Secondo alcune fonti si può far risalire la costruzione del battistero di Albenga, ai tempi della fine dell’Impero romano sotto il generale Costanzo III, anche se al momento l'ipotesi più accettata è che la costruzione sia avvenuta tra la seconda metà del V secolo e la prima metà del VI secolo.
Il battistero esternamente si presenta a pianta decagonale nella parte inferiore, e a pianta ottagonale nella parte superiore con arcate cieche e finestre centinate. La pianta decagonale inferiore è in realtà una pianta ottagonale con due angoli smussati per adattare la struttura alla viabilità dell'epoca.
L’interno è invece completamente a pianta ottagonale; il tamburo della cupola è anch’esso di forma ottagonale ed è sostenuto da sedici archi di modeste dimensioni, corrispondenti alle sottostanti nicchie. L'attuale copertura lignea della cupola è il frutto di un restauro del XX sec. dell'architetto Alfredo d'Andrade, che eliminò la cupola originaria, che con buona probabilità era di epoca paleocristiana, ritenendola un intervento rinascimentale , e quindi non consona allo foggia paleocristian del battistero.
Al centro della sala è collocata l'originaria vasca ottagonale usata per il rito del Battesimo ad immersione, mentre in due nicchie laterali sono invece conservati il fonte battesimale in marmo del XVI secolo e un altro di epoca medioevale su cui si intravede ancora un affresco ritraente il Battesimo di Gesù. Tracce di affreschi quattrocenteschi si notano ancora in alcuni tratti lungo le pareti.
Di fronte all'ingresso in una nicchia la decorazione a mosaico del VI sec. di grande interesse artistico e molto ben conservata. Il catecumeno s’immergeva nella vasca con lo sguardo rivolto verso tale nicchia, dove al centro campeggia il monogramma di Gesù racchiuso in tre cerchi concentrici (simbolo della Santissima Trinità) riportanti ciascuno le lettere greche alfa e omega. Il Monogramma di Cristo è circondato da dodici colombe che si dirigono verso un cerchietto con al centro una piccola croce rossa, simbolo antichissimo del mondo. La rappresentazione sta a ricordare i dodici apostoli inviati dal Cristo a predicare nel mondo e a battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Nella lunetta di fondo si notano due agnelli al pascolo su un prato fiorito (simbolo del Paradiso) che si avvicinano alla croce gemmata. Gli agnelli indicano probabilmente il popolo della vecchia alleanza (gli Ebrei) e quello della nuova alleanza (i Cristiani). Sul frontone è invece riportata la dedica e i nomi di alcuni santi le cui reliquie erano conservate nell’edificio.
FONTE
L'edificio battesimale in italia. Aspetti e Problemi. Atti dell'VIII Congresso nazionale di Archeologia Cristiana 21.-26 /09/1998