Beni architettonici
- Trento (TN)
-
Parrocchia dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia
-
Diocesi
Trento
-
Regione ecclesiastica
Triveneto
-
Ambito culturale
- maestranze trentine (costruzione chiesa)
- architettura barocca lombarda (ampliamento presbiterio)
- architettura neoclassica (ampliamento)
- architettura gotica (costruzione chiesa)
-
Tipologia
chiesa
-
Qualificazione
parrocchiale
-
Denominazione principale
Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia
-
La chiesa sorge nei pressi di una vasta piazza, di recente riqualificazione urbanistica, nel cuore del paese di Cognola, con orientamento a sud-ovest. L'edificio sacro è preceduto dalla casa canonica e seguito dall'area cimiteriale. Di origine medievale, la chiesa subì nel corso dei secoli una serie di ampliamenti senza, però, mai venire demolita e ricostruita: gli ultimi importanti lavori interessarono il presbiterio (1774), sotto la direzione di Francesco Cometti. La facciata a due spioventi è preceduta da un ampio portico aperto da arcate a pieno sesto. Il campanile è posto sulla fiancata sud-orientale, concluso da una copertura a cipolla. L'interno si articola in due navate, di cui quella centrale è conclusa da un presbiterio sopraelevato su alcuni gradini, terminante in un'abside poligonale. Il recente restauro ha evidenziato numerose preesistenze.
-
- Preesistenze
- All'esterno, sul lato sud-est, emergono dalla parete due colonnine sostenenti arcate tamponate, i cui intradossi sono affrescati; all'interno, sulle pareti del presbiterio finestre a sesto acuto tamponate e lacerti di affresco.
- Pianta
- Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con due navate e due cappelle laterali, terminante in un presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
- Facciata
- Facciata a due spioventi, profilata da conci lapidei irregolari; finestra circolare centrale sovrastante un portico sostenuto da quattro peducci e quattro colonne, sui quali si impostano arcate a tutto sesto. In basso al centro, portale architravato dotato di un frontone interrotto, affiancato da due basse finestre rettangolari chiuse da grate in ferro.
- Prospetti
- Sulla fiancata nord-orientale in aggetto i volumi della cappella laterale e della sacrestia, costituenti un unico corpo a due altezze, aperto nel mezzo da un'arcata a sesto ribassato, conducente all'ingresso laterale; sulla fiancata opposta volume del campanile. Abside segnata da conci lapidei irregolari in corrispondenza degli angoli.
- Campanile
- Struttura su basamento quadrangolare con fusto in muratura di pietrame. Due cornici aggettanti comprendono lo spazio destinato alla cella campanaria, aperta da quattro finestre ad arco a tutto sesto; al di sopra si imposta un tamburo ottagonale, con quattro aperture, sostenente una copertura a cipolla, rivestita di lamiera.
- Struttura
- Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta reticolata nelle navate e nel presbiterio; volta a crociera nella cappella laterale destra e cupola su pianta ellittica nella cappella laterale sinistra.
- Coperture
- Tetto a doppia falda in corrispondenza delle navate, ricoperto da coppi in laterizio. Copertura a padiglione su presbiterio e abside.
- Interni
- Due navate suddivise da quattro arcate a sesto acuto poggianti su colonne lisce: lo spazio destinato alla navata laterale è estremamente ridotto e sproporzionato rispetto a quella centrale. Sulla parete destra della navata centrale una finestra centinata precede una cappella a pianta rettangolare, introdotta da un'arcata a tutto sesto, sopraelevata ed illuminata da due finestre lunettate fronteggianti. Sulla parete sinistra della navata laterale si apre un'analoga cappella, illuminata da due finestre centinate; segue una finestra centinata posta in una porzione di muro traforata, chiusa da ampie vetrate che mettono in evidenza la struttura architettonica preesistente. Arco santo a tutto sesto che precede il presbiterio rialzato su due gradini, sulle cui pareti perimetrali si aprono i portali architravati che conducono alla sacrestia e ad ambienti di deposito. Due finestre centinate simmetriche ai lati dell'abside.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Pavimento a lastre irregolari di pietra calcarea nelle navate ed in parte del presbiterio; quadrotte bicolori a corsi diagonali nella cappella laterale sinistra; battuto di calce in parte del presbiterio.
- Elementi decorativi
- I dipinti murali si concentrano nella parte vicina al presbiterio ed in esso: a scene figurate si alternano elementi decorativi che fingono partiture architettoniche o drappi da parete.
