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Tipologia
cappella
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Cappella della Madonna Consolata
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La cappella si raggiunge con un'oretta circa di cammino attraverso un sentiero che sale dalla frazione di Chiampernotto, oppure da Bracchiello. Per la sua posizione è espressione delle cappelle che si trovavano frontalmente al fondo delle antiche mulattiere, con l'intonaco bianco nell'uniformità, grigia di graniti e "lose". L'edificio è in posizione isolata e dominante rispetto alla borgata. La pianta è di forma rettangolare ad aula unica. La facciata principale è rivolta a mezzogiorno, è simmetrica, intonacata di colore bianco; ha tre finestre, due rettangolari disposte simmetricamente rispetto alla porta d'ingresso, ed una quadrata sopra la suddetta porta. Tra la porta e la finestra di sinistra è dipinta una meridiana. Si leggono anche le due date: "1722" e "1866", e la dedicazione dell'edificio sacro alla "M.V.C"(Maria Vergine Consolatrice). La facciata si chiude nella parte bassa con uno zoccolo in pietra. Le pareti laterali sono realizzate in pietra, come tutte le altre murature, e sono rifinite ad intonaco grezzo; non presentano alcuna apertura. La copertura è a due falde simmetriche, con orditura in legno e manto in lastre di pietra, "lose". Sul lato destro si eleva il campanile, realizzato in pietra e rifinito ad intonaco. All'interno le superfici verticali sono intonacate. Alle pareti sono presenti numerosi ex-voto, su quella dietro l'altare in muratura, sono presenti tre quadri della Consolata. La pavimentazione è in pietra. Sono presenti evidenti forme di degrado, con macchie di umidità alle pareti. Questo a causa della posizione dell'edificio a ridosso della montagna ricca di vegetazione. La cappella è officiata in occasione della Madonna Consolata.
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- pianta
- La pianta è di forma rettangolare ad aula unica.
- facciata
- La facciata principale è rivolta a mezzogiorno, è simmetrica, intonacata di colore bianco; ha tre finestre, due rettangolari disposte simmetricamente rispetto alla porta d'ingresso, ed una quadrata sopra la suddetta porta. Tra la porta e la finestra di sinistra è dipinta una meridiana. Si leggono anche le due date: "1722" e "1866", e la dedicazione dell'edificio sacro alla "M.V.C"(Maria Vergine Consolatrice). La facciata si chiude nella parte bassa con uno zoccolo in pietra. L'ingresso è costituito da cancelletto in ferro.
- facciate laterali
- Le pareti laterali sono in muratura di pietra e sono rifinite ad intonaco grezzo; non presentano alcuna apertura.
- copertura
- Il tetto è a due falde simmetriche, con orditura in legno e manto in lastre di pietra, "lose".
- Impianto strutturale
- La struttura portante è in muratura di pietra intonacata sia all'esterno che all'interno. Il soffitto dell'aula è piano e realizzato con struttura e assito in legno.
- interni
- Le superfici verticali sono intonacate. L'altare è in muratura con rivestimento in pannelli di legno nella parte inferiore e mensole intonacate e dipinte di bianco. Alle pareti sono presenti numerosi ex-voto; su quella dietro l'altare sono presenti tre quadri della Consolata. La pavimentazione è in pietra.
- Campanile
- Sul lato destro si eleva il campanile, a base quadrata, realizzato in pietra e rifinito ad intonaco. La cella campanaria in alto è aperta su tutti e quattro i lati con monofore. La copertura è a falde con manto in lastre di pietra, "lose".
- pianta
Beni architettonici
- Ceres (TO)
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Parrocchia di Assunzione di Maria Vergine
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Diocesi
Torino
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Regione ecclesiastica
Piemonte
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- 1769 ‐ 1769 (visita pastorale carattere generale)
- L'arcivescovo Luserna Rorengo di Rorà, nella sua visita pastorale del 14 settembre 1769 autorizzò la costruzione della cappella. L'edificazione era stata richiesta da un gruppo di famiglie di Bracchiello che trascorrevano otto mesi l'anno nella regione Monaviel.
- 1772 ‐ 1772 (costruzione intero bene)
- La cappella venne costruita nel 1772 e consacrata dal pievano foraneo di Ceres, don Giovanni Bottino, già intitolata alla Beata Vergine Maria della Consolata. Era dotata di tutto il necessario per la celebrazione della messa.
- 1866 ‐ 1866 (restauro facciata)
- La data sulla facciata esterna indica con ogni probabilità un intervento di restauro della stessa.
- 1868 ‐ 1868 (relazione parrocchiale intero bene)
- Nella relazione sullo stato della parrocchia di Ceres redatta dal teologo Caveglia, il 10 marzo 1868, la cappella viene così descritta: "Cappella della Consolata sull'alpe a grangia denominata Monaviello. Questa cappella è assai piccola; ha l'altare a pietra con calce, il soffitto in bosco, il pavimento di bitume, una sola finestra e una sola porta.
- 1970 ‐ 1979 (rifacimento interno)
- Rifacimento di solaio interno in legno.
- 1997 ‐ 1997 (rifacimento tetto)
- Viene rifatto il tetto, in legno con manto in "lose".
- 1769 ‐ 1769 (visita pastorale carattere generale)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Torino)