DESCRIPTION
Il Battistero di San Giovanni in Corte fu costruito fra il 1301 e il 1366, anche se però nella metà del XIV sec. il battistero, pur non ancora completato, era perfettamente funzionante e officiato. Molto probabilmente fu costruito ampliando un preesistente battistero, edificato sopra l’antica chiesa di Santa Maria in Corte; l’appellativo Corte deriva infatti dalla curtis regia longobarda, identificata poi con l’attuale con piazza della Sala di Pistoia, dove sorgeva la Chiesa di Santa Maria. Già nel Medioevo, di fronte al battistero, nel giorno di sabato si teneva un mercato settimanale. È considerato tra le massime espressioni del gotico toscano, in quanto riunisce in sé elementi fiorentini, pisani e senesi. L’edificio ha una pianta ottagonale, ed esternamente è completamente rivestito di marmo bianco e verde, l’apparato murario è opera di Cellino di Nese. L'imponente monumento raggiunge un'altezza di circa 40 metri. La lanterna posta sulla sommità della cupola ricalca l’impianto planimetrico del Battistero. La piramide che costituisce la cupola è preceduta da un piano loggiato cieco e da un deambulatorio circondato da una balaustra in colonnelli tortili, mentre i pilastri angolari terminano con ricchi pinnacoli. E’ caratterizzato da tre portali finemente decorati con bassorilievi e capitelli scolpiti nel marmo, che incorniciano le tre porte d’ingresso al battistero. Il portale principale è sormontato da un timpano triangolare intero con un rosone traforato al centro. Nella lunetta del portale maggiore sono scolpite la Madonna col Bambino, S. Giovanni Battista e S. Pietro. Le formelle dell’architrave del portale maggiore , raccontano la morte del di S. Giovanni Battista da sinistra: Il Battista davanti a Erode, La danza di Salomè, Salomè presenta la testa de Battista a Erode, La tumulazione del Battista. Al centro dell’architrave si trova lo stemma del Comune di Pistoia a scacchi bianchi e rossi, destra invece lo stemma vescovile. Sempre a destra del portale maggiore, vi è un piccolo pulpito, un affaccio sulla piazza principale utilizzato dal predicatore, che poteva così arringare le persone presenti sulla grande piazza.
L’interno del Battistero è piuttosto spoglio, la struttura muraria non è stata rivestita, forse per mancanza di fondi, sono rimasti così a vista i mattoni utilizzati per la costruzione.
L’altar maggiore situato nella scarsella non è originario, ma proviene dalla vicina Basilica dell’Umiltà, traslato qui all’inizio del Seicento.
Il fonte battesimale, realizzato da Lanfranco da Como nel 1226, come ha messo in luce il restauro eseguito sul fonte stesso nel 1975, doveva appartenere al primitivo Battistero. Si tratta infatti di un fonte a forma di parallelepipedo; nel cui interno si trova una vasca centrale di forma ovale, alla quale si accedeva attraverso due gradini posti sui lati lunghi: da qui si immergevano i battezzandi, che ricevevano il Battesimo dal sacerdote posto all’esterno del fonte battesimale. La grande vasca è circondata, agli angoli, da quattro vaschette circolari di dimensioni e profondità molto ridotte, utilizzate per amministrare il Battesimo ai bambini: è proprio la presenza di queste vaschette a documentare che il fonte doveva essere già usato nei secoli precedenti alla costruzione: Il fonte esternamente è rivestito con lastre in marmo a decorazione geometrico-floreale e fitomorfa.