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Tricarico: in mostra il patrimonio dei libri liturgici

Sabato 10 agosto alle 18 l'inaugurazione con un convegno e, alle 20, un concerto

Archivio storico diocesano di Tricarico (Tricarico), Tricarico - Cortile del palazzo vescovile, dal 10/08/2019 al 31/10/2019

Archivio storico diocesano di Tricarico (Tricarico), Tricarico - Cortile del palazzo vescovile Archivio storico diocesano di Tricarico (Tricarico), Tricarico - Cortile del palazzo vescovile

Sabato 10 agosto alle ore 18 nell'atrio del Palazzo Vescovile di Tricarico  verrà inaugurata  la mostra "Musica divina et mundana. I codici liturgici della diocesi di Tricarico". Il programma degli interventi è nella locandina (cfr. immagine allegata); alle 20 seguirà il concerto-spettacolo "Musica e danza divina et mindana", del gruppo vocale e strumentale "Ave Gratia Plena".

Si tratta del secondo evento che si inserisce nel partenariato che la Diocesi di Tricarico ha stipulato con l'Associazione "Parco Culturale Terre di Luce" APS di Matera,  aderendo al progetto "I Cammini", in co-produzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019.

I libri liturgici sono i volumi utilizzati dai ministri della Chiesa nell'esercizio del culto (messa, ufficio, sacramenti). Racchiudono i testi, le partiture musicali e le "rubriche", ovvero le istruzioni relative agli schemi rituali attorno ai quali si sviluppa la liturgia.

I più antichi sono detti codici liturgici, perché scritti su pergamena dagli amanuensi negli scriptorium dei monasteri o delle cattedrali. La loro circolazione rimase manoscritta fino alle prime edizioni a stampa del XV e XVI secolo.

L'archivio storico della diocesi di Tricarico conserva numerosi codici liturgici e frammenti di essi, riutilizzati nelle legature delle prime opere stampate o per la confezione delle copertine per registri d'archivio.

I più antichi sono i frammenti di due Omeliari, l'uno del sec. IX in minuscola carolina, l'altro degli inizi del sec. XI in minuscola beneventana. Di rilievo l'Antifonario-Lezionario dei secc. XIV-XV con l'Ufficio di Santa Eufemia, redatto in scrittura gotica e con partitura musicale su tetragramma.

Vi emergono canti liturgici inediti (unica), alcuni solo per musica, altri anche per il testo. Provengono dall'Ufficio di Santa Eufemia (frammenti di 3 brani, 1400-1450), dall'Ufficio di San Luca abate di Armento (almeno 24 melodie che risalgono probabilmente al 1194) e dall'Ufficio di San Potito (6 melodie sconosciute, forse coeve al manoscritto del 1752, su cui sono riportate).

La mostra pone all'attenzione una selezione di questo patrimonio librario decorato e musicale, che ha costituito per secoli l'apparato liturgico della cattedrale e delle chiese della diocesi di Tricarico.

Della variegata tipologia di questi libri liturgici, vengono esposti: "Omeliari" (raccolta delle omelie dei Padri della Chiesa a commento dei passi della Sacra Scrittura), "Salteri" (l'insieme dei 150 salmi suddivisi secondo uno schema settimanale e quadrisettimanale), "Antifonari" (testi musicali per le Ore diurne dell'Ufficio divino), "Lezionari" (raccolta di brani delle Sacre Scritture da leggersi nelle celebrazioni liturgiche durante l'anno o in particolari occasioni ufficialmente stabilite), "Graduali" (l'insieme dei canti da eseguirsi nelle liturgie secondo un rituale prestabilito).

 

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