La Pianta Ignaziana di Roma

I. S. Catherina de Funarjs, Virginum in lubrico versantium portus - Convento di Santa Caterina per le Vergini in pericolo

I. S. Catherina de Funarjs, Virginum in lubrico versantium portus - Convento di Santa Caterina per le Vergini in pericolo
Sant'ignazio al centro dell'immagine del volume di Rubens,  è raffigurato con alle spalle la Chiesa di Santa Caterina dei Funari, uno dei tanti luoghi da Lui fondato per accogliere i derelitti di Roma.
Santa Caterina dei Funari nell'icisione di Giovan Battista Falda 1665
Facciata della Chiesa di Santa Caterina dei Funari nella via omonima.
Vista dall'alto del complesso Chiesa (I) con a fianco  il monastero.

Per difendere la castità delle giovani donne in pericolo di perderla, per la trascuratezza o la poca attenzione delle madri, o per la povertà il santo volle si istituisse il Monastero di santa Caterina dei Funari, nel quale si viveva in ricordo e virtù fino all’età stimata come conveniente per non cadere nel rischio. Il papa concesse che le giovani ragazze potessero decidere di vivere lì anche contro la volontà dei genitori.
Da: Vita Beati Patris Ignatii Loyolæ religionis Societatis Iesv fvndatoris ad vivvm expressa ex ea qvam. Antverpiae ; 1610.

Nel 1534 Sant’Ignazio nella sua immensa opera di accoglienza dei poveri e degli ultimi che in quel periodo popolavano Roma, istituisce la Compagnia delle Vergini Miserabili Pericolanti, allo scopo di educare e sfamare le giovani povere, che venivano accolte anche contro la volontà dei genitori.

Il papa Paolo III gli assegna come sede della Compagnia, il monastero e la vicina chiesa di Sancta Maria dominae Rosae.

Negli anni 1560 - 1564, la Compagnia divenne una Confraternita e, grazie all’appoggio del cardinale Federico Cesi, la chiesa fu riedificata e dedicata a Santa Caterina d’Alessandria; ma prende il nome di Santa Caterina de’ Funari dagli artigiani che nella zona fabbricavano canapi e corde (indicata con la lettera I nella mappa).

La facciata in travertino a due ordini di paraste con un portale racchiuso tra colonne, è opera di Guidetto Guidetti, allievo di Michelangelo; anche il campanile del XII sec. che sorgeva su una torre antecedente fu oggetto di lavori. L'interno è a navata unica coperta a volta con tre cappelle per lato, in cui si trovano le opere di alcuni tra i più insigni artisti del manierismo romano: Incoronazione di Maria di Annibale Carracci, Deposizione di Girolamo Muziano, L’Assunzione di Scipione Pulzone, Storie di Santa Caterina di Federico Zuccari, Martirio di Santa Caterina e Gloria della Santa di Livio Agresti, Storie di San Giovanni di Marcello Venusti.