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A Gubbio un percorso espositivo sul Natale

Mostra diffusa sulla Natività a Palazzo dei Consoli, Museo Diocesano e Palazzo Ducale

Gubbio, Gubbio, dal 06/12/2019 al 12/01/2020

Gubbio, Gubbio Gubbio, Gubbio

Il Museo Diocesano di Gubbio, con il supporto della Diocesi, dell'Associazione Culturale La Medusa e dell'Archivio e Biblioteca Diocesani, propone un percorso di approfondimento sulla tematica artistica della Natività, programmando l'esposizione temporanea di un'opera di particolare pregio, recentemente restaurata. Più correttamente il soggetto è un'"Adorazione dei pastori", tema ascrivibile a quello della Natività, con santa Lucia. L'opera di autore ignoto è risalente al XVII secolo e proveniente dal comune di Scheggia e Pascelupo, più precisamente dalla Chiesa parrocchiale dei santi Filippo e Giacomo. Originariamente l'opera, un olio su tela, risulta provenire dal primo altare a sinistra della chiesa dei santi Filippo e Giacomo, altare detto di santa Lucia. Attualmente la tela è posta in deposito presso la stessa sede. L'allestimento temporaneo sarà inserito all'interno della Sala del Refettorio del Palazzo dei Canonici, attuale sede del Museo Diocesano, ed il percorso prevede un focus didascalico di rimando alla Chiesa Cattedrale, per un approfondimento sulla pala d'altare di Giuliano Presutti, raffigurante una straordinaria composizione della Natività che riassume visivamente i testi evangelici di Luca (Lc, 2,1-20) e di Matteo (Mt, 2, 1-12) nonché del racconto degli apocrifi. La centralità della scena è dominata dalla Sacra Famiglia davanti ad una grotta, con la presenza di un angelo, del bue e dell'asino, e di due pastori dietro la figura di san Giuseppe, tutti  in adorazione del Bambino. Questa straordinaria tavola eseguita durante il pontificato di Leone X (1513-1521), come indicato sulla cornice, è stata attribuita ad autori vari: al Pintoricchio o ad un suo allievo, ad un seguace dello Spagna, ad Eusebio da S. Giorgio ed infine ad un continuatore di Timoteo Viti. 
Il percorso all'interno del Museo Diocesano è arricchito da una sezione archivistica e bibliografica, curata dall'Archivio e dalla Biblioteca Diocesani, con documenti legati all'iconografia del Natale,  a fatti di cronaca e alla storia della Diocesi di Gubbio inerenti il medesimo periodo. Se la Natività è stata uno dei temi più raffigurati, lo stesso è avvenuto per vicende ad essa legate, come l'Annunciazione e l'Adorazione dei Magi, che hanno trovato una rappresentazione non solo nella pittura e nella scultura ma anche nell'arte manoscritta e stampata. In particolare tale mostra rappresenta l'occasione per esporre miniature e stampe di messali appartenenti a differenti epoche, a partire dal XIV secolo fino ad arrivare al XIX secolo. Il periodo natalizio è inoltre un momento "forte" nella liturgia della Chiesa cattolica. Questo è il periodo in cui si concentrano scelte importanti e bilanci conclusivi di un anno, nella comunità cristiana come nelle gerarchie ecclesiastiche. Così la cronaca, durante il Natale, ci regala notizie fondamentali e annunci che hanno sempre avuto notevole rilevanza nella storia di Gubbio. Testo da ricordare è sicuramente il diario di guerra di mons. Beniamino Ubaldi (vescovo di Gubbio dal 1932 al 1965), nel quale racconta, giorno per giorno, la sua vicenda da cappellano militare durante il Primo Conflitto Mondiale. Proprio in questo memoriale trovano spazio i racconti del Natale 1916 e 1917: il primo con un episodio legato alla tregua tra italiani e austriaci avvenuta il 24 dicembre e il secondo con la narrazione delle modalità con cui i soldati trascorsero al fronte tale festività. Un altro documento in esposizione riguardante memorie di guerra, questa volta del Secondo Conflitto Mondiale, è un biglietto di auguri inviato al vescovo Ubaldi dal maggiore Jankowski, comandante delle truppe polacche di stanza a Gubbio nel dicembre del 1945. La diocesi eugubina ha visto molto spesso l'alternanza dei suoi vescovi proprio nel periodo di Natale, tanto che l'amministratore apostolico di Gubbio, mons. Giovanni Battista Nasalli Rocca, il 24 dicembre 1916 annunciò di lasciare la cattedra vescovile a seguito della nomina del papa Benedetto XV a Elemosiniere in Vaticano e a circa un anno di distanza lui stesso farà gli auguri al nuovo vescovo mons. Carlo Taccetti insediato il 7 dicembre. Tali notizie sono conservate nei periodici locali presenti in Biblioteca ed esposti in questa particolare occasione.

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