L'appello a tutti gli uomini liberi e forti del Servo Di Dio Luigi Sturzo

Spiritualità e carità politica: il processo di beatificazione

Don Luigi Sturzo al Senato
Processo di Beatificazione di Luigi Sturzo.
Gli atti processuali vengono sigillati per la fase successiva, 24 novembre 2017.
Papa Francesco ha scritto nella Evangelii gaudium che "La politica, tanto denigrata, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune".
Aula della Conciliazione del Vicariato di Roma, processo di beatificazione di Luigi Sturzo, 24 novembre 2017
Momenti della fase conclusiva del processo di beatificazione di Sturzo, 24 novembre 2017.
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Scrive papa Francesco nella sua Evangelii Gaudium facendo eco a Sturzo: «La politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune. Dobbiamo convincerci che la carità “è il principio non solo delle micro-relazioni: rapporti amicali, familiari, di piccolo gruppo, ma anche delle macro-relazioni: rapporti sociali, economici, politici”. Prego il Signore che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri».

L'opera di Luigi Sturzo, ogni suo interesse, la sua intera vita, sono testimonianza della sua missione sacerdotale: «Non vi dovete meravigliare – dice durante il discorso inaugurale della Cassa Rurale San Giacomo – che un sacerdote, lasciando per poco le alte ragioni della teologia, scenda a discorrere di economia politica e di società commerciali. È finito il tempo in cui stavamo rincantucciati in sagrestia».

Ogni scelta, ogni azione è compiuta per Sturzo alla luce del suo sacerdozio anche se non manca il timore di non aver servito abbastanza, e bene, il Signore: «Se guardo la vita passata, sento spesso l'angoscia che non sia stata utile a nulla, e che il mio sacerdozio sia stato vuoto di opere buone. […] Ma tutto questo lavoro è stato ben fatto, è stato vantaggioso a me e agli altri, è stato tale che potrà contare qualche cosa avanti a Dio?»

Ma sono solo momenti di scoramento, perché sa che con lui Iddio è stato misericordioso. «Il rapporto con Dio diventa l'orizzonte in cui don Sturzo rintraccia il senso del mondo e del proprio stare in esso – osserva in un suo scritto Massimo Naro – conoscere Dio equivale a stabilire con Lui una relazione, una relazione d'amore, che è la relazione più autentica e perciò più credibile».

Da questa relazione con Dio, e procedendo da essa, Sturzo stabilisce il fondamento di ogni atto, di ogni altra relazione: «La politica è un ramo dell'amore del prossimo», scriverà, «un bene, un atto di amore per la collettività».

Il servizio sacerdotale di Luigi sarà sempre accompagnato da una profonda devozione alla Vergine Maria: il suo capezzale della casa natale, è un'icona di Maria SS. del Ponte venerata nel Santuario diocesano di Caltagirone.

«Difetti, colpe, miserie – scrive nel suo testamento spirituale – mi siano perdonati dagli uomini come son sicuro che mi sono stati e mi saranno perdonati da Dio per i meriti di Gesù Cristo ed intercessione della Vergine Maria che sempre invoco ora e nell'ora della mia morte».

Nel novembre del 2017 si è conclusa a Roma la fase diocesana del processo di beatificazione del Servo di Dio don Luigi Sturzo. A distanza di quindici anni dalla prima udienza, che diede inizio alla causa di canonizzazione, la dichiarazione delle virtù eroiche e della fama di santità del sacerdote calatino, oggi, ne autorizza il culto nella Chiesa particolare di Caltagirone.

Il card. Angelo Amato, Prefetto emerito della Congregazione della Causa dei Santi, durante un'omelia pronunciata nella Basilica Cattedrale di Caltagirone nel 2010, disse: «È un vero peccato che don Sturzo resti ancora poco conosciuto in Italia, quasi confinato in una sorta di secondo esilio. La sua opera e le sue intuizioni, infatti, sarebbero ancora di grande ispirazione per tutti, soprattutto per coloro che desiderano tradurre la verità evangelica nella concretezza dell'azione sociopolitica».

Sturzo considerò l'agire politico come ricerca e attuazione del bene comune e nella sua missione di sacerdote sentì il dovere di portare Dio nella vita sociale, di moralizzare la politica, di offrire una lezione di responsabilità e carità politica.

La santità di Sturzo è nell'impegno ad umanizzare e santificare la politica, ancorarla ad una morale condivisa e fondata sul bene comune; la sua lezione - prima di essere pensata come attuale e attuabile - deve essere riconosciuta, compresa, fatta propria con coerenza e responsabilità, per diventare l'impegno dei liberi e forti.

Preghiera per la glorificazione di don Luigi Sturzo

Dio buono e misericordioso,
che hai arricchito di carità politica
il tuo servo don Luigi Sturzo
per servire con intelligenza e impegno
la cosa pubblica,
concedi a noi, sul suo esempio,
di testimoniare il Vangelo del tuo amore
per il conseguimento della vera vita.
Ti chiediamo di glorificare
il tuo servo fedele e di aumentare la nostra fede
perché, con cuore generoso e impegnato,
sappiamo leggere i segni dei tempi
e promuovere nella società la pace,
la giustizia e la verità che ci fa liberi.
Con l’intercessione del tuo servo di don Luigi Sturzo
che si è speso senza riserve per il bene comune
e ha conosciuto la via dell’esilio,
ti preghiamo perché si compia la tua volontà
e venga il tuo regno.