Il 28 e 29 ottobre 2024 la Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello - Ufficio beni culturali ha organizzato il sesto Convegno internazionale, interculturale e interreligioso "Le Porte del Mediterraneo. Pellegrinaggi di popoli".
Gli incontri saranno ospitati a Pitigliano, la Piccola Gerusalemme, nella suggestiva cornice della Fortezza Orsini. L'evento è co-organizzato insieme agli Uffici ecumenismo e dialogo interreligioso delle Conferenze episcopali italiana e toscana, l'Istituto superiore di scienze religiose della Toscana e il Dipartimento di architettura dell'Università di Firenze e con i patrocini del Pontificio Dicastero per la cultura e l'educazione, della Regione Toscana e del Comune di Pitigliano. L'evento è realizzato, inoltre, con i contributi 8xmille alla Chiesa cattolica-CEI e della Regione Toscana.
Questo sesto convegno, dedicato al dialogo culturale e religioso, assume una particolare rilevanza soprattutto nel momento presente, segnato da grande tensione e dolore per il conflitto in Medio Oriente, con tutte le sue drammatiche conseguenze.
L'enciclica Fratelli Tutti di Papa Francesco ha segnato l'indirizzo, facendo esperienza di una «fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita», per «rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo» (n. 1).
Quelli che saranno delineati e affrontati sono certamente percorsi umani complessi, ma non «idealistici».
Un nutrito parterre di invitati nazionali e internazionali, sia come relatori che come osservatori, metterà in risalto l'obiettivo del convegno, ossia l'attenzione focalizzata sulle persone e al loro incontro, fuori da ogni finalità politica o geopolitica. Lo spirito è quello del dialogo, così come è inteso dalla Chiesa, supportando e valorizzando la promozione umana integrale, mediante la concretezza dell'impegno e la ricerca dell'incontro. Dunque, un convegno che non ha come finalità il dibattito per la ricerca o l'offerta di soluzioni, bensì quella di far incontrare persone per un confronto sui ruoli essenziali e irrinunciabili della cultura e della religiosità, quali fondamenti e veicoli di un possibile cambiamento, anche nello spirito del respiro mediterraneo immaginato da Giorgio La Pira.
Il 28 ottobre è dedicato al Vicino Oriente e alle «Testimonianze di pellegrinaggi nel tempo», dove i movimenti di popoli, culture e religioni hanno modellato e fissato nei secoli un asset culturale e di civiltà da recuperare, per una visione di futuro possibile, soprattutto umano.
Il Dipartimento di architettura di Firenze e la Sapienza di Roma, insieme a maestranze italiane e locali, stanno lavorando in questo senso. La prima a Ashkelon, «porta» Sud del Mediterraneo e città storica di incontro di popoli, con una missione archeologica del Ministero italiano degli esteri affidata alla Prof.sa Cecilia Luschi in collaborazione con il Prof. Rafael Lewis della Bar'ilan University e la Prof.sa Elisabetta Boaretto ricercatrice dell'Istituto Weitzmann; la seconda, diretta dalla Prof.sa Francesca Romana Stasolla, con una missione archeologica e di restauro della pavimentazione del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Il primo giorno, quindi, vuole offrire un approfondimento storico, culturale e umano, mettendo in risalto il «prodotto» del movimento di popoli e di civiltà, con le loro culture e religioni.
Il 29 ottobre sarà una giornata dedicata più propriamente al dialogo, sia interculturale che interreligioso, con uno speciale e suggestivo «piccolo pellegrinaggio» cittadino nei tre «luoghi santi» delle religioni abramitiche: chiesa cattedrale, sinagoga e moschea.
La mattina ospiterà un incontro interculturale, dove i relatori si scambieranno suggestioni, riflessioni e prospettive. Una tavola rotonda dove si rifletterà sul ruolo essenziale della cultura, in particolare interpretata come veicolo di conoscenza tra i giovani e nelle scuole, fucine di umanità e socialità.
Il pomeriggio, invece, vedrà un suggestivo momento di incontro con al centro dell'attenzione la pace e la sua invocazione. Saranno protagoniste le tre religioni abramitiche e i loro illustri esponenti.
Un forte appello per la pace, anche nell'imminenza del Giubileo di Speranza, si snoderà tra la cattedrale di Pitigliano, la sinagoga, un luogo adibito al culto musulmano e il palazzo Orsini, punto di arrivo del piccolo ma significativo «pellegrinaggio di popoli».
Oltre al Vescovo Roncari, saranno presenti il Rabbino Capo di Firenze Gadi Piperno, Aisha Valeria Lazzeretti, Incaricata CO.RE.IS. per la Toscana, il Prefetto di Grosseto S.E. Paola Berardino, il Direttore dell'Ufficio nazionale CEI per il dialogo interreligioso, Don Giuliano Savina, l'Incaricata per l'Ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale toscana, Luisa Locorotondo. Saranno anche presenti ambasciatori esteri e rappresentanti governativi e delle forze dell'ordine italiani.
Al di là del convegno, che vuole segnare un momento di forte dialogo culturale e religioso, sottostà l'idea che più delle grandi organizzazioni, le piccole realtà decisamente più «incarnate nel territorio» possono leggere esigenze concrete e comunicare volontà forti e motivate a favore del dialogo e della pace.
La Chiesa in particolare, come anche le altre istituzioni religiose e le realtà territoriali, potrebbero manifestare un ruolo fondamentale in questo percorso e anche in questo momento storico di non facile comprensione e di grande dolore. In fondo, il sogno di La Pira, è ancora formidabilmente attuale.
È richiesto l'accreditamento online o in presenza al momento dell'accesso in sala.