Beni architettonici
- Montebelluna (TV)
-
Parrocchia della Natività di Maria Vergine Oppure della Beata Vergine Immacolata
-
Diocesi
Treviso
-
Regione ecclesiastica
Triveneto
-
Tipologia
chiesa
-
Qualificazione
periferica
-
Denominazione principale
Oratorio di Sant'Andrea Apostolo a Visnà
-
Le prime notizie riguardanti le origini della chiesa di Sant'Andrea Apostolo di Montebelluna risalgono al 1244: il nome della chiesa è stato infatti rintracciato nel testamento di Giovanni del fu Romerio Fricoli rogato a Venezia il 23 luglio di quell'anno. Nel 2008, a seguito di alcuni passaggi di proprietà che hanno modificato anche l'assetto del fondo in cui è collocato l'edificio, la chiesa è oggetto di un importante restauro.
L'edificio presenta una sola navata con abside rivolta ad oriente, secondo il rito delle primitive chiese cristiane, e la piccola sacrestia sul lato destro, dalla quale si accede anche al campanile.
Il fronte principale presenta un ingresso senza cornici o stipiti lapidei con soprastante oculo. In corrispondenza del colmo di copertura è posta una croce.
Durante l'esecuzione degli interventi di restauro del 2008, sono state ritrovate le fondazioni di un'abside semicircolare antecedente. Per questo motivo, è stato ritenuto opportuno mantenere visibile questa porzione di fondazione sostituendo la pavimentazione rimossa con una lastra di vetro posta alla stessa quota del pavimento della navata. -
- Pianta
- L'edificio presenta una sola navata con abside rivolta ad oriente, secondo il rito delle primitive chiese cristiane, e la piccola sacrestia sul lato destro, dalla quale si accede anche al campanile.
- Struttura
- La struttura è costituita prevalentemente da murature realizzate in ciottoli di varie dimensioni, tra loro legati da un impasto di sabbia di cava e calce. Nei punti in cui l'intonaco si è scrostato si possono intravedere liste di mattoni pieni legati dallo stesso impasto, mentre lo spigolo sudovest e le nicchie di alcune aperture sono composti da blocchi di Pietra di Vicenza.
- Coperture
- La copertura è costituita da travature in legno con tavolato sovrastante. La struttura di copertura non è visibile per la presenza interna di un soffitto intonacato sorretto da arelle e centine in legno.
- Interni
- Le pareti interne sono finite ad intonaco tinteggiato nei toni dell'avorio e del verde. E' presente un affresco raffigurante due angeli, posizionato dietro l'altare, realizzato negli anni Settanta.
- Campanile
- Il campanile sormonta l'angolo sudest dell'edificio ed è realizzato completamente in laterizi a vista, con le aperture della cella campanaria comprese tra due cornicioni in laterizio sagomati. La torre è sormontata da un cilindro a base ottagonale originariamente intonacato e da un tronco di piramide a base ottagonale, sempre in laterizi, con funzione di copertura. Internamente il campanile presenta quattro solai lignei.
- Facciata
- I prospetti esterni presentano almeno due strati di intonaco. Il fronte principale presenta un ingresso senza cornici o stipiti lapidei con soprastante oculo. In corrispondenza del colmo di copertura è posta una croce.
- Pianta
-
- 1244 ‐ 1244 (stato di fatto intero bene)
- La costruzione ha origine in epoca longobarda, in un periodo di espansione evangelizzante dell’episcopato trevigiano caratterizzato da costruzioni di cappelle dedicate a Santi Longobardi. Al momento risulta essere la più antica chiesa di Montebelluna. Le prime notizie riguardanti le origini della chiesa di Sant'Andrea risalgono al 1244. Il nome della chiesa è stato rintracciato nel testamento di Giovanni del fu Romerio Fricoli rogato a Venezia il 23 luglio del 1244. Dalle indagini risulta che la chiesa è un semplice oratorio, senza un proprio rettore. Tuttavia, rappresenta per la popolazione della regola un punto di riferimento religioso, distinto da quello della chiesa di Santa Maria di Montebelluna.
- 1344 ‐ 1344 (stato di fatto intero bene)
- Nelle iscrizioni annuali riportate in "Cronaca Montebellunese" di Augusto Serena è riportato che nel 1344 "La Plebs di S. Maria di Montebelluna comprende le cappellae di San Marco di Caerano, di San Teonisto di Trevignano, di San Girolamo di Falzè, di San Giacomo di Caonada, di Santa Lucia di Biadene, di San Michele di Biadene unito, ed il Chiericato di Sant'Andrea di Visnà". E' dunque evidente che l'oratorio è presente già prima del 1344.
- XV ‐ XVIII (proprietà intero bene)
- Nell'opera "Montebelluna ed il suo Comprensorio" di Roberto Binotto, edito nel 1984, si trova menzione della chiesa: "A Visnà di Sotto è il Capitello di S. Andrea Ap. che nel 1491 godeva di beneficio semplice o chiericato tenuto per eredità del vescovo Rossi, quindi da Beltrando Rossi e poi dai Pivetta (1707). In seguito venne confuso - e per ciò sorse lite (1724) - con quello di S. Andrea dei Vescovi che era unito alla prepositurale di Montebelluna, dopo che fu tolto dal chiericato di Lughignano (1570). Ora è pressocché diroccato." Da questa nota si può ricostruire la sequenza dei proprietari tra i quali la locale famiglia Pivetta da cui l'attuale nome del vicolo.
