Beni architettonici
- Livorno (LI)
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Parrocchia di Santa Caterina
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Diocesi
Livorno
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Regione ecclesiastica
Toscana
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Caterina
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L'edificio presenta una pianta ottagonale con cappelle laterali ed è sormontata da una grande cupola, alta quasi cinquanta metri grazie alla lanterna aggiunta nel 1869 da Dario Giacomelli. La facciata, lasciata allo stato grezzo, un po' come molte altre chiese toscane, presenta solo un grande portale in asse con una finestra policroma; l'interno, illuminato dai finestroni della cupola, è impostato attorno a otto grandi pilastri che sorreggono il tamburo della calotta.
Qui si possono ammirare gli affreschi ottocenteschi di Cesare Maffei realizzati sull'intradosso della volta e che, pur gravemente danneggiati dalle infiltrazioni, costituiscono, con i loro 1.500 metri quadrati, uno degli spazi affrescati più grandi della Toscana. Negli spicchi della cupola, impreziosita da ornati di Pietro Calamai, il pittore realizzò: San Domenico che riceve il rosario dalla Madonna, i Quattro evangelisti e alcune scene della Vita di Maria.
Nel coro vi è un notevole dipinto ad olio del Vasari, ricollocato nella chiesa nei primi mesi del 2007 a seguito di un lungo intervento di restauro effettuato presso il Museo nazionale di Villa Guinigi a Lucca: rappresenta l'Incoronazione della Vergine ed in origine era esposto a Roma, nella Cappella di San Michele in Vaticano; in seguito fu acquistato da Antonio Filicchi che, prima del 1818, ne fece dono alla chiesa livornese.
Le grandi cappelle che si aprono intorno allo spazio centrale sono ricavate all'interno degli archi che sorreggono la cupola. La prima a destra dell'ingresso principale è quella di Santa Caterina e presenta, oltre alla statua lignea dell'omonima santa, un affresco di Giuseppe Maria Terreni (Gloria di San Tommaso d'Aquino). Fino al 2010, tuttavia, era dedicata a Vincenzo Ferreri, la cui statua è stata trasferita presso l'ingresso della chiesa.[4] Segue quindi la cappella di Gesù della Pietà, dove anticamente era presente un ingresso laterale che metteva in comunicazione il tempio con la via del Forte San Pietro; adiacente a questa si apre la cappella di San Giuseppe, sontuosamente decorata a spese della congregazione dei falegnami e maestri d'ascia.
Invece, sulla sinistra, oltre il coro e l'altare maggiore, si trova la cappella della Madonna del Rosario, dove è collocato un piccolo presepe; le pareti presentano affreschi ben conservati di Giuseppe Maria Terreni (San Domenico che riceve il rosario e Pio V che prega durante lo svolgersi della battaglia di Lepanto). Di fianco è ubicato l'ingresso laterale della chiesa, sormontato da un ballatoio dove è disposto un grande organo. Si tratta di un antico organo costruito da Antonio Ducci nel 1837, che è stato restaurato nel 2011 e reintegrato degli effetti speciali maldestramente tolti in un precedente restauro; lo strumento, con le sue 1.200 canne, è uno dei più importanti della Toscana.[5] Il telo copri organo, con l'immagine di santa Caterina, fu dipinto da Luigi Ademollo.
Infine, il lato sinistro si chiude con la cappella della Madonna di Montenero, dove si trovano le reliquie di Santa Vigilia (in passato compatrona di Livorno e protettrice dai terremoti), provenienti da Cagliari e trasportate a Livorno, presso lo scomparso oratorio dei Santi Cosimo e Damiano, nel XVII secolo; successivamente, con la demolizione dell'oratorio, le reliquie furono poste nella chiesa di Santa Caterina, assieme a due quadri, "fatti alla peggio"[6], della medesima santa. -
- Pianta
- pianta ottagonale
- Pavimenti e pavimentazioni
- pavimento in pietra
- Pianta
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- 1720 ‐ 1729 (intero bene costruzione)
- Il 17 Settembre del 1720 venne posta la prima pietra della Chiesa su progetto dell'Architetto Giovanni del Fantasia, anche se non ebbe un esito felice. Infatti nel 1729 fu l'Architetto Alessandro Saller a prendere la direzione dei lavori, modificando iol progetto iniziale, che fu ulteriolmente corretto, dieci anni dopo, da una commissione di architetti fiorentini, diretti da Giovanni Masini, a cui deve il completamento dell'opera.
- 1746 ‐ 1746 (cupola restauro)
- Nel 1746 fu necessario cingere la grande cupola, che dava segni di cedimento, con un estradosso, che dette all'edificio l'insolita forma di un colossale torrione, che ancora oggi domina sul panorama urbano della città.
- 1753 ‐ 1822 (intero bene apertura al culto)
- Nel 1753 la Chiesa venne aperta al culto anche se la solenne consacrazione venne fatta il 2 Giugno 1822
- 1869 ‐ 1869 (cupola completamento cupola)
- Nel 1869 l'Architeto Dario Giacomelli aggiunse la lanterna in cima alla cupola, i cui affreschi furono commissionati a Cesare Maffei.
- 1946 ‐ 1946 (intero bene restauro)
- Durante la seconda guerra mondiale la Chiesa viene danneggiata e successivamente restaurata
- 2015 ‐ 2016 (intero bene consolidamento e restauro)
- Consolidamento e restauro cupola; Consolidamento e restauro facciate; Consolidamento e restauro impermeabilizzazione copertura; Consolidamento e restauro rimaneggiamento manto copertura; Consolidamento e restauro sostituizione lattonerie
- 1720 ‐ 1729 (intero bene costruzione)
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- altare ‐ aggiunta arredo (1980-1990)
- Realizzato in legno posato su pavimentazione esistente. Non conosciamo l'esatta datazione della realizzazione dell'opera non avendo fonti la datazione è presunta.
- ambone ‐ aggiunta arredo (1980-1990)
- Realizzato in legno posato su pavimentazione esistente. Non conosciamo l'esatta datazione della realizzazione dell'opera non avendo fonti la datazione è presunta.
- altare ‐ aggiunta arredo (1980-1990)
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Data di pubblicazione
27/10/2023
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Livorno)