Beni architettonici
- Moricone (RM)
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Parrocchia di Santa Maria Assunta
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Diocesi
Sabina - Poggio Mirteto
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Regione ecclesiastica
Lazio
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Maria Assunta
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La chiesa parrocchiale dedicata a S. Maria Assunta è addossata all'antico nucleo storico di Moricone, la facciata prospetta su un ampia piazza che si affaccia sulla valle Sabina mentre il complesso parrocchiale si inserisce all'interno del centro storico. Costruita su una preesistente cappella, la chiesa è stata ricostruita nel secolo XVIII, mentre sicuramente posteriore, da porsi alla fine dell'800, è l'ampliamento della zona presbiteriale, realizzato utilizzando un ambiente di quello che era diventato un Convento. Il prospetto dell'edificio, con schema a capanna e con timpano triangolare, si presenta diviso in due ordini composto da due coppie di lesene per parte e un unico portone. L'interno è a unica navata, con due cappelle laterali prossime all'ingresso e con un abside presbiteriale con copertura a volta a padiglione lunettata, mentre la navata è coperta internamente da una volta botte, esternamente da un tetto a due falde. L’interno, intonacato e pitturato, è scandito da una serie di lesene con capitelli compositi sostenenti una cornice aggettante che corre lungo la navata, sulla quale si imposta la volta a botte. Il pavimento è in cotto con lastre in travertino poste in maniera trasversale. La volta del presbiterio presenta delle raffigurazioni pittoriche a risaltare le parti architettoniche, al centro è raffigurata una SS Trinità mentre in contro-facciata è presente un organo datato 1861 con la balconata dipinta da sei pannelli con motivi vegetali.
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- Facciata
- Il prospetto dell'edificio, intonacato e pitturato, presenta un profilo a capanna con timpano triangolare ed è diviso in due ordini. Il primo ordine presenta due coppie di lesene in stile dorico a sostegno di una cornice aggettante, al centro troviamo un portone ligneo. L'ordine superiore riprende la struttura di quello inferiore, ma vede culminare le lesene con capitelli ionici che racchiudono nella parte centrale un finestra vetrata e sostengono un fregio e il timpano triangolare.
- Impianto planimetrico
- La Chiesa presenta un unica navata con due cappelle laterali e con un presbiterio a terminazione rettangolare.
- Struttura e coperture
- L’edificio è composto da una struttura in muratura portante composta da pietrame di cava. Sia la navata e che le due cappelle laterali sono coperte da volte a botte, lunettata nella navata centrale, mentre il presbiterio è coperto da una volta a padiglione con tre lunette di cui due cieche. Il tetto è a due falde ricoperto da tegole in laterizio.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione, realizzata nei primi anni 2000 è composta da pianelle in laterizio intermezzate da lastre in travertino poste in maniera trasversale. Il pavimento del presbiterio, rialzato di alcuni un gradini in travertino presenta anch’esso un pavimento in cotto.
- interni
- L’interno, intonacato e pitturato, è scandito da una serie di lesene con capitelli compositi sostenenti una cornice aggettante che corre lungo la navata, sulla quale si imposta la volta a botte. La volta del presbiterio presenta delle raffigurazioni pittoriche a risaltare le parti architettoniche, motivi a candelabre, raggiere con cuore di Cristo, l’Agnello di Dio, al centro è raffigurata una SS Trinità, questi dipinti sono datati fine XIX secolo; in contro-facciata è presente un organo inserito in una edicola con timpano a tre fornici su cui è troviamo dipinta la data di realizzazione “Sodalitas, SS Sacramenti et Rosarii A.D. MDCCCLXI “, la decorazione è dipinta con motivi vegetali cosi come la balconata è dipinta da sei pannelli con motivi vegetali e musicali. Sull’altare maggiore è presente una pala d’altare raffigurante L’Assunta, attribuito a Corrado Giaquinto, secolo XVIII mentre nella cappella a destra è presente l’icona del SS Salvatore attribuito alla scuola di Antoniazzo Romano, secolo XV- XVI proveniente dalla Chiesa del Santissimo Salvatore di Moricone.
- Facciata
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- XVII ‐ XVIII (costruzione intero bene)
- è addossata all'antico castello di Moricone e insiste su un più antico edificio, più modesto, al quale si accedeva dalla parte dell'attuale abside e di cui rimangono il rilievo marmoreo quattrocentesco che costituisce il Tabernacolo per l'Olio Santo, murato nella parete sinistra del presbiterio, e una lapide funebre datata 1696 posta sul pavimento del medesimo, dietro l'altare. Oltre alla facciata, semplice ma elegante esempio di architettura settecentesca, anche la struttura generale dell'interno suggerisce una ricostruzione radicale dell'edificio attuata nel secolo XVIII.
- 1779 ‐ 1782 (menzione intero bene)
- nella visita pastorale del cardinale Andrea Corsini, la chiesa interamente descritta, partendo dall'altare maggiore fino ad arrivare a quelli delle pareti laterali. Inoltre il cardinale ricorda che "questo edificio è molto antico e ha subito recentemente un restauro".
- XIX ‐ XIX (ampliamento presbiterio)
- alla fine dell'800, è l'ampliamento della zona presbiteriale, realizzato utilizzando un ambiente di quello che era diventato il Convento delle Figlie di Nostra Signora di Monte Calvario nel corso del XVIII secolo.
- 1965 ‐ 1975 (adeguamento liturgico presbiterio)
- un primo intervento di adeguamento liturgico post conciliare è stato realizzato nei primi anni 70 circa, e ha interessato unicamente la realizzazione di una mensa volta verso i fedeli.
- 2000 ‐ 2000 (restauri intero bene)
- nel corso del 2000, l'intero edificio è stato oggetto di una campagna di restauri, relativamente alla tinteggiatura delle pareti interne e al rifacimento del pavimento della navata con l'inserimento del riscaldamento a terra.
- 2000 ‐ 2000 (adeguamento liturgico presbiterio)
- Con la realizzazione del nuovo pavimento è stata inserita una nuova mensa composto da due blocchi in marmo policromo; la balaustra , conservata nel primo intervento è stata demolita. La custodia Eucaristica è collocata nel tabernacolo dell’altare centrale e la mensa a muro sull’altare è stata conservata. L’ambone, in legno si trova a destra del presbiterio.
- XVII ‐ XVIII (costruzione intero bene)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (1965-1975)
- Un primo intervento di adeguamento liturgico post conciliare è stato realizzato nei primi anni 70 circa e ha interessato unicamente la realizzazione di una mensa rivolta verso i fedeli.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2000)
- Con la realizzazione del nuovo pavimento è stata inserita una nuova mensa composto da due blocchi in marmo policromo; la balaustra, conservata nel primo intervento è stata rimossa. La custodia Eucaristica è collocata nel tabernacolo dell’altare centrale e la mensa a muro sull’altare è stata conservata. L’ambone, in legno si trova a destra del presbiterio.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1965-1975)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Sabina - Poggio Mirteto)