L'appello a tutti gli uomini liberi e forti del Servo Di Dio Luigi Sturzo

"Innanzi tutto sacerdote": la famiglia, la formazione, la vocazione sacerdotale

Emanuela (Nelina) Sturzo, sorella gemella di Luigi.
Suor Remigia Sturzo, al secolo Giuseppina, sorella di Luigi, figlia delle Suore della Carità.
Margherita Sturzo, primogenita della famiglia Sturzo.
La Croce di Costantino, giornale cattolico fondato da Luigi Sturzo nel 1897.
Ottavia Penna Buscemi di Caltagirone, fu candidata donna del Partito dell'Uomo Qualunque nelle elezioni del capo provvisorio dello Stato nel 1946.
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Luigi Sturzo nasce a Caltagirone il 26 novembre 1871, in un elegante palazzo del centro storico di Caltagirone, a pochi passi dalla Basilica di San Giorgio.

Il padre Felice Sturzo, dei Baroni di Altobrando, è uomo di convinzioni e di sentimenti profondamente cristiani, alimentati ogni giorno dalla messa e dalla meditazione dell'Imitazione di Cristo. Impegnato attivamente nelle opere cattoliche, è accanto al figlio Luigi quando questi, nel 1897, fonda la Cassa Rurale San Giacomo sul modello proposto da don Luigi Cerutti; Felice, per la stima goduta, viene eletto primo presidente dell'istituto.

La madre Caterina Boscarelli, donna di profonda religiosità, influì molto sull'orientamento vocazionale dei figli. Mario, fratello maggiore nato dieci anni prima e futuro vescovo di Piazza Armerina scrive: “Fu una speciale grazia per noi, nascere da una donna così santa, essere formati ai suoi esempi santissimi. Io profittai più alla sua scuola che a quella dei maestri, in tutto. Ma il suo genio lo ereditasti tu, caro fratello. Era il genio Boscarelli che culminava in una donna, ultimo rampollo della illustre stirpe”.

Mario, appena ventenne lasciò il Seminario per studiare giurisprudenza a Roma ma una volta laureato ascoltò la voce fascinosa di Dio e a 26 anni fu ordinato sacerdote a Caltagirone. Consacrato vescovo resse la diocesi di Piazza Armerina per quasi quarant'anni (1903-1941).

Luigi ebbe anche tre sorelle: la primogenita Margherita, donna votata alla preghiera e dedita alla carità, Remigia, consacrata al Signore con il nome di Giuseppina nella Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo di cui fu anche superiora ed infine la sorella gemella Emanuela, Nelina, riferimento insostituibile per Luigi nella gestione degli affari di famiglia e nelle questioni politiche. Fu candidata al Consiglio comunale cittadino nel 1946, risultando prima degli eletti. Alle sue spalle un'altra donna, Ottavia Penna Buscemi, madre costituente e prima candidata donna nelle elezioni del Capo provvisorio dello Stato.

La Vocazione Sacerdotale