- 1524 ‐ 1524 (stato di conservazione intero bene)
- Nel 1524 il vescovo di Treviso, di ritorno da una visita pastorale a Caerano, sosta presso la chiesa di Sant'Andrea e, constatando soddisfatto la presenza di molti fedeli devoti, lascia al fabbricato la somma di cinque ducati per riparare i danni rilevati in copertura.
- XIX ‐ XIX (stato di fatto intero bene)
- Analizzando le mappe del Catasto Austriaco, è possibile osservare come il chiericato o beneficio semplice sia costituito da un fondo, ad ovest di via Sant'Andrea, al centro del quale sorge la chiesa. Il fondo intorno alla chiesa è adibito a cimitero. In tempi più recenti, per necessità della parrocchia, il fondo verrà frazionato e ceduto ai privati lasciando al luogo di culto l'area strettamente necessaria a contenere il sedime della chiesa.
- 1815 ‐ 1815 (proprietà intero bene)
- Ancora da "Cronaca Montebellunese" di Augusto Serena si legge: "Era titolo d'uno dei canonicati della Colleggiata, le cui modestissime rendite furono unite allo stremato beneficio prepositurale (1815). Ora l'Oratorio è della Fabbriceria. Fu già vecchia cappella dei Pivetta; per gran tempo abbandonata, poi che s'era preso ad ufficiare quella dell'Ospedale Civile. Il breve cimitero che aveva d'intorno fu reso di proprietà privata."
- 1945 ‐ 1945 (stato di fatto intero bene)
- Serena, analizzando i giornali del 1945, riferisce i commenti sulla ripristinata festività di Sant'Andrea Apostolo: "Vennero celebrate le solenni annuali funzioni con grande concorso di fedeli. L'antico Oratorio si trova sopra il fondo di un chiericato a beneficio semplice della già Colleggiata di Montebelluna. Era un tempo posseduta dall'abate don Marco Foscarini di Treviso. Ha per titolare Sant'Andrea Apostolo; ed è mantenuto in tutto e per tutto dalla pietà dei fedeli. Dipende interamente dalla parrocchia, che vi manda ogni domenica un sacerdote per celebrare la Messa".
- 1980 ‐ 1990 (restauro intero bene)
- In occasione degli interventi di restauro e riposizionamento dell'altare, effettuati nei primi anni Ottanta, viene rinvenuta, dietro l'altare, una nicchia a parete concava con i resti di un affresco, datato tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo, forse resti di un precedente edificio.
- 2005 ‐ 2005 (sostituzione pavimentazione)
- La rimozione della tela raffigurante Sant'Andrea e San Gregorio papa, operata durante gli interventi di restauro nel 2005, riporta alla luce una piccola apertura in pietra, probabilmente facente parte dell'antico oratorio, ed uguale alle due strette aperture con stipiti in pietra, rinvenute nella parte alta della parete sud. In coincidenza con l'intervento sull'altare sopraccitato, è anche rimossa completamente la pavimentazione della chiesa, con il recupero delle mattonelle in cotto e rialzo del pavimento per portarlo sopra la quota del terreno esterno. In quest'occasione il pavimento viene levigato, così come sono levigate e riposizionate le lastre in pietra che costituivano il basamento dell'altare.
- 2008 ‐ 2008 (restauro copertura)
- Nel 2008 sono eseguiti interventi di ripasso del manto di copertura, di messa in opera di guaina bituminosa granigliata e di verifica dello stato di conservazione della struttura sottostante con sostituzione degli elementi irrecuperabili danneggiati dai tarli o dalle infiltrazioni d'acqua.
- 2008 ‐ 2008 (restauro campanile)
- Sempre nel 2008 sono eseguiti interventi di pulitura, integrazione dei giunti di malta, consolidamento e protezione delle murature del campanile.
- 2008 ‐ 2008 (restauro murature)
- Nel 2008 viene rimossa la fascia di intonaco più bassa a contatto con il terreno fino all'altezza raggiunta dal degrado provocato dall'umidità di risalita. In seguito sono eseguiti interventi di integrazione dei giunti di malta, di relizzazione di una barriera chimica contro la risalita capillare e di ripristino dell'intonaco.
- 2008 ‐ 2008 (restauro interni)
- Per quanto riguarda le pareti interne, sono eseguiti interventi di pulitura delle superfici interne, con asportazione della tinteggiatura deteriorata laddove necessario, di stuccatura delle fessurazioni e di dipintura. Le stesse operazioni sono condotte anche sul soffitto, riportando i colori originari emersi dall'analisi stratigrafica delle dipinture.
- 2008 ‐ 2008 (realizzazione altare)
- Nella zona dell'abside la rimozione del basamento dell'altare porta alla luce le fondazioni dell'antico abside semicircolare. Per questo motivo, viene ritenuto opportuno mantenere visibile questa porzione di fondazione sostituendo la pavimentazione rimossa con una lastra di vetro posta alla stessa quota del pavimento della navata. Per la restante pavimentazione dell'area presbiterale sono utilizzate nuove mattonelle in cotto realizzate a mano. Viene infine realizzato un altare in vetro.
- 1244 ‐ 1244 (stato di fatto intero bene)
-
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2008)
- Nel 2008, oltre alla sostituzione della pavimentazione e alla messa in luce delle fondazioni originarie dell'edificio mediante la messa in opera di una lastra vitrea, è stato realizzato un nuovo altare a mensa. L'altare è composto da lastre di vetro. Sulla mensa dell'altare è stata realizzata una piccola cavità (sepolcreto) all'interno della quale sono stati collocate le reliquie ritrovate all'interno del vecchio altare, durante i lavori di riposizionamento dello stesso effettuati nei primi anni Ottanta.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2008)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Treviso)