DESCRIZIONE
Verso la fine del IV e l’inizio del V sec., la cittadina di Aquileia, dato che era stata assiduamente saccheggiata dai barbari, venne gradualmente abbandonata dai i suoi abitanti che si rifugiarono nella vicina Grado, tanto che il patriarca Paolino I (557-569) nel 568 la elesse a nuova sede vescovile, intitolandola Aquileia Nova; fu proprio il patriarca Paolino infatti a progettare e ad iniziare costruire una serie di edifici religiosi come le basiliche di Santa Eufemia e di Santa Maria delle Grazie, per dare alla città la dignità di una sede vescovile. Fu però il suo successore, il beneventano Probino (569-571), a realizzare il battistero, come si può leggere nella lastra frontale dell'altare, dove colombe e pavoni fanno da cornice a una croce, nel cui centro è inciso il monogramma di Probino.
Nel corso dei secoli Grado perse però la sua potenza, in seguito all’affermarsi di Venezia, non fu più sede vescovile, e anche il battistero, che seguì le vicende dell'abitato, venne ridotto a cappella cimiteriale. Nel seicento l'edificio venne restaurato, in stile barocco e così rimase fino al secolo scorso. Nel 1925 vennero avviati lavori di scavo e restauro che ne riportarono alla luce le forme originarie, sia nell'aspetto esterno che nei semplici interni.
Il battistero ha un impianto ottagonale, come molti edifici ad esso coevi, l'esterno è in cotto ed ha otto alte finestre, una per lato, sotto le quali era presente un portico d'ingresso, oggi perduto.
L'attuale ingresso, rivolto a occidente, è di recente realizzazione, mentre l'antica porta, rivolta a nord-ovest, è stata murata in passato, nell'alto medio evo vennero costruita una gradinata d’ingresso.
L'interno è molto semplice, con pavimento a mosaico, con decorazioni geometriche e floreali e un'iscrizione, dedicata al cubicularius Sesinio.
Al centro si trova la vasca battesimale esagonale. L'altare è situato nell'abside ricavato nel lato orientale: è illuminato da tre finestre ed è decorato con frammenti scultorei. Il soffitto in legno è stato ricostruito nel 1933 sulla base del disegno di quello originario.