Beni architettonici
- San Costanzo (PU)
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Parrocchia di Santi Cristoforo e Costanzo
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Diocesi
Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola
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Regione ecclesiastica
Marche
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa dei Santi Cristoforo e Costanzo
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la chiesa ha struttura realizzata in mattoni faccia a vista e tetto a capanna. Si affaccia con la sua ampia e ripida scalinata su di una piazzetta asfaltata, al centro dell'antico castello di San Costanzo. Esternamente si presenta come un imponente parallelepipedo caratterizzato essenzialmente, sul fronte, dal maestoso portale architravato con cornicione aggettante, tinteggiato rosso mattone, sul retro, dal campanile con cella campanaria con bifore ogivali. La facciata, al centro, presenta anche una finestra fortemente strombata; ne completano l'aspetto formale le lesene angolari a tutta altezza e la merlatura a mensoline pensili sotto gli spioventi del tetto. Il fianco sinistro è libero e affiancato dalla scalinata che collega il centro storico con il paese fuori le mura; sul fianco destro, invece, si innesta la costruzione più bassa della Casa Collegiale. L'interno è a navata unica, con pianta rettangolare smussata agli angoli e con volta a botte unghiata; nelle lunette, comprese quelle dell'abside, si aprono complessivamente otto grandi finestre. Rispetto al sobrio e più rustico aspetto esterno, qui domina l'elegante partito architettonico delle lesene, con capitello composito, che sorreggono un'alta trabeazione con fregio liscio. Ne arricchiscono l'ornamento generale due nicchie con statue, gli stucchi delle cornici del soffitto, un pulpito in legno con cielo e l'imponente complesso della bussola, della cantoria e della mostra d'organo, che domina la controfacciata. Sui fianchi, comprese tra le lesene, sono tre arcate a tutto sesto con altari in marmi policromi. A destra l'arco centrale introduce alla cappella con l'altare dedicato al Ss. Sacramento; da qui si accede a una cappella minore dedicata alla Madonna Immacolata. In fondo alla navata due brevi piedritti obliqui raccordano le pareti di questa con il presbiterio a pianta rettangolare, voltato a crociera. Questo è dominato dall'altare maggiore e dalla maestosa mostra d'altare con la pala della Vergine con i Santi Cristoforo e Costanzo. Alle grandi arcate laterali del presbiterio sono addossati i dodici stalli del coro in noce e due balconate con grate in legno dipinto.
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- Elementi decorativi
- la parrocchiale conta al suo interno sette altari. Nell'altare maggiore si trova una tela raffigurante la Madonna con i Santi Cristoforo e Costanzo, del XVIII secolo, attribuita a Gaetano Lapis di Cagli; al di sopra, nella cimasa, è posta una piccola tela raffigurante Dio Padre. Nel primo altare di sinistra si venera un antichissimo e miracoloso Crocifisso ligneo del '400. Questa sacra immagine venne rinvenuta, insieme ad una Madonna su tavola, nella Grotta di San Paterniano, in località Caminate. Nel secondo altare di sinistra è collocata una Madonna della Misericordia del 1757, opera di Matteo Zuccaroli; l'intaglio e la doratura della splendida cornice, del 1863, si deve al fanese Gaetano Ponzetti. Nel terzo altare di sinistra si può ammirare una Vergine con Bambino e Santi del 1558 attribuita a Domenicus Fanensis (Persuti). Nel primo altare di destra si conserva un Presepe del 1580 dell'arceviese Ercole Ramazzani. Il secondo altare è collocato all'interno della cappella dedicata al Santissimo Sacramento, abbellita da quattro medaglioni con gli Evangelisti e due tele raffiguranti una Lavanda dei piedi e l'Ultima Cena. In due nicchie laterali si conservano una statua lignea raffigurante San Costanzo Vescovo del 1729 ed un'urna dorata contenente la reliquia del braccio del Santo Protettore ed altri reliquiari di Santi. Il terzo altare di destra è contornato da quindici formelle con i Misteri del Rosario del XVII secolo. Alle pareti del tempio si trovano quattordici tele raffiguranti la Via Crucis, del XVIII secolo.
- Organo
- la porta principale d'ingresso alla collegiata è sovrastata da una cantoria in legno dove è collocato un antico organo con venticinque canne di facciata; lo strumento venne costruito nel 1803 dal maestro Sebastiano Vici di Montecarotto.
- Struttura
- la chiesa ha struttura realizzata in mattoni faccia a vista e tetto a capanna.
- Elementi decorativi
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- 1570 ‐ 1573 (costruzione intero bene)
- la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Cristoforo e Costanzo, iniziò ad essere costruita nell'anno 1570, nella parte meridionale del Castello di San Costanzo, recuperando la struttura di un antico e capiente salone; insieme alla chiesa si dette inizio anche alla costruzione dell'annessa torre (1570). Questa aveva la funzione di annunciare sia i pubblici consigli sia le funzioni religiose; oggi svolge solo la funzione di campanile della parrocchiale. Nel 1573 i lavori erano già terminati; rettore della chiesa era il nobile fanese Don Francesco Maria Rusticucci.
- 1619 ‐ 1619 (titolo di collegiata intero bene)
- il modesto status di Pieve non si addiceva tuttavia a questo tempio così importante ed elegante, né soddisfaceva gli abitanti di San Costanzo, terra ricca di tradizioni religiose. Già nel 1585, in seno al Consiglio Comunale, si iniziò a discutere sulla possibilità di implorare al Santo Padre l'elevazione al rango di Collegiata. Il 6 ottobre 1607, nella generale esultanza, Papa Paolo V concedeva benignamente l'ambito privilegio con la bolla "In supernae apostolicae dignitatis specula". La bolla era "nunc pro tunc", ora per allora: in pratica la Collegiata avrebbe iniziato a funzionare come tale solo alla morte dell'ultimo pievano don Giulio Cesare Bambini, avvenuta nel 1619.
- 1784 ‐ 1784 (costruzione intorno)
- nel 1784 si iniziò a costruire, accanto alla chiesa, la nuova Casa Collegiale destinata ad abitazione degli arcipreti parroci pro tempore ed in parte ad uso del Capitolo.
- 1810 ‐ 1810 (soppressione intero bene)
- nel 1810 il governo napoleonico tentò di sopprimere la Collegiata destinando i relativi beni al viceré d'Italia Eugenio Beauharnais. L'atto di soppressione non trovò conferma da parte delle autorità ecclesiastiche e non ebbe mai efficacia. I parroci della chiesa dei Santi Cristoforo e Costanzo conservano tuttora l'Arcipretura in titulo con facoltà di vestire rocchetto e mozzetta, in forza delle sovrane pontificie disposizioni ancora oggi nel loro pieno vigore.
- 1570 ‐ 1573 (costruzione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1970)
- l'adeguamento liturgico portato a compimento successivamente al Concilio Vaticano II ha garantito prioritariamente la salvaguardia dell'unicità e centralità dell'altare. L'altare maggiore è stato scorporato della mensa e questa è stata collocata in posizione più avanzata verso i fedeli. La balaustra non è stata rimossa ma le dimensioni del presbiterio consentono un agevole svolgimento del rito liturgico.
- fonte battesimale ‐ aggiunta arredo (1970)
- il vecchio fonte battesimale in pietra, ancora in uso, è adeguatamente conservato nella cappella situata in fondo alla navata, a destra. Il battistero, anche se non risulta visibile da tutta l'assemblea per la conformazione della chiesa, è in comunicazione spaziale ed acustica con l'assemblea riunita.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1970)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola)