NOUVELLES HISTORIQUES
Costruito negli anni 1040 -1050, la pianta del battistero di Reggio nell'Emilia aveva la peculiarità di richiamare quella del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Alla fine del XV sec. però, il Vescovo di Reggio Bonfrancesco Arlotti, lo trasformò radicalmente, cancellando completamente l’immagine originaria dell'edificio, eliminando l'abside, che fu inglobamento nel limitrofo Palazzo Vescovile. Al Vescovo Arlotti si deve anche l'adattamento sempre in forme rinascimentali della facciata, dove spicca, sopra il portale, la lunetta dove è scolpito il Battesimo di Cristo. Sono ancora oggi visibili all’esterno del battistero nella colonna sinistra, il <> e la <>, unità di misura medievali, che corrispondono rispettivamente a m. 0,641 il braccio; e a sei braccia e cioè a m. 3,846 la pertica. Il braccio e la pertica scolpite nella colonna, erano il punto di riferimento per le misurazioni del commercio che si svolgeva nella piazza, da cui il detto popolare "San Giovanni fa vedere gli inganni".
L’attuale impianto planimetrico a croce latina, così particolare per questo tipo di edifici, è il risultato dei lavori quattro-cinquecenteschi, dove tra l’atro fu anche spostato il fonte battesimale, dal centro al lato sinistro, realizzando coì una navata centrale, scelta determinata dal fatto che l’edificio non era più soltanto il battistero cittadino, ma svolgeva anche funzioni di parrocchia, e si trovarono quindi nelle necessità di avere più spazio per la tumulazione dei i corpi. Il fonte battesimale è in breccia rossa di Verona, del 1494, decorato con otto formelle in marmo dove sono scolpiti: San Claudio, San Prospero, San Venerio, la Madonna con bambino, Santa Daria, San Giovanni battista. All'interno si può ammirare l’affresco con Battesimo di Cristo, opera di Francesco Caprioli nel 1497/98, con la probabile collaborazione del milanese Cesare Cesariano per la parte architettonica.