Giovanni, 5, 1-9:
Dopo queste cose, ci fu una festa ebraica, e Gesù tornò a Gerusalemme. Vicino alla porta delle Pecore c'era una piscina con cinque portici. Il suo nome in ebraico era Bethesda. Sotto quei portici c'era sempre una folla di ammalati: ciechi, zoppi, paralitici. Uno di loro, un uomo paralizzato, era infermo da trentotto anni. Gesù lo vide lì sdraiato su un lettuccio e, sapendo che stava lì da molto tempo, gli disse: "Vuoi guarire?" L'infermo gli rispose: "Signore, non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l'acqua è agitata. Quando sto per entrarci, un altro scende in acqua prima di me." Gesù gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina!" In quell'istante l'uomo tornò sano, e andava in giro con il lettuccio sotto il braccio.
Il battesimo come perdono dei peccati
Così come il paralitico ha potuto camminare dopo essere stato guarito, noi battezzati siamo stati calati entro la tomba e ora possiamo essere guariti da Cristo (Rm 6,4): Siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. I cristiani sono chiamati quelli della via, il cammino è la dimensione profonda della fede da Abramo in poi, tu puoi camminare, vivere, perché sei stato calato nel battistero e ne sei venuto fuori guarito. Il racconto del paralitico è un racconto battesimale, proprio perché il battesimo è il perdono dei peccati.
Che cos’è il battesimo? Ti sono perdonati i tuoi peccati, e così puoi camminare.