Beni architettonici
- Manzano (UD)
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Parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Nicolò Vescovo
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Diocesi
Udine
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Regione ecclesiastica
Triveneto
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Nicolò Vescovo
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Edificio ad aula rettangolare, orientato sud-est, con sedime rialzato e scalinata frontale di quattro gradini; profondo presbiterio a pianta rettangolare leggermente ristretto e concluso da abside trilatera; in mezzeria due corpi quadrangolari aggettanti elevati fino all’altezza del tetto; lungo il fianco destro il corpo a due piani della sacrestia; locale caldaia in prossimità del presbiterio. Torre campanaria annessa sulla destra a filo della facciata. Prospetto dagli stilemi architettonici neogotici, suddiviso longitudinalmente da due basse cornici marcapiano, che compone, inquadrate dai pilastri angolari, tre partizioni di cui le più basse laterali con paramento alla palladiana e la centrale più alta al pari dei pilastri e come questi ad intonaco liscio; decorazione sommitale di sottogronda ad archetti pensili; rosone centrale strombato e decorato ad archetti; portale a sesto acuto strombato dalla doppia cornice e lunetta decorata. L'interno è suddiviso in tre moduli voltati a crociera, ritmati da leggeri archi trasversi a tutto sesto dalla doppia cornice che scaricano su fasci di tre semicolonnine laterali; in mezzeria le due scarselle con gli altari secondari aperte in archi ogivali, la cui parete di fondo è decorata da cornice a mo’ di bifora con peduccio centrale pensile a contenere la sommitale finestra ad oculo; laterali alle scarselle sono le partizioni parietali piene con uguale decorazione e finestra sommitale ad oculo, ciascuna con una nicchia strombata ogivale; delle due lungo il fianco destro la prima è l’ingresso alla torre campanaria, la seconda alla sacrestia. Il presbiterio, rialzato di due gradini, prospetta tramite l'arcosanto a tre membrature che dipartono dal fascio di colonnine d'imposta. Interno voltato a botte, con abside tripartita da cordoli, decorata da campiture bicrome; una bifora ogivale per lato. Nell’angolo di destra antistante il presbiterio si colloca il fonte battesimale a stelo. In controfacciata la bussola lignea con sovrastata cantoria e organo. Pavimentazione in lastre marmoree ocra bipartita dalla corsia centrale più chiara bordata dalla fascia rossastra.
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- Coperture
- In coppi.
- Prospetto principale
- Prospetto dagli stilemi architettonici neogotici, suddiviso longitudinalmente da due basse cornici marcapiano, che compone, inquadrate dai pilastri angolari, tre partizioni di cui le più basse laterali con paramento alla palladiana e la centrale più alta al pari dei pilastri e come questi ad intonaco liscio; decorazione sommitale di sottogronda ad archetti pensili; rosone centrale strombato e decorato ad archetti; portale a sesto acuto strombato dalla doppia cornice e lunetta decorata.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Pavimentazione in lastre marmoree ocra bipartita dalla corsia centrale più chiara bordata dalla fascia rossastra.
- Coperture
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- XI ‐ XVI (preesistenze intero edificio)
- Nei documenti medievali appare una chiesa dedicata a Ognissanti, questo edificio nel primo decennio del Cinquecento venne distrutti, sia per la guerra del 1509 si per il terremoto del 1511.
- 1600 ‐ 1605 (ricostruzione intero edificio)
- La chiesa è riedificata nel 1605 dai nobili Girolamo Leonardo e Adriano Maseri di Oleis.
- 1888 ‐ 1890 (ricostruzione intero bene)
- Una nuova ricostruzione avviene nel 1888, essendo il precedente edificio ormai in rovina ed insufficiente per la popolazione del tempo. Il progetto fu disegnato gratuitamente da don Leonardo Piva, cappellano del cimitero di Udine, e realizzato dall'impresario Vittorio Bigaro di Mortegliano. La posa della prima pietra, con pergamena incorporata a memoria di tale evento, avvenne il 24 agosto 1888 con la benedizione di don Domenico Miani, Vicario di Rosazzo, alla presenza di don Francesco Zamparo, cappellano locale, e di tutta la popolazione
- 1902 ‐ 1902 (dedicazione intero edificio)
- Viene dedicata il 3 luglio 1902 da mons. Pietro Zamburlini.
- 1924 ‐ 1924 (ampliamento sacrestia)
- Nel 1924, il cappellano don Pietro D'Agostina fece ampliare il piccolo vano preesistente, ricavando una nuova sacrestia.
- 1975 ‐ 1975 (restauro presbiterio)
- Nel 1975 - era allora parroco don Paolo Caucig - per rendere la Chiesa più moderna e adeguata alle nuove normative del Concilio Vaticano, si sostituì la vecchia balaustra e, con lo stesso materiale marmoreo, si realizzarono due amboni posti ai lati del presbiterio; venne collocato un nuovo altare rivolto verso i fedeli contestualmente, rifatta la pavimentazione del coro (la spesa di tali opere fu sostenuta quasi totalmente dal prof. Attilio Maseri). Nella stessa occasione fu sostituito il vecchio impianto elettrico e quello di amplificazione.
- 1976 ‐ 1977 (restauro intero bene)
- Negli anni 1976-'77, nel quadro d'ammodernamento e di restauro della Chiesa, furono portati a termine la pavimentazione in marmo, l'impianto di riscaldamento, il restauro delle porte d'ìngresso, la realizzazione di una nuova sagrestia per le messe feriali invernali, nonché la bella decorazione dell'abside. I lavori furono inaugurati il 20.11.1977 con la partecipazione di S.E. Mons. Emilio Pizzoni.
- 1989 ‐ 1992 (restauro intero edificio)
- Dal 1989 al 1992, per le conseguenze del sisma del 1976, si provvide al restauro e al risanamento conservativo della chiesa e del campanile con interventi sostanziali.
- 2009 ‐ 2011 (restauro intero edificio)
- La chiesa è stata oggetto di un intervento di risanamento delle mura interne per l’umidità, della tinteggiatura delle pareti interne, di nuovo impianto di illuminazione. Sono state poi restaurate la mostra d’organo, la balaustra cantoria e la bussola d’ingresso, e collocate nuove vetrate nell’abside e rosoni nella navata. Pitturati esterni e facciata, pulito il tronco del campanile con la creazione di un nuovo castello di sospensione per la campana.
- XI ‐ XVI (preesistenze intero edificio)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (1975)
- Nel 1975 - parroco don Paolo Caucig - per rendere la chiesa adeguata alle nuove normative, furono asportate le balaustre e con i suoi elementi marmorei furono realizzati i due amboni; venne collocato il nuovo altare; fu rifatta la pavimentazione del coro (la spesa fu sostenuta quasi totalmente dal prof. Attilio Maseri). Nella stessa occasione fu sostituito il vecchio impianto elettrico e quello di amplificazione.
- altare ‐ aggiunta arredo (2011 ca.)
- Ligneo, a cassa, di Roberto Milan Udine.
- ambone ‐ intervento strutturale (1975)
- Marmoreo a leggio, con le colonnine della balaustra.
- cattedra ‐ aggiunta arredo (2011 ca.)
- Sedia in legno con schienale, di Roberto Milan.
- fonte battesimale ‐ aggiunta arredo (1975)
- Fonte a stelo in rame, nell'angolo di destra all'ingresso del presbiterio.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1975)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Udine)