- Preesistenze
-
- 1330 ‐ 1439 (menzione carattere generale)
- La chiesa è menzionata per la prima volta nel 1330 ("ecclesia s. Viti") e successivamente più chiaramente nel 1439 ("ecclesia s. Viti supra Civitatem Tridenti"); la dedicazione è in questi secoli al solo San Vito.
- XV ‐ XV (decorazione intero bene)
- All'interno e all'esterno dell'edificio quattrocentesco furono realizzati una serie di affreschi da pittori locali e tedeschi.
- 1539 ‐ 1539 (ampliamento intero bene)
- Nel 1539 fu eretto il portico in facciata; fu inoltre rinforzato il campanile e venne costruita una nuova sacrestia. Infine l'area antistante il campanile venne incorporata nella nuova struttura, dando vita ad una nuova piccola navata laterale.
- 1539 ‐ 1539 (consacrazione carattere generale)
- In seguito ai notevoli lavori di ampliamento che interessarono la chiesa, l'edificio fu consacrato nel giugno del 1539.
- 1539 ‐ 1539 (decorazione presbiterio)
- Intorno al 1539 furono realizzati gli affreschi del presbiterio, attribuibili a Marcello Fogolino.
- 1540 ‐ 1540 (cambiamento di dedicazione carattere generale)
- A partire dal 1540 la chiesa di Cognola è ricordata negli atti con la dedicazione ai Santi Vito, Modesto e Crescenzia.
- 1609 ‐ 1609 (costruzione portale facciata)
- Nel 1609 fu realizzato un nuovo portale in facciata.
- 1633/12/20 ‐ 1633/12/20 (erezione a curazia carattere generale)
- Il 20 dicembre 1633 la chiesa di Cognola fu eretta curaziale della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Trento.
- 1645 ‐ 1645 (consacrazione carattere generale)
- La chiesa fu consacrata nel giugno del 1645.
- 1677/01/29 ‐ 1677 (concessione fonte intero bene)
- Alla chiesa curaziale fu concesso il fonte battesimale il 29 gennaio 1677, messo in opera nel corso di quell'anno.
- 1680 ‐ 1680 (costruzione mura intorno)
- Un nuovo muro di protezione rispetto al piano stradale, posto a settentrione, fu realizzato nel 1680 circa.
- 1767 ‐ 1767 (costruzione cappelle)
- Nel 1767 furono aperte due cappelle: una sulla parete meridionale e una su quella settentrionale.
- 1774 ‐ 1774 (ampliamento presbiterio)
- Sotto la direzione di Francesco Cometti nel 1774 il presbiterio fu ampliato e dotato di una nuova copertura; furono anche aperte due nuove finestre. L'anno successivo fu realizzato il nuovo altare maggiore.
- 1815 ‐ 1815 (balaustre presbiterio)
- Nel 1815 furono fissate sul presbiterio le balaustre.
- 1840 ‐ 1840 (restauro campanile)
- Nel 1840 fu restaurata la cella campanaria.
- XX ‐ XX (decorazione arco santo)
- L'arco santo venne ornato da dipinti murali nel corso del XX secolo.
- 1907/12/05 ‐ 1907/12/05 (erezione a parrocchia carattere generale)
- Fu proclamata parrocchia il 5 dicembre 1907.
- 1968 ‐ 1968 (adeguamento liturgico carattere generale)
- Nel 1968 la chiesa è stata adeguata alle nuove norme dettate dal concilio vaticano II.
- 1984 ‐ 1990 (restauro intero bene)
- Durante alcuni lavori di restauro, lo spostamento di un altare ligneo nel corso del 1984 permise lo scoprimento di un affresco cinquecentesco, che venne restaurato nel 1990.
- 1998 ‐ 1998 (restauro intero bene)
- La chiesa fu restaurata nel suo complesso nel 1998.
- 1330 ‐ 1439 (menzione carattere generale)
-
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1988)
- L'adeguamento liturgico è stato realizzato nel 1968, ma i nuovi arredi mobili fungenti da poli liturgici sono stati donati nel 1988. Sul presbiterio storico troviamo in corrispondenza dei gradini di accesso l'altare verso il popolo in legno a forma di tavolo, su predella propria, ed il leggio ligneo fungente da ambone (entrambi realizzati dallo scultore Egidio Petri). Una sedia a braccioli costituisce la sede, affiancata da sgabelli. Le balaustre storiche sono state arretrate verso l'altare maggiore che accoglie la custodia eucaristica.
- fonte battesimale ‐ intervento strutturale (1968)
- Il fonte battesimale di pietra è stato trasferito nei pressi dell'arco santo, a sinistra, su una predella di pietra.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1988)
-
Data di pubblicazione
14/10/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Trento)