Beni architettonici
negli appunti
![](UI/images/logos/iiif/uv.png)
© CC BY-NC-SA (Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale)
- Zero Branco (TV)
-
Parrocchia di Santa Maria Assunta
-
Diocesi
Treviso
-
Regione ecclesiastica
Triveneto
-
Ambito culturale
- neoclassico (costruzione chiesa)
-
Tipologia
chiesa
-
Qualificazione
parrocchiale
-
Denominazione principale
Chiesa di Santa Maria Assunta
-
La Chiesa di Santa Maria Assunta viene eretta nel 1152, viene poi modificata nel 1485 e ancora, sostanzialmente, nel 1642. Nel 1847 viene realizzata l'attuale facciata in stile neoclassico palladiano, che imita il modello palladiano della chiesa veneziana di San Francesco della Vigna. Il fronte è tripartito da due binati di semicolonne con capitello ionico e poggianti su un unico alto basamento. Nella parte centrale superiore, tra i capitelli delle semicolonne, è presente una decorazione a festoni, sopra la quale è impostato un cornicione, con l’iscrizione “Ave Maria”, che termina con un timpano triangolare sul quale sono presenti cinque statue. Nel 1960 viene aggiunto il transetto a due campate e viene ingrandita la zona presbiterale.
La pianta è attualmente a croce latina, ed è a tre navate: una centrale più alta a campata unica e controsoffitto piano decorato, e due navate laterali costituite da cinque campate con volte a crociera ed archi a tutto sesto. All'incrocio della navata centrale con il transetto è presente una cupola ribassata con il tondo centrale decorato. Il transetto ospita due gruppi scultorei marmorei datati intorno agli inizi del 1700, prima posizionati nella navata centrale. -
- Pianta
- La pianta è a croce latina, a tre navate, con navata centrale più alta, con cappelle laterali, cappella presbiterale rettangolare a due campate con ai lati ambienti di servizio e due spazi confessionali, transetto a due campate per lato e cupola ribassata all’incrocio con la navata centrale.
- Coperture
- La struttura di copertura non a vista è realizzata in capriate lignee nella navata centrale, e laterocemento nella zona presbiteriale e in corrispondenza del transetto. In corrispondenza della navata centrale è presente una controsoffittatura a stucchi e inserti dipinti a olio, come per la cupola ribassata. Nella zona del transetto e del presbiterio il controsoffitto è piano e non presenta particolari decorazioni se non una cornice di grandi dimensioni. Le navate laterali sono voltate a crociera.
- Elementi decorativi
- Pareti, soffitti ed elementi di sostegno sono tinteggiati di color grigio chiaro-bianco, il soffitto della navata centrale ha colori verde chiaro, giallo e rosa, mentre gli stucchi e le decorazioni floreali in rilievo sono bianche. Ad incorniciare gli inserti dipinti sono presenti grandi cornici bianche e, all’interno, cornici lignee dorate. La parte del transetto e del presbiterio, sorretta da grandi archi a tutto sesto, è piuttosto austera e non presenta particolari decorazioni, a parte grosse cornici che delimitano specchiature di colore bianco. I pilastri sono caratterizzati da quattro paraste con capitelli ionici di colore grigio più scuro. Le volte a crociera delle navate laterali sono dipinte di color rosa e giallo e presentano nervature bianche in rilievo.
- Prospetti
- I prospetti esterni sono interamente intonacati di color bianco e sono scanditi da paraste con capitelli dorici che, nei prospetti laterali, sorreggono una trabeazione color sabbia. La stessa trabeazione la ritroviamo nella parte emergente centrale corrispondente alla cupola ribassata. Nei prospetti laterali, corrispondenti alla parte più antica della chiesa, sono presenti bassorilievi in pietra e corpi scultorei aggettanti, corrispondenti agli accessi laterali o in prossimità di essi. Nella parte inferiore, a sottolineare il basamento e a protezione dell’intonaco, è presente una fascia in pietra.
- Facciata
- Nel 1847 viene eretta l'attuale facciata in stile neoclassico, che imita il modello palladiano della chiesa veneziana di San Francesco della Vigna. Il fronte è tripartito da due binati di semicolonne con capitello ionico e poggianti su un unico alto basamento. Il grande portone d’ingresso in legno è incorniciato da un portale in pietra, sopra il quale è posizionato uno stemma. Nella parte centrale superiore, tra i capitelli delle semicolonne, è presente una decorazione a festoni, sopra la quale è impostato un cornicione, con l’iscrizione “Ave Maria”, ed il timpano triangolare. Sui vertici della facciata a salienti sono presenti cinque statue.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Dopo il 1960 viene sostituito il pavimento originario in quello attuale, realizzato in marmo rosso di Verona e bianco Botticino, posato a scacchiera nella zona della navata centrale, del transetto e parte del presbiterio. Nell’area corrispondente alle navate laterali il pavimento è in marmo bianco Botticino ed è cadenzato da fasce in marmo rosso di Verona corrispondenti ai pilastri. Nella parte più profonda del presbiterio, dopo l’adeguamento post Consilio Vaticano II, viene sostituito il pavimento a scacchi con pietra lucida, in marmo rosso e venature bianche.
- Struttura
- La struttura viene realizzata in più fasi, ma è interamente realizzata in mattoni pieni. Solo l’ultimo ampliamento negli anni ‘60 del ‘900 viene realizzato con un sistema costruttivo in latero-cemento.
- Pianta
-
- 1152 ‐ 1152 (erezione intero bene)
- Dopo il 1150, con bolla di Papa Eugenio III, la chiesa viene elevata alla dignità di Pieve matrice di tre pievi minori (rio S. Martino, Sambughè e S. Alberto) e viene intitolata a S. Maria Assunta.
- 1485 ‐ 1485 (riedificazione intero bene)
- Nel 1485 circa l’intera costruzione subisce un radicale rifacimento e da navata unica diventa a tre navate.
- 1600 ‐ 1642 (riedificazione intero bene)
- La costruzione, che era già a tre navate, viene nuovamente riedificata, utilizzando parte dei vecchi muri, alzando la navata centrale e aprendola ad una serie di cappelle laterali. Al termine dei lavori, nel 1642, la chiesa viene riconsacrata.
- 1847 ‐ 1847 (realizzazione facciata)
- Nel 1847 viene realizzata la facciata, che imita chiaramente il modello palladiano della chiesa veneziana di San Francesco della Vigna.
- 1857 ‐ 1857 (rifacimento pavimentazione)
- In un generale abbellimento e restauro di finitura della chiesa, nel 1857 viene completamente sostituita la pavimentazione interna con un rivestimento a terrazzo veneziano.
- 1960 ‐ 1963 (ampliamento presbiterio e transetto)
- Negli anni ‘60 viene aggiunto il transetto a due campate e viene ingrandita la zona presbiterale, probabilmente in seguito alla richiesta di adeguamento in base al Concilio Vaticano II del 1959.
- 1962 ‐ 1962 (rifacimento pavimentazione)
- Contemporaneamente all’ampliamento di transetto e presbiterio, viene sostituito il pavimento in terrazzo veneziano in lastre quadrate di marmo bianco Botticino e rosso di Verona, posate a scacchiera.
- 1985 ‐ 1997 (interventi conservativi intero bene)
- Tra gli anni 1985 e il 1997 sono stati eseguiti numerosi interventi conservativi, di restauro e aggiornamento normativo come l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento e nuove vetrate, il rifacimento della copertura in coppi, l’adeguamento della centrale termica, l’installazione dell'impianto d’allarme, il rifacimento dell’impianto elettrico, e il rifacimento dei tre confessionali lignei.
- 1152 ‐ 1152 (erezione intero bene)
-
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1960)
- Nel 1960 viene aumentata la superficie del presbiterio, con la creazione di uno spazio retrostante l’altare.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2001)
- Nel 2001 viene spostato l’altare maggiore sul fondo della parete del presbiterio, riportandolo alla originaria posizione insieme al resto delle decorazioni. Inoltre vengono posizionati dei nuovi elementi provvisori (altare, sede pastorale, ambone) per adeguare il presbiterio alle nuove disposizioni.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1960)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Treviso)