La Processione del Venerdì Santo a Viterbo e le sue confraternite: il rito e la storia.

La confraternita del Santissimo Sacramento

Confraternita del Santissimo Sacramento - stemma
San Lorenzo  - Cattedrale Viterbo
Archivio Diocesano di Viterbo, Fondo della Confraternita del Santissimo Sacramento in San Lorenzo di
Viterbo
Indulgenze concesse da Papa Paolo III alle Congregazioni del Corpo di Cristo
Permesso di esporre la sacra reliquia della Santa Croce nel Venerdì Santo per disposizione del Vescovo Eustachio Gonella, 1870
Obblighi della Confraternita del  SS. Sacramento nei giorni della Pasqua
La stauroteca
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Data di fondazione: 1369

Note storiche biografiche e gli obbiettivi: Della Confraternita del SS.mo Sacramento è testimoniata la presenza nella cattedrale di S. Lorenzo dal 1369 e nelle principali chiese parrocchiali nei secoli successivi (S. Sisto 1516; S. Faustino 1540 femminile; S. Faustino 1589 maschile; S. Angelo 1544 col titolo di Cristo Trionfante; S. Giacomo 1548; S. Pellegrino 1551; S. Luca s.d.; S. Andrea s.d.; S. Giovanni in Zoccoli s.d.; S. Biagio 1574, S. Stefano 1574; S. Marco 1648; S. Maria in Poggio 1700).

Tutte le confraternite del SS. Sacramento presenti nelle chiese parrocchiali di Viterbo facevano riferimento a quella della Cattedrale. Dal Sinodo Montilio (1584) risulta che papa Gregorio XIII abbia accresciuto ed ampliato le indulgenze già concesse alla Confraternita da Paolo III (il breve esiste nell’archivio della Cattedrale, dal Montilio fu tradotto in italiano a “pubblica istruzione”). Ancora nella prima parte del XVIII secolo quella del Sacramento risulta l’unica associazione presente in Cattedrale ed è aggregata a quella di Roma (Visita pastorale 1827, I, p. 34). Successivamente la Confraternita si estingue, le sue rendite passano alla Cattedrale e vengono destinate all’esposizione del Sacramento durante le tre feste della Pasqua (Visita pastorale 1785, II, p. 22v). Resta in Cattedrale un rettore dei beni appartenuti alla Confraternita che mantiene l’incombenza dell’Esposizione e continuano le aggregazioni dei devoti ai quali il rettore consegna la “poliza” che indica il turno dell’ora di adorazione al Sacramento per lucrare le indulgenze (Visita pastorale 1818, p. 93). Un legato del 1870 per volere di Eustachio Gonella, vescovo di Viterbo, concede la facoltà di esporre nel giorno del Venerdì Santo la reliquia della Santa Croce, contenuta nella stauroteca opera di Giovanni Francesco Frangi.

La Confraternita si occupa di custodire il Corpo di Cristo, accompagnarlo in processione, recarlo agli infermi e moribondi ed indurre i fedeli ad una maggiore frequenza della comunione; si occupa della preparazione della chiesa nelle feste della Pasqua.

Chiesa: Chiesa di San Lorenzo 

Abito: La confraternita veste di sacco bianco con cordone e stemma del SS. Sacramento sul petto

Gonfalone: Una bandiera bianca con lo stemma del SS. Sacramento in seta, con asta e cordoni di seta

Fondo Archivistico: Fondo della Confraternita del Santissimo Sacramento in San Lorenzo di Viterbo