BESCHREIBUNG
La chiesa altomedievale aveva un impianto a tre navate come è testimoniato ancora oggi dal basamento di alcuni a pilastri presenti in situ, dei quali si individuano appunto le fosse di fondazione tanto in asse con quello sopravvissuto (osservare a sinistra, quasi contro il muro) quanto verso sud, dove si individuano gli alloggiamenti dei pilastri paralleli. All'esterno, sul lato della chiesa attuale rivolto verso la chiesa di San Siro, si nota ancora un brano murario di epoca medievale; va comunque detto che la tessitura della muratura risulta essere più precisa e regolare rispetto al tipo di muratura visibile nella base del pilastro superstite. La datazione del pilastro è comunque collocabile tra il 1050 ed il 1100 circa; prima dell’arrivo delle maestranze lombarde, protagoniste della ricostruzione della chiesa di San Siro nel XIII secolo. Lo sviluppo della struttura è stato chiarito nel corso di campagne archeologiche condotte a ridosso del 1960.
Dell’originario battistero di San Giovanni, con una pianta a tre navate oggi purtroppo rimangono soltanto alcuni resti murari, in quanto nel XVI, sec, l’impianto a tre navate venne complete cancellato e si ricostruì una chiesa a pianta centrale, a croce greca sovrastata da una notevole cupola. Le sue volumetrie sono relativamente semplici ed integrate nel contesto urbano. Nel 1505 l'influente famiglia sanremese dei Palmari istituisce una cappellania in Battistero, con diritto di sepoltura.
All'inizio del Seicento il Battistero assume le forme attuali; il nuovo edificio viene benedetto nel 1634, i rimaneggiamenti sono peculiari: vengono eliminati i bracci meridionale e occidentale della chiesa a croce greca e, molto probabilmente, risistemata o innalzata nuovamente la cupola. Attraverso un’attenta lettura delle visite pastorali del Vescovo di Albenga Pier Francesco Costa -databili tra 1625 e 1653, è possibile ricostruire l’assetto del edificio: il battistero viene definito «nuova fabrica di vaga architettura», con pianta quadrangolare, dotata di coro a settentrione e di ingresso a mezzogiorno, con tre altari. Si fa riferimento all'antica struttura dell'edificio, evidentemente in parte riutilizzata nella ricostruzione del primo Cinquecento. Viene inoltre citato un «antichissimo vaso marmoreo di fonte», il fonte battesimale mai ritrovato e la cui collocazione cronologica non è semplice.
GESCHICHTLICHES
La prima citazione relativa alla chiesa di San Giovanni Battista è in un documento del 1123, che viene stilato sotto un noce in un orto dietro la chiesa stessa; in un successivo documento datato 1164, l'orto è già divenuto piazza, in quanto sono state costruite le vicine case canoniche; nel 1210 la piazza è indicata come chiostro, il cosiddetto Resettu, la piazza-chiostro dei canonici, sotto il quale si trovano spazi cimiteriali.