Beni architettonici
- Savignano sul Rubicone (FC)
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Parrocchia di Santa Lucia Vergine e Martire
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Diocesi
Rimini
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Regione ecclesiastica
Emilia Romagna
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa della Santissima Trinità (Madonna Rossa)
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La chiesa della SS. Trinità si presenta integralmente intonacata color cocciopesto rosso (da qui probabilmente il nome di Madonna Rossa) con paraste, basi, capitelli, modanature e cornici bianche. Il fronte è rivolto verso la cittadina con portale d'ingresso sormontato da un finestrone rettangolare.Lateralmente all'ingresso vi sono due porte murate, nei cui vani sono state fissate quattro lapidi, in ricordo di alcuni insigne figure della storia di Savignano sul R., che il tempo e gli eventi bellici non hanno completamente distrutto. Superiormente a tali aperture tamponate vi sono due nicchie con statue in gesso dello scultore Carlo Sarti. Sui capitelli delle colonne che ornano il portale d'ingresso vi sono due angeli in stucco dello stesso autore. Termina la facciata un frontone ad arco con soprastante piedistallo e croce in ferro. Sul lato sinistro della copertura vi è il campanile a vela, privo di campane, ma sono ancora visibili i ceppi in legno. La chiesa è stata oggetto di intervento di restauro e di manutenzione nel 2008. In particolare essi hanno riguardato la copertura, le murature perimetrali, il controsoffitto in arelle e gesso, le cornici, le modanature, le lesene esterne e opere di finitura in genere, interne ed esterne.
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- Pianta
- La chiesa è a pianta centrale con due cappelline diametralmente opposte. L'interno è scandito da paraste con piedistalli, capitelli, cornici e fregi in stucco bianchi. L'abside è rettangolare, elevato di due gradini rispetto l'aula e separato da questa con balaustra;un controsoffitto a cupola decorato con affreschi databili 1766 ad opera del pittore Giuseppe Milani, copre l'abside. Una finestra sul lato ovest illumina l'abside; la corrispondente sul lato est è tamponata e decorata a Trompe-l'oeil. Da una apertura laterale si accede alla cappellina ora adibita a sacrestia.
- Coperture
- La struttura portante è in legno con capriate e orditura principale e secondaria con sovrastanti pianelle. Il manto di copertura è in coppi. I controsoffitti interni a volta sono in arelle e gesso con struttura lignea di sostegno.
- Pavimenti e pavimentazioni
- I pavimenti alla veneziana sono in graniglia di marmo a due cromie.
- Elementi decorativi
- Gli elementi decorativi raffinati ed eleganti sono in stucco.
- Struttura
- La struttura verticale portante è costituita da muratura di mattoni di spessore variabile.
- Pianta
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- 1562 ‐ 1562 (costruzione intero bene)
- Fu costruita nel 1562 sul luogo ove sorgeva una celletta con l'immagine, ritenuta miracolosa, della Madonna Addolorata (oggi conservata nella sacrestia). La chiesa, progettata dal savignanese Gaspare Salimbuccio, venne affiancata da un convento, affidato poi ai padri gerolomini dell'Ordine del Beato Pietro da Pisa, che già reggevano il convento di S.Gerolamo a Longiano.
- 1766 ‐ 1766 (restauro intero bene)
- Nel 1766 il complesso fu ampiamente rimaneggiato: il convento venne ricostruito e ampliato, mentre la chiesa venne restaurata. In quell'occasione Pietro Borboni, autore del progetto, rifece completamente la facciata della chiesa, spostandola in direzione del centro cittadino. La dotò di un ingresso centrale fiancheggiato da due porte laterali chiuse e sovrastato da due nicchie in cui vennero poste le statue raffiguranti il Beato Pietro da Pisa e il Beato Nicolò da Forcapalena, scolpite dal riminese Carlo Sarti.
- XXI ‐ XXI (restauro intero bene)
- L'edificio di culto è stato oggetto di interventi di restauro nel 2008, allo scopo di eliminare quei fenomeni di degrado che negli ultimi decenni del secolo scorso avevano intaccato il bene. In particolare essi hanno riguardato la copertura, le murature perimetrali, il controsoffitto in arelle e gesso, le cornici, le modanature, le lesene esterne e opere di finitura in genere, interne ed esterne.
- 1562 ‐ 1562 (costruzione intero bene)
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- altare ‐ aggiunta arredo (anni '70)
- Con la riforma liturgica del Concilio Vaticano II all'altare maggiore in stucco rivestito con lastrine di marmo variegato è stato anteposto l'attuale altare ligneo.
- altare ‐ aggiunta arredo (anni '70)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Rimini)