.
- 1289 ‐ 1289 (preesistenze intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (anni 60)
- Pochi anni dopo il Concilio Vaticano II, è stato inserito l'altare a mensa ligneo attuale davanti all'altare pre-conciliare.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (anni 60)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Milano)