DESCRIPTION
Il Battistero di San Giovanni Battista a Cremona, sorge nella medievale Piazza del Comune, nel lato sud-sud ovest rispetto alla Cattedrale. L’edificio ha un impianto ottagonale come tanti altri battistero ad esso coevi.
I lavori per la sua costruzione ebbero inizio nel 1167, la struttura muraria è in laterizi; è alto 34 mt. e ha un diametro di 20.50 mt.; coperto da una cupola che anticipa di ben due secoli (circa) quella più famosa di Santa Maria del Fiore a Firenze; nel 1370 vi venne posta la statua bronzea dell'arcangelo Gabriele, opera di un maestro lombardo. L'edificio fonde le caratteristiche tipiche dell'arte romanica con gli stilemi del gotico lombardo, in particolare per la preferenza data alle mura spoglie e nude; ma l’aspetto attuale dell’edificio è riconducibile al periodo rinascimentale; nel 1553 infatti fu operato un complesso restauro integrativo, che ha comportato tra l’altro la duplicazione della copertura tramite l'innalzamento del tetto ligneo medievale, separato dalla volta interna e ricoperto all'esterno da lastre di rame. Nel corso di tale restauro, sul fronte esterno, vennero rivestite di marmo le finestre a bifora e o a monofora, che si aprono sulle pareti in cotto, sul lato a nord e sul lato a nord est; venne rifatta anche la pavimentazione, ad opera della Fabbrica della Cattedrale, ed in particolare i lavori furono curati da Gabriele e Francesco Dattaro, insieme a Sebastiano Nani. Nella fascia superiore dei prospetti esterni corre una galleria con archetti a tutto sesto, tipicamente romanica, che riprende gli elementi decorativi della vicina cattedrale. Esternamente il battistero su alcuni lati è rivestito in marmo, come la facciata del Duomo, mentre sugli altri è in laterizio a vista.
All'esterno si aprivano originariamente tre porte, di cui oggi resta solo quella nord, affacciata sulla piazza, composta da un portico con due leoni stilofori, simile al protiro del Duomo; quelle sud ed est vennero invece chiuse nel 1592. L'analisi delle murature interne ha evidenziato l'esistenza originaria non solo di tre portali a nord, sud, ovest, ma anche di un quarto portale verso nord-est.
L'aggiunta del protiro verso la piazza, il taglio della "scarsella", la chiusura di tre portali; portò alla creazione di un unico asse nord-sud, che privilegiava l'accesso dalla platea maior; e di un battistero centrico, non più "aperto" alla città su più lati come nel Medioevo, bensì fortemente legato alla cattedrale.
All'interno la luce penetra da una doppia serie di bifore sovrapposte e dalla lucerna alla sommità della cupola. Su ciascuna parete sono appoggiate due colonne, come sobria decorazione sullo sfondo del laterizio. Infine si aprono in alto una serie di balconate tutto intorno. L'interno è ulteriormente abbellito da un crocifisso trecentesco, posto sull'altare opposto all'entrata da una confraternita nel 169. Il Battistero conserva inoltre un fonte battesimale cinquecentesco di forma ottagonale come la pianta dell'edificio, opera di Lorenzo Trotti (1527); un blocco monolitico di marmo rosso proveniente Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona). Il fonte è coronato da una statua lignea dorata del Cristo risorto.