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Il progetto ARKEO&FEDE dalla Valle al Colle

Questa news fa parte di #testimonidifuturo
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I sarcofagi di età greca e romana della Cattedrale. Percorso e mostra

Museo diocesano di Agrigento (Agrigento), dal 09/11/2020 al 30/12/2020

Museo diocesano di Agrigento (Agrigento) Museo diocesano di Agrigento (Agrigento)

Sono in corso le attività della manifestazione ARKEO&FEDE_dalla Valle al Colle  realizzata con il contributo dell'Assessorato Regionale per il Turismo, del Museo Diocesano dell'Arcidiocesi di Agrigento e dell'Associazione Ecclesia Viva. Alcune istituzioni del territorio, il Comune di Agrigento, la Soprintendenza Beni Culturali, il Parco Archeologico Valle dei Templi, l' Ordine degli Architetti, il Distretto Turistico valle dei Templi e il Comitato Agrigento2020, riconoscendo l'alta valenza culturale dell'iniziativa e l'incidenza turistica che avrà sul territorio, hanno concesso il loro patrocinio gratuito.

Il progetto ARKEO&FEDE_dalla Valle al Colle ha la mission di mettere in rete le testimonianze provenienti dalla Valle insieme a quelle architettoniche e artistiche della Città medievale che il progetto ARTE&FEDE I PERCORSI permette di custodire, valorizzare e promuovere.

Con l'evento franoso del 1966 il Sarcofago di Ippolito e Fedra, unitamente ad altri tre, furono trasferiti nella Chiesa di San Nicola e nel Museo Archeologico. Il progetto prevede il recupero concreto del Patrimonio ecclesiastico attraverso diverse fasi, dalla movimentazione dei beni archeologici dalla Valle dei Templi alla loro ricollocazione in Cattedrale, creando nel frattempo una manifestazione culturale con ricaduta sul territorio. L'operazione permette di riportare le opere nella sede espositiva della Cattedrale riunificando così gli attrattori culturali del Grand tour, con percorsi dalla Valle dei Templi al Colle.

I viaggiatori del Grand Tour dopo avere visitato la Valle dei Templi salivano ad Agrigento per potere visitare le tracce archeologiche della città e in particolare il Patrimonio archeologico custodito nella Cattedrale. «Credo di non aver mai veduto cosa più stupenda in fatto di bassorilievi, né più perfettamente conservata», sono le parole di ammirazione di Johann Wolfgang von Goethe, che, come altri viaggiatori illustri del Grand Tour, rimase colpito dalla bellezza della scultura del sarcofago di Ippolito e Federa. Queste testimonianze costituirono il primo nucleo collezionistico della Cattedrale voluto da mons. Turano nell'800, che costituì il primo Museo dei Tesori della Cattedrale, il cui Patrimonio confluì nel Museo Diocesano, voluto e realizzato da mons. Peruzzo su progetto di Franco Minissi.

I sarcofagi oggetto della visita dei viaggiatori del Grand tour sono stati studiati e pubblicati da diversi studiosi, tra i più illustri Vincenzo Tusa.

La manifestazione prevede, oltre allo spazio allestito in maniera multimediale per una migliore fruizione all'interno degli spazi espositivi della Cattedrale, anche una serie di interventi di esperti del settore che, a causa del recente DPCM, potranno essere seguiti in diretta online tramite webinar. La seconda fase dell'iniziativa prevede la realizzazione della mostra percorso e la sua apertura sempre rispettando le previsioni dei DPCM Covid.

Alla fine della manifestazione la stessa avrà un ricaduta sociale e turistica duratura poichè si prevede la collocazione permanente dei sarcofagi in Cattedrale, la loro ubicazione originaria, aumentando il valore turistico del Centro storico.

L' Arcidiocesi di Agrigento, l' Associazione Ecclesia Viva, sostenuti dall'Assessorato al Turismo della Regione siciliana, ha fortemente sostenuto questo progetto perchè, siamo convinti, al di là della valenza culturale e storica, che questo intervento potrà sostenere la Città e il centro storico, conosciuto poco per le sue potenzialità e per l'enorme patrimonio storico artistico e molto più per le sue ferite. Prevediamo, tramite studi di settore, l' accelerazione di un processo virtuoso teso all'uso ottimale delle risorse culturali del territorio in termini di tutela, valorizzazione e fruizione, e in questo tempo contingente della emergenza Covid di incidere con una operazione di welfare culturale per il benessere della persona. Ci attendiamo, continuando già le iniziative dei privati nel centro storico, di continuare a stimolare altre iniziative imprenditoriali, collegate direttamente o indirettamente ai beni del territorio (don Giuseppe Pontillo).

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