BESCHREIBUNG
Il battistero di Parma, sorge sulla Piazza del Duomo nei pressi della Cattedrale, che ha origini antichissime, è infatti attestata la presenza di una basilica paleocristiana già nel IV - V sec. ; venne ricostruita nel 1074, in quanto un incendio distrusse l’originaria basilica, situata ove attualmente si trova il sagrato dell’odierna Cattedrale, come hanno dimostrato recenti scavi.
I lavori per il battistero invece, iniziarono nel 1196, come è ancora oggi leggibile sull'iscrizione posta sull’architrave del portale nord: BIS BINI DEMPTIS / ANNIS DE MILLE DUCENTIS // INCEPIT DICTUS / OPUS HOC SCULTOR BENEDICTUS (Tolti due volte due anni al 1200 lo scultore Benedetto iniziò questa opera). Progettato da Benedetto Antelami (1150 circa – 1230 circa), fu costruito tra il 1196 e il 1216, ha una struttura ottagonale in marmo rosa di Verona, che si sviluppa in altezza con quattro ordini di logge ad aperture architravate, rappresenta uno dei monumenti più significativi del passaggio dal romanico al gotico. Al pian terreno sulle tre facciate principali si aprono tre portali strombati con archi a tutto sesto: il portale della Vergine, che è il portale che guarda verso nord e affaccia su Piazza del Duomo, da questo ingresso entrava il Vescovo in forma solenne; il portale del Redentore, che è il portale principale del Battistero e affaccia verso ovest: è incorniciato da due stipiti su cui sono rappresentate le opere della misericordia e le sei età dell’uomo con la parabola della vigna; il portale del Battista, dove da questa porta un tempo entravano i catecumeni, ovvero coloro che intraprendevano il percorso di fede per essere ammessi al Sacramento del Battesimo.
Al livello inferiore del paramento marmoreo è scolpito lo Zooforo, una serie di settantacinque formelle scolpite a bassorilievo dall'Antelami e dalla sua bottega ed incastonate a mo' di fregio pressoché continuo. I soggetti rappresentati sono di carattere simbolico e fantastico: mostri infernali e marini, centauri, sirene, liocorni, basilischi, grifoni, cani, uccelli, cavalli e figure umane. Alla serie delle settantacinque formelle se ne aggiungono altre quattro: esse rappresentano le quattro virtù (Castità, Carità, Fede e Speranza) e forniscono la chiave di lettura dell’intero Zooforo.
All’interno al centro dell’edificio si trova la grande vasca ottagonale in pietra rosa di Verona, sopraelevata su doppio gradino che segue la forma ottagona del battistero. La vasca battesimale che veniva riempita d’acqua per il battesimo per immersione, contiene un’altra vasca di dimensioni più piccole a forma di quadrifoglio, richiamo simbolico alla croce. In questa vasca più piccola trovavano posto i celebranti il rito del battesimo.
Nella nicchia di sud-ovest, è invece collocato un fonte battesimale, utilizzato dal XIV sec. in poi, per il rito del battesimo ad infusione. La vasca di questo fonte presenta una decorazione vegetale (l’albero del giardino del Paradiso) e in un fitto intricarsi di tralci, tra i quali prendono posto anche alcuni animali. Il basamento del fonte è costituito da un leone accovacciato con la preda tra le zampe. Mentre il leone è simbolo del Cristo vincitore della morte, i credenti risorti a vita nuova con il battesimo sono rappresentati dagli animali che abitano le fronde del giardino del Paradiso.
Nella nicchia absidale est è posto l’altare, un’arca marmorea di forma cubica. Nel lato frontale compare il Battista, un Sacerdote e un Levita che indicano, alludendo al Cristo, il vero Sacerdote; con la loro gestualità riassumono figurativamente il significato teologico della mensa eucaristica.
La cupola del Battistero è stata affrescata nel terzo decennio del XIII sec. da maestranze padane, influenzate da modelli iconografici bizantini.
La volta è divisa in sei fasce orizzontali concentriche: nella prima fascia (partendo dal basso) sono raffigurati episodi della vita di Abramo, nella seconda è rappresentata la vita di Giovanni Battista; nella terza il Cristo